[trashware] Terra Futura e Carovana X

[Manuele Rampazzo]

Ciao Gianni, ciao a tutti,

Gianni Comoretto disse:
> On Thu, 17 Feb 2005, Manuele Rampazzo wrote:
>> non si potrebbe "girare" il concetto e vedere se non è possibile che
>> Matteo faccia un salto a TerraFutura e noi lo si aiuti direttamente lì,
>> dal vivo sotto gli occhi della gente?
> Jason Nardi mi ha detto di aver gia' contattato Davide Lamanna di ISF.
> Credo che sul presentare Carovana X ci siano porte aperte, spero anche con
> aumento degli spazi.

Ecco, questa cosa è molto ragionevole :-)

> Credo che se facciamo proposte concrete, con richieste di spazio, ecc. ci
> sia disponiblita', eventualmente poi si contratta per quanto si riesce ad
> ottenere, ma abbiamo direi buoni margini.

Ok, vediamo di mettere insieme le tessere del "puzzle":

* noi si ha bisogno di spazio per pubblicizzare il trashware italiano (un
banchetto lo possiamo stra-riempire con informazioni sui gruppi, sui
progetti fatti e da fare, foto, se qualcuno ha filmati anche quelli,
ecc.);

* se Matteo (ma sa di questa cosa?) e la varia gente di Carovana X fosse
d'accordo, si potrebbe presentare quell'attività come il principale
progetto anche trashware in corso (mi correggano i lettori se non è così),
oltretutto con radici proprio lì in Toscana, e si potrebbero fare dei
recuperi "dal vivo" rendendo la nostra partecipazione meno statica;

* c'è poi l'incognita di quei computer genovesi, se l'acquisizione dovesse
andare in porto potrebbe essere possibile riutilizzarli - almeno in parte
e viste le effettive possibilità di tempo e spazio dei genovesi - per la
piazza telematica.

Una bozza di proposta concreta viene fuori anche solo leggendo queste
"tessere", se qualcuno ha voglia e tempo di buttare giù due righe "fatte
meglio" potrebbe inserirle su
http://trashware.linux.it/wiki/index.php/Discussione:Terra_Futura_2005
così poi possiamo lavorarci sopra un po' tutti.

Ciao e grazie,
Manuele

-- 
"È ricercando l'impossibile che l'uomo ha sempre realizzato il
possibile. Coloro che si sono saggiamente limitati a ciò che appariva
loro come possibile, non hanno mai avanzato di un solo passo."
Michail Bakunin (1814 - 1876)