[trashware] archivio e tracciabilita` per il trashware
Raistlin
raistlin@linux.it
Lun 11 Lug 2005 08:54:44 CEST
On Sat, 2005-07-09 at 18:29 +0000, fAu wrote:
> come si e' gia' parlato piu' volte il problema e' la cannibalizzazione.
Eh si... Quello e` il problema dei problemi.
Una possibilita` che vedo io e` che lascino cannibalizzare a noi quello
che loro hanno gia` cannibalizzato e poi si tengano il ferraccio!
ES. Se mi dai un PC funzionante porto via tutto e siamo a posto, se mi
dai un case con lettore CD e alimentatore rotto, tengo il lettore CD e
ti rido` il resto...
Ovviamente in questo caso ci sarebbe la necessita` di registrare i
singoli pezzi per poter tracciare questa cosa.
> come incentivo di ritorno di immagine mi starebbe bene se si parla di pc
> integri e funzionanti (dimostrerebbe che la ditta fa un upgrade del
> proprio parco macchine e non le pulizie degli scantinati).
Si ma il punto e` che a volte anche le pulizie degli scantinati possono
fare comodo, purche` le condizioni siano quelle sopra indicate.
> mi piace di piu' invece l'idea di pubblicizzare l'adesione a un
> progetto, magari la ditta che fornisce un server o un tot di pc INTEGRI
> viene segnalata ugualmente, quella che invece ha donato materiale
> cannibalizzato rimane nella lista calderone degli sponsor.
Ripeto che, secondo me, ci vuole comunque un "magazzino", non si riesce
quasi mai a realizzare tutto "al bisogno"
> sinceramente, come ho detto anche al trashmeeting, se fossi una ditta io
> non vedrei sempre il tutto come un ritorno di immagine, soprattutto in
> ambito locale di piccolo comune di provincia. sara' una mia paranoia ma
> se leggessi che la ditta xxx ha donato a una scuola 10 vecchi pentium2
> mi verrebbe da pensare : ma con i soldi che ha non poteva comprarglieli
> nuovi ?
Ma... E quelli vecchi che butta via lo stesso che fine fanno?
Non stiamo dicendo che una azienda e` cattiva perche` butta via dei
pentium II che funzionano... Puo` darsi che non riesca a lavorare piu`
con dei Pentium II e, anche se questo e` un problema, non e` certo colpa
dell'azienda xx !!
Uno puo` anche fare beneficenza e comprare 40 PC per una scuola nel
Burundi, ma questo non sarebbe certo un progetto di trashware... Di cui
ci occupiamo su questa lista, qui si tratta di intercettare quello che
le aziende buttano e di fornire loro una valida alternativa rispetto a
lasciarli ai dipendenti o buttarli in fossa!
> per quanto riguarda l'archivio concordo sul fatto che essendo volontari
> meno tempo si impiega a scivere scartoffie meglio e'.
> un database unico pero' e' indispensabile e quindi e' necessario che ci
> uniformiamo nella classificazione.
Bene, mi fa piacere che anche tu la veda come una cosa importante
> per quanto riguarda i pc integri mi limiterei alle caratteristiche
> principali :
> -tipo cpu mhz
> -mb ram (simm o dimm)
> -capienza hd
> -presenza e tipo di scheda rete (10, 10/100, rj e/o coassiale)
> -presenza lettore cd
> aggiungerei, se dovessero mancare rete e cd, la segnalazione di un
> possibile o meno upgrade (canali ide e slot isa pci).
>
> per la componentistica si potrebbe preparare un form con campi
> obbligatori (essenziali) e altri facoltativi (per chi ha piu' tempo).
> ad esempio per una scheda di rete e' necessario segnalare se e' pci o
> isa, se ha un rj o se ha il bnc, se e' 10 o 10/100, mentre potrebbe
> essere facoltativo segnalarne la marca e/o il chipset (anche se
> potrebbero essere info utili per la compatibilita' hardware).
>
Ottime idee, ma non ho capito, terresti separati i PC dai componenti?
Oppure registriamo sempre il singolo componente e poi "aggreghiamo"
quelli che fanno parte di un PC completo?
> bon, ho scritto troppo, bye bye
Naaa... :)
Ciao,
Dario
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<<This happens because I choose it to happen!>>
(Raistlin Majere, DragonLance Chronicles -Dragons of Spring Drawning-)
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Dario Faggioli
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