R: [trashware] archivio e tracciabilita` per il trashware

[Manuele Rampazzo]

Ciao,

Raistlin disse:
> On Mon, 2005-07-11 at 10:43 +0200, Matteo Papadopoulos wrote:
>> Sto scrivendo un software da un po' di tempo (la notte), per la gestione
>> dei cespiti e di tutto il materiale HW di aziende che magari hanno più
>> sedi.
...
> Non vorrei spararla grossa per qualche motivo (a me sconosciuto, in caso
> illuminatemi!) ma darti una mano e svilupparlo insieme... In pieno
> spirito OpenSource?

Considerato che ha poco senso duplicare gli sforzi, dato che siamo al
momento in quattro gatti (ma di quelli che fanno roaaaar!) penso sarebbe
carino riuscire a convogliare lo sviluppo in modo che più gruppi ci
possano lavorare insieme e possano condividerne i risultati!

Anche qui a Padova, ad esempio, si sta sviluppando un software web based
per il magazzino...

Io non faccio sviluppo e quindi me ne lavo le mani :-P Ma suggerirei a chi
ne avesse voglia di spostare la propria attività verso sourceforge o
(meglio?) savannah e di renderci partecipi a cosa fatta, in modo che i
vari programmatori possano dare una mano :-)

Suggerirei, in ogni caso, di non trascurare la possibilità d'utilizzare il
medesimo software come piattaforma di scambio di materiale tra i vari
gruppi, nel senso: ogni gruppo può avere n-magazzini e gestirli in modo
autonomo, con la possibilità però per altri gruppi di vedere e condividere
in qualche modo... È una complicazione, ma secondo me sarebbe utile :-)

Questo per cercare anche di sopperire a quelle situazioni critiche di cui
si diceva al meeting di Firenze (Davideeee), ovvero quando si riescono ad
avere talmente tante macchine da superare il volume disponibile per il
magazzino di un gruppo e potrebbe essere carino suddividere il surplus di
materiale coi gruppi che momentaneamente sono senza componenti
utilizzabili.

(E se non dipendesse dal database sarebbe ovviamente meglio!)

Ciao,
Manu

-- 
"È ricercando l'impossibile che l'uomo ha sempre realizzato il
possibile. Coloro che si sono saggiamente limitati a ciò che appariva
loro come possibile, non hanno mai avanzato di un solo passo."
Michail Bakunin (1814 - 1876)