[trashware] "Marketing" del SL e del trashware, era: microsoft fa trashware!

M. Fioretti mfioretti@nexaima.net
Gio 27 Dic 2007 12:44:16 CET


On Wed, Dec 26, 2007 23:52:16 PM +0100, Hugh Hartmann
(hhartmann@fastwebnet.it) wrote:

>> quanto di questa situazione è dovuta al fatto che c'è immobilismo
>> mentale e culturale anche nel modo di proporre i benefici del
>> software libero in generale, non solo in ambito trashware?
>
> Beh, non solo nelle modalità in cui si sviluppa e diffonde il free
> sw ma, mi sembra, che tale situazione sia ormai diffusa in ogni
> ambito della società

concordo sul riassunto della situazione corrente, ma qui conviene
ragionare soltanto su software libero e trashware, altrimenti davvero
non ci alziamo più dalle tastiere.

> E' chiaro che in questo stato di cose non ci può essere che
> l'immobilismo a tutti i livelli ... amen ... :-))

i punto su cui dissento sono questi:

1) in tutta la tua risposta e anche da altri tuoi interventi passati
   su questa lista sento la certezza che una persona colta,
   intellettualmente libera e attiva non può non essere anche un
   hacker software e vivere in prima persona l'uso, il miglioramento e
   la condivisione del software nel senso predicato da Stallman. E'
   così? Perchè questo, onestamente, è un atteggiamento che oltre a
   essere un po' snob è semplicemente fuori dal mondo. La realtà è
   totalmente diversa, al mondo c'è tanta gente in gamba, estremamente
   intelligente, colta, eticamente molto attiva e motivata a cui il
   software non interessa minimamente e non dedicheranno mai un minuto
   a quella che per loro, e probabilmente per l'intera società,
   sarebbe solo una perdita di tempo.

secondo te, per dire, uno che magari dopo aver lavorato tutto il
giorno spende ogni minuto libero a fare volontariato contro la droga,
nella mensa sociale, proteggere l'ambiente, quello che vuoi... ma è
incapace di programmare e se ne frega altamente di perdere qualche ora
a installare Linux perchè per quell'ora a settimana che gli serve la
posta elettronica per il volontariato il Windows preinstallato basta,
avanza, funziona immediatamente e non gli sottrae tempo da spendere
con chi ha bisogno... è vittima di immobilismo, o in genere vale meno
come persona?

> .... come ho detto già diversi anni fa; quando Linux sarà "user
> friendly" come winsonz, linux perderà ogni interesse, diventerà il
> "sostituto" di swinsonz e, tutti gli altri aspetti, culturale,
> educativo, didattico, ecologico, etico, non importeranno a nessuno

questo, di nuovo, mi sembra snobismo. Forse, se si inizia a
promuoverli in un modo che abbia significato per la gente comune,
formati e software libero diventeranno user-friendly senza snaturarsi,
e forse la gente comune potrà usarli per farci cose molto più urgenti
in campo culturale, educativo, didattico, ecologico, etico eccetera,
senza doverci perdere tempo.

> Invece, ciò che avrei preferito vedere, sentire, sono le persone che
> vogliono imparare, che sono curiose che vogliono vedere "dietro le
> apparenze",

torniamo sempre lì. Perchè una persona per essere completa *deve* per
forza avere capacità e tempo da perdere per andare "dietro le
apparenze" anche di un computer, che in fondo dovrebbe essere solo uno
strumento?

E' per questo che io non parlavo dei limiti degli altri, che tu stai
analizzando, ma sollevo esplicitamente il problema di quelli dei
sostenitori tradizionali del SL. Il limite dell'etica GNU del software
libero, o quantomeno del modo in cui viene messa in pratica troppo
spesso, è proprio il considerare il software fine a sè stesso, non un
mezzo.

In principio questi sono visioni o speranze non fanno una grinza e
sono assolutamente condivisibili, in pratica aspettare che si
realizzino, che la montagna vada a Maometto, è un'illusione
irrealizzabile.

> La conoscenza delle cose, in fondo, non è solo un diritto, ma,
> secondo me, anche un dovere, poi ci possono essere vari livelli di
> conscenze e di approfondimento. Per me, esiste anche un altro cibo
> altre quello "materiale", è il "sw" per la nostra mente .... la
> bontà delle idee, il gusto di imparare, di conoscere, di capire
> .. questo per me è vita, se no tutto si riduce a mera soppravvivenza
> .... :-))

Di nuovo, assolutamente nulla da obiettare sulla teoria e tanto di
cappello a te e chiunque pratica tutto questo. In pratica, davvero
sostieni che fra queste idee con cui nutrire la mente dovrebbe esserci
per tutti anche lo sviluppo del software? Che a tutti DEBBA piacere,
che sia necessario che TUTTI contribuiscano a sviluppare o migliorare
tutto o parte del software che usano, della sua documentazione,
eccetera? A parte il fatto che non è affatto necessario, ragionando
così si va solo a sbattere contro un muro (o ci si ripara dietro di
esso, a seconda dei casi).

Auguri,
Marco


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