[trashware] Foto dal Pakistan!

mauriziop mauriziopertici@tiscali.it
Mar 2 Ott 2007 23:14:49 CEST


Alle 9:21 PM, martedì 02 ottobre 2007, FabioNET ha scritto:
> Hanno fatto davvero un ottimo lavoro umanitario il materiale dato a
> loro sembra essre in ottime condizioni in alcuni si intravede che
> usano sia windows e edubuntu.
non avevo notato che c'era window nelle foto  che Padre Aldino Amato mi ha 
mandato. ,E' a lui che si deve l'idea di far conoscere il mondo delle 
tecnologie a questi ragazzi che non avevano probabilmente mai visto un 
computer. I computer forniti da golem erano oltre 40 quasi tutti con edubuntu 
( mi pare di aver fatto uno o due con mepis  a casa mia ) e massimo si 
arrivava a pentium 3 ( forse 1 pentium 4). Poi c'erano un po' di ricambi, 
caso mai si rompesse qualcosa.
I computer con window erano stati regalati da terze persone non al golem ma 
direttamente ai frati domenicani di bibbiena che hanno preparato  ed 
imballato tutto dentro ad un container ( assieme a moltissima altra roba che 
per  noi erano " rifiuti",  per loro una ricchezza),

Anzi ora che ci penso c'era un dual boot windows linux ( era dei miei figli) e 
serviva per far girare un cdrom " impara linux in 7 giorni" che insieme a " 
linux domande e risposte " e vario altro materiale a stampa scaricato da 
internet doveva servire per dare una infarinatura su linux, visto che non 
credo ne sapessero molto.
Abbiamo fatto di più. Abbiamo contattato tutti gli indirizzi e-mail che ho 
trovato su internet di persone li lug che fossero abbastanza vicine ad okara 
e che fossero disponibili a dare una mano. Poi non so come è finita ( grazie 
Annalisa per le preziose traduzioni)

E per l'anno prossimo tempo permettendo si replica ?.
mi propongono:
   computer per una università  e io avevo pensato ad uno dei server che ci 
sono in officina con diversi terminali e LTSP
    computer per ragazzi non vedenti , ma qui la vedo dura.

Vediamo se qualcosa si riesce a fare.

Grazie a tutti quelli che ci hanno aiutato  perchè questa operazione si 
realizzasse ( e hal lo sa con quale scetticismo iniziale è stata accolta 
l'idea di fare tutta l'operazione in una volta).
A metà strada ci sono mancate le tastiere, ma è bastato fare un'appello e come 
per miracolo un martedì sera all'officina ne è arrivato uno scatolone.
E se oggi parliamo di queste cose non è per dire che siamo stati bravi , ma è 
con per la speranza che prolungare la vita dei computer diventi una prassi 
comune.
Purtroppo il famoso slogan "un altro mondo è possibile" sta diventando 
obsoleto. Dovremo iniziare a dire «un altro mondo è necessario!».
 Speriamo che in un futuro molto prossimo non si debbano veder scene come 
queste.
http://flickr.com/photos/phauly/sets/819199/

maurizio


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