Vostro articolo.

Redazione Corriere delle Alpi di Feltre blug@lists.linux.it
Tue, 5 Nov 2002 13:19:08 +0100


Salve, sono contento dell'interesse suscitato da questi articoli su Linux in
Comune (immagino avrai visto in precedenza anche l'intervista a Jaromil,
encoder di MuSE, sull'adozione del programma da parte del Comune e quella ai
tecnici comunali sulle soluzioni open source scelte per questa iniziativa) e
naturalmente sono ben contento di ospitare anche un intervento del Lug
Belluno in risposta alla Scp (cosa diversa da una "rettifica", tanto per
essere precisi) o di commento a questa iniziativa del Ced di Feltre, cosi'
si puo' scrivere un po' anche dell'attivita' del Lug. Se mi contatti (0439
83202) o mi fai avere un recapito possiamo fare quattro chiacchiere, per
fare un articolo piu' corposo.

ciao
stefano de barba



----- Original Message -----
From: "Micky Del Favero" <micky@chiara.dei.unipd.it>
To: <feltre@corrierealpi.it>
Cc: "Belluno Linux User Group" <blug@lists.linux.it>
Sent: Tuesday, November 05, 2002 12:27 PM
Subject: Vostro articolo.


> Alla redazione di Feltre del Corriere delle Alpi
> feltre@corrierealpi.it
> e p.c. alla mailing list del Belluno Linux User Group
> blug@lists.linux.it
>
> Vi scrivo perchè sul vostro articolo di lunedì 4 novembre 2002
> intitolato: «Software libero da valutare bene»
>
(http://www.corrierealpi.quotidianiespresso.it/corrierealpi/arch_04/belluno/
feltre/bf111.htm)
> vi sono alcune imprecisioni che desidererei venissero corrette in un
> futuro articolo, innanzitutto:
>
> Esiste ad esempio, ma non è l'unico, un insieme di programmi
> denominato Shoutcast, www.shoutcast.com, prodotto dall'azienda
> Nullsoft, che permette il broadcasting audio, cioè una soluzione
> simile a quella messa a punto dal Ced di Feltre, con programmi
> gratuiti su piattaforma Linux ma anche su piattaforma
> Microsoft. E quest'ultima, è utile ricordare, rappresenta il 90
> per cento dei sistemi operativi installati su personal computer
> nel mondo. Questo insieme di programmi consente praticamente a
> chiunque di fare dello streaming audio (cioè la diffusione audio
> attraverso Internet) anche da casa e senza particolari
> competenze tecniche».
>
> MuSE e icecast fanno le stesse cose di southcast e per l'utente finale
> non c'è differenza alcuna se sul server gira icecast su linux oppure
> southcast su windows, tra l'altro icecast richiede meno risorse di
> southcast per fare esattamente le stesse cose. Che i prodotti Microsoft
> siano installati sul 90% (ma secondo me non sono più dell'80%) dei
> computer mondiali non significa che bisogna fregarsene del 10% restante
> usando prodotti proprietari, esistono standard (e l'MP3 è tale) che
> dovrebbero essere seguiti senza estensioni di dubbia utilità
> proprietarie. Se una cosa la può fare chiunque non significa che un non
> addetto ai lavori la faccia nel migliore dei modi, anzi il più delle
> volte il risultato è di qualità nettamente inferiore a quella che
> riuscirebbe ad ottenere un professionista.
>
> Il cuore della questione, insomma, è quello di valutare bene
> esigenze e soluzioni: il sistema operativo Windows si paga, è
> vero, ma è il più diffuso e quindi l'utente ha una maggiore
> possibilità di trovare il programma già pronto e standard che fa
> al caso suo.
>
> Windows non è standard, mentre linux lo è (linux segue posix ad
> esempio).
>
> Per Linux e il free software non ci sono invece licenze da
> pagare ma si tratta di soluzioni solo apparentemente senza
> costi, spiega Fontana, perché i programmi sono sì modificabili
> liberamente, ma bisogna essere capaci di farlo, oppure mettere
> in conto la spesa necessaria per ricorrere a programmatori
> specializzati. «Per lavorare professionalmente al servizio di
> clienti, che pagano per avere un servizio», sottolinea infatti
> Fontana, «c'è bisogno ancora di strutture professionalmente
> capaci e che dispongono di specifiche conoscenze: modificare il
> codice dei programmi sorgenti, anche quelli "free", non è cosa
> di poco conto».
>
> Significa forse che chi, come Fontana, lavora su windows non è
> competente e non deve essere pagato perchè tanto chiunque è capace di
> cliccare su un'icona? Non mi pare un discorso serio, ma del resto
> per difendere un software che oltre a non essere standard è dimostrato
> essere insicuro (e i dati di un comune sono dati sensibili, mi pare)
> bisogna proprio avere la faccia tosta.
>
> Confidando in una vostra rettifica saluto cordialmente,
>
> Micky Del Favero
> micky@linux.it
> Belluno Linux User Group http://belluno.linux.it
> --
> Errare è umano, ma per fare veramente casino ci vuole la password di root!
> Micky Del Favero  micky@chiara.dei.unipd.it  micky@linux.it
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