laboratorio trashware...

sa.il@email.it sa.il@email.it
Ven 30 Giu 2006 15:25:11 CEST


Il giorno ven, 30/06/2006 alle 10.58 +0200, Micky Del Favero ha scritto:
> sa.il@email.it writes:
> 
> > Allora: ci sono ben 5 macchine che aspettano, quindi occorre un po' di
> > manovalanza per installare e configurare...
> 
> una curiosità: perché invece di perdere una marea di tempo ad
> installarle a mano ogni volta non ne installate una da tenere lì come
> server e installate le altre in automatico con systemimager o qualcosa
> di equivalente?

Ciao Micky, 
premetto che non ho mai usato systemimager, ma ho dato un'occhiata in
rete per capire se fa esattamente quello che ci si aspetta dal nome...
dovrebbe gestire cloni di installazioni. Giusto?
Può essere interessante, in linea di principio.

Ti spiego perché finora non si è usata una soluzione del genere...
1) mancanza di un server (che caratteristiche vorrebbe, secondo te?)
e le macchine che arrivano raramente hanno la scheda di rete...
a parte questo non si prevede che restino "in giacenza in stanza blug"
pertanto arrivano e vengono destinate, anche se parlando con Michele
sicuramente si potrebbe arrivare ad un accordo. Inoltre le
caratteristiche hardware sono abbastanza scarsine... non per niente
le dismettono...
2) le caratteristiche hardware variano notevolmente da macchina a
macchina e non sempre sono note "all'origine". Da questo punto di vista
ogni computer è un caso a sè. 
3) Le distribuzioni che installo non sono sempre quelle.
Con macchine sui 64MB di ram, installo ancora slackware con gnome.
Le prove con ubuntu 5.10 danno un sistema bellissimo, ma al login
si ha un'attesa di 2 minuti (cronometrati ieri) per avere gnome 
su. Inoltre sotto i 128MB di ram rinuncio ad openoffice, che non è
usabile, per abiword e gnumeric.
xfce è carino, ma la versione di ubuntu 5.10 è ancora immatura.
La localizzazione non è perfetta e se quello che la riceve non sa
l'inglese già sorgono i problemi. L'ultima versione è molto migliore
a prima vista, ma non ho ancora provato.

Potrei sbagliare, ma a occhio, una soluzione tipo quella che suggerisci
tu mi sembra ottimale per un ambiente di lavoro in cui hai una grande
quantità di macchine, con caratteristiche hardware simili se non uguali,
che devono svolgere tutte esattamente le stesse funzioni, collegate in
rete tra loro e che devono essere velocemente e facilmente
ripristinabili in caso di guasti o problemi. In questo caso si ha poco
lavoro a monte di configurazione su "prototipi" che poi propaghi in
automatico su tutte le macchine di un dato tipo. 
Qui ci sono poche macchine, diverse tra loro e di solito si riesce ad
installarne quattro o cinque che poi cambia la versione di slackware,
ubuntu o quel che è e bisogna adeguarsi.

Poi, io sono un paio d'anni che non mi pongo il problema di clonazioni
e installazioni distribuite in modo serio e magari nel frattempo i
software hanno fatto passi da gigante e fanno cose che neanche immagino.
Per cui ogni suggerimento concreto su come trarre vantaggi da una
soluzione come quella che prospettavi tu in una situazione come la
nostra è un grande aiuto... se ne vale la pena do volentieri un'occhiata
a soluzioni del genere...

Ciao e grazie...

Licia

PS. per non rendere l'incontro una mera manovalanza di installazioni,
sarebbe carino offrire una visione sui sistemi (slackware e ubuntu) e
su configurazione e installazione.
Giusto per abbinare due chiacchere alla concretezza... :-)





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