[LUG] Linux Day: Lettera aperta alla comunita'

benedetto mazzurco maxdeneb@katamail.com
Gio 17 Gen 2008 15:33:17 CET


Flavio Visentin ha scritto:
> A me preoccupa invece la "caccia alle streghe" che leggo nella vostra
> posizione. Ma forse sono solo io che vi legge posizioni estremiste.
>   
ecco fatto, lo sapevo. ora siamo gli estremisti in terra di estremisti. 
ogni discorso può esser preventivamente chiuso perchè siamo estremisti. 
fine.
> Non vedo cosa ci sia di male se la situazione è *veramente* questa. Ovvero
> se *veramente* in quella clinica sono rispettati e condivisi i pricipi
> dell'associazione non vedo alcun male nel mettere insieme in modo sinergico
> le proprie energie: io azienda aiuto te associazione nel raggiungere il tuo
> scopo tramite sovvenzioni; tu associazione aiuti me azienda nel migliorare
> il mio business certificando che effettivamente io condivido i tuoi ideali.
>
> Cosa esiste di meglio di una soluzione Win-Win?
>   
cosa esiste di meglio? una soluzione Win-Win palese, chiara e onesta.
mi spiego. la gente viene a vedere il lug x che fa il linux day, giorno 
di divulgazione culturale,  e non l'azienda y che deve vendere il suo 
prodotto nel giorno degli acquisti.
se io, lug x invito delle persone al linux day, implicitamente dichiaro 
che non voglio vendere nulla, ma voglio far vedere che al mondo ci sono 
delle "alternative" a certi modi di pensare, e non altri prodotti, e poi 
sarai tu che, avendo chiare queste alternative, potrai scegliere senza 
pressioni il prodotto che confà a questi nuovi modi di pensare, se li 
condividi.
io parlo del software libero. lo faccio con linux, mysql(?), openoffice, 
java e chi più ne ha più ne metta. posso far vedere caratteristiche di 
kde per attirare l'attenzione dei più giovani sull'aspetto pratico e 
ludico del software libero, posso presentare tabelle sulla diffusione di 
apache e di server linux per dimostrare i risultati che possono 
ottenersi col software libero.
il tutto cambia se presento apache, openoffice etc etc come prodotto 
fine a stesso e non come argomenti a supporto di un discorso più 
generale che deve essere sempre chiaro. coloro che possono fare un 
ragionamento del genere sono le televisioni che vendono spazi 
pubblicitari che parlano del prodotto come prodotto e punto, perchè c'è 
un contratto con l'azienda che ha richiesto la sponsorizzazione.
un'associazione che divulga un prodotto, che razza di associazione è? 
non gli conviene invece tramutarsi sin da subito in azienda evitando 
così di generare confusione e guadagnandoci "lecitamente" sulle 
sponsorizzazioni e sulle vendite? ve lo immaginate voi un wug? oltre a 
far vedere che windows è bello cosa dovrebbe dire un wug? su cosa 
dovrebbe basare la sua esistenza?
un associazione come un lug deve porre le proprie basi sulle idee e non 
su conti economici o di convenienza.
> Ma che razza di esperienze avete fatto voi??? Io non so cosa accada da voi,
> ma da noi le aziende che hanno sponsorizzato in qualche modo il LD o che vi
> hanno partecipato, non hanno sfruttato la manifestazione per biechi motivi
> commerciali.
>   
probabile. se queste aziende vi hanno dato una mano economica senza poi 
richiedere nulla in cambio (altrimenti detta donazione) , non 
chiedendovi neanche l'apparizione di un loro misero volantino, non si 
può negare il carattere filantropico della situazione, e allora ben 
venga. ma se a questa azienda avete dovuto garantire visibilità, e per 
visibilità intendo fra le altre cose anche che questa azienda ha fatto 
un talk per far vedere le caratteristiche rivoluzionarie del suo 
software libero....se non sono biechi motivi commerciali questi...
attenzione. questi motivi commerciali possono coincidere in linea di 
principio con i mezzi che un lug può usare per rafforzare l'immagine di 
linux e quindi del software libero. ma è proprio qui il punto critico. 
quanto siamo disposti a fare per dare visibilità al fs.
se siamo disposti ad utilizzare l'arma merceologica per portare avanti 
questo discorso, dobbiamo comunque trarne alcune conseguenze.
primo: nel momento stesso che ammettiamo al mondo che utilizziamo questo 
mezzo dobbiamo dirlo chiaramente in modo che sia chiaro alle persone che 
noi si sta facendo pubblicità, e non libera informazione. le due cose 
sono nettamente distinte.
secondo: dobbiamo spogliarci di conseguenza di quell'aura di 
imparzialità di cui ci fregiamo nei nostri convegni. essere imparziali 
non significa non perseguire i nostri obiettivi che nel nostro caso sono 
la diffusione dell'idea di software libero. ma significa non dipendere 
da nessuno, perchè poi quel qualcuno da cui dipendiamo, specialmente in 
un rapporto dare avere che nasce da un accordo di pubblicità più o meno 
palese, potrebbe venire a chiederne il conto.
>> non ha senso prestarsi a fare pubblicità a chicchessia. e questo sia se 
>> lo si fa in modo gratuito o a pagamento.
>>     
>
> E perché no? Non è quello che fai quando indirettamente dai indicazioni su
> cosa scegliere? Se tu mi dici che X è meglio di Y e io ti chiedo dove posso
> acquistare X, tu non mi rispondi? O è meglio rispondere che X lo puoi
> trovare da A, B, C ma non da D?
>   
perchè no? mi ripeterò: perchè un lug non è un'azienda pubblicitaria. 
non dipende da aziende che gli chiedono di diffondere linux. dipende 
solo dagli intenti dei suoi membri che hanno deciso di condividere un 
vecchio e primordiale modo di fare software. è un'associazione che non 
può e non deve prestarsi a nessuna strumentalizzazione, anche se chi 
"strumentalizza" (lasciatemi passare il termine esagerato), è la più 
meravigliosa azienda filantropica e super osservante dei principi del 
free software.
poi una cosa è pubblicizzare indirettamente, un'altra è pubblicizzare 
direttamente. se uso ubuntu, openoffice, kde, gnome etc etc per far 
vedere risultati concreti di cosa può il software libero, è innegabile 
che faccio una specie di pubblicità indiretta a quei prodotti. diverso è 
il caso se riservo un talk per parlare del software dell'azienda che mi 
ha sponsorizzato.
> Ma il LinuxDay è l'*UNICA* attività che il vostro LUG fa durante l'anno?
>   
e se anche fosse? chi ti autorizza a sminuire quei lug che fanno solo il 
linux day e poi si eclissano per il resto dell'anno?

> Il Lug di cui faccio parte (sebbene io sia un membro passivo) organizza
> corsi, conferenze, manifestazioni durante tutto l'anno, e il LinuxDay è
> *una* manifestazione, non lo scopo ultimo dell'esistenza del LUG.
> In alcune manifestazioni c'è la presenza discreta di aziende, in altre no.
>   
cosa intendi per presenza discreta? vuoi essere più esplicito?
>> è anche per questo motivo che io e il mio lug (il clug) abbiamo firmato 
>> la lettera dell'oggetto. per capire quanti lug in italia si sentono 
>> associazione e quanti si sentono estenzione di qualche azienda.
>>     
>
> Come già detto non mi piace questa dicotomia, e soprattutto non mi piace
> l'accaparramento del "lato buono della forza".
>   
quindi non ti piace quello che hai scritto dandoci degli estremisti, 
ovvero accaparrondoti a tua volta del "lato buono della forza".
> Forse sarò duro d'orecchi, ma ancora non riesco a capire quali siano i problemi.
>   
l'ho notato. non si è compreso appieno il problema che abbiamo alzato 
con la nostra lettera. sicuramente colpa nostra. mi dispiace che ci si è 
focalizzati sul falso problema non posto da noi, se è lecito che membri 
di un lug facciano parte di un'azienda di software libero. odio quando 
mi attribuiscono pensieri non espressi. chiunque può essere un membro di 
un lug e fondare la sua azienda di software che vive grazie al sl. ma le 
due attività devono essere nettamente separate. e non solo a parole.
noi poniamo un altro tipo di problema. ovvero se è lecito o no per 
un'associazione che professa il libero pensiero e la libera scelta che 
pubblicizzi dei prodotti o che ponga questa attività pubblicitaria come 
mezzo per raggiungere i propri obiettivi.

non dobbiamo convincere nessuno a usare linux. dobbiamo solo mostrare 
che esistono delle alternative. dare i mezzi per cercare e poi valutare 
sotto diversi punti di vista queste alternative. non possiamo dire "da 
adesso se siete bravi dovete utilizzare ubuntu perchè è il migliore in 
assoluto". ma piuttosto dovremo dire "da oggi sapete che esistono tante 
distribuzioni che garantiscono un certo tipo di libertà agli utenti. 
questi sono i link, questo sarà il nostro supporto "disinteressato". se 
volete fatevi sotto". punto.
> La mia impressione è che le vostre esperienza siano completamente differenti
> dalla mia e che quindi condanniate delle situazioni perfettamente "lecite"
> solo perché nella vostra esperienza avete visto le stesse gestite *male*; vi
> assicuro che possono essere gestite perfettamente.
la mia impressione invece è che le nostre esperienze siano abbastanza 
simili. solo che noi abbiamo scelto una strada e voi un'altra.
noi si è scelto di evitare i "grandi" eventi formali con gente in giacca 
e cravatta e abbiamo scelto di andare per "strada", per le scuole, per 
gli uffici sensa "vendere" nulla, ma semplicemente facendo vedere che 
esistono delle alternative.
noi diciamo che vendere il software non dovrebbe essere possibile per 
un'associazione senza fini di lucro.
voi, nascondendovi su argomentazioni del tipo "è impossibile portare 
avanti il discorso del software libero senza cadere nelle logiche del 
mercato", dimenticate probabilmente che noi non dobbiamo vendere ne 
garantire l'esistenza di nessuno. dobbiamo solo far vedere al mondo che 
si può pensare e agire in modo differente. tutto qui.
i lug italiani non sono il reparto marketing di linux e dei software che 
girano su di lui. quindi non dobbiamo preoccuparci della sua diffusione 
in quanto tale. a questo ci penseranno le varie sun, ibm, novell, 
canonical etc etc. che lo fanno sicuramente meglio di noi anche se 
sappiamo benissimo che a queste aziende piacerebbe tanto un nostro 
aiuto. e come biasimarli. noi rappresentiamo gli utenti liberi e 
imparziali italiani. chi meglio di questa figura può convincere il mondo 
a fare "gli acquisti giusti". vi rendete conto di quale potere immenso 
disponiamo e che ci viene invidiato e corteggiato dalle grandi aziende 
di software. cosa succederebbe se utilizzassimo questo potere per 
"agevolare" un'azienda in particolare?

spero questa volta di essermi spiegato. riconosco di essere alle volte 
un po criptico e logorroico, è un mio limite, specialmente quanto sento 
la questione discussa.

a voi
benedetto mazzurco



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