[RoLUG] Relazione filosofica (luuungo)

Diego De Stefani rolug@lists.linux.it
Wed, 23 Oct 2002 00:14:31 +0200


dopo un lungo parto ecco a tutti la mia relazione filosofica per il 
LinuxDay:

TITOLO: Free Software.... chi era costui?

0. DEFINIZIONI
- Software: è l' insieme di istruzioni comprensibili ad un calcolatore 
che permettono lo svolgimento di un determinato compito. In concreto è 
informazione allo stato puro e può essere duplicato infinite volte, 
rapidamente e con un costo praticamente nullo.
- Codice sorgente: è la forma in cui viene scritto il software, ed è 
pensato per essere comprensibile ai programmatori.
- Binario: è il formato con cui vengono generalmente distribuiti i 
programmi, ed è compreso solo dal calcolatore (o comunque è 
estremamente complesso, spesso impossibile,  da interpretare per il 
programmatore). La procedura che permette di ottenere il binario dal 
codice sorgente è chiamata compilazione.
- Libreria: è una collezione di funzioni generiche usate dai programmi 
(ad esempio una libreria potrebbe fornire le funzioni per aprire una 
finestra; in questo modo non è necessario specificare questa 
funzionalità  in ogni programma).
- Licenza d' uso: è un contratto che il detentore del copyright impone 
e che stabilisce i diritti dell' utente (cioè quello che può, e 
soprattutto non può, fare); esistono licenze libere e licenze 
proprietarie. Tutte le licenze d'uso traggono il loro valore legale 
dalle norme sul diritto d'autore (copyright).

1. INTRO
Il Free Software e l' Open Source hanno raggiunto la notorietà  solo in 
tempi piuttosto recenti anche se oggi sono diventati fenomeni molto 
importanti non solo per gli addetti lavori ma per tutta la socità  in 
generale. Tuttavia questi movimenti affondano le proprie radici agli 
abori dell' informatica, poichè rappresentano il primo modus operandi 
nella scienza dell' informazione. Presso i laboratori di ricerca della 
Bell, della Xerox ed in particolare nell AI Lab del MIT, che sono state 
le prime  strutture nelle quali è di fatto nata l' informatica moderna, 
si creavano i primi software e si diffondevano senza curarsi delle 
licenze di distribuzione, perchè tutto ciò che veniva creato 
apparteneva a tutta la comunità  scientifica. Questo non era dovuto a 
nessun paticolare orientamento politico, ma era semplicemente 
considerato il modo più efficiente per sviluppare un programma in grado 
di soddisfare le richieste di tutti gli utenti. La condivisione della 
conoscenza, infatti, è da sempre alla base del metodo scientifico, e 
senza di essa non ci può essere progresso nella tecnologia.
Tuttavia questo panorama mutò piuttosto rapidamente, poichè ci si rese 
presto conto dei possibili guadagni che il software, inteso ora come 
prodotto commerciale e non più come "prodotto scientifico", poteva 
portare. Il modo più facile per sfruttare economicamente i programmi 
informatici è proprio quello di rivendicarne il diritto di proprietà  e 
proteggerlo utilizzando le licenze d' uso. In questo modo tutti (o 
quasi) i programmatori iniziarono a creare software sotto segreto 
industriale e quindi a distribuirlo solamente in forma binaria. Non era 
più importante che il programma soddisfasse le esigenze dell' utente, e 
il mercato premiò solamente coloro che erano più bravi a vendere, a 
discapito dei contenuti tecnici (la storia è piena di tecnologie 
tecnicamente peggiori delle concorrenti ma che sono comunque riuscite 
ad imporsi sul mercato; la parola vhs vi dice niente....;). 
Parallelamente a questo il Software Libero iniziò ad essere 
erroneamente inteso come gratuito e quindi di scarsa qualità .
Ma adesso le cose sono cambiate ed il Free Software torna a far parlare 
di sè, ed oggi, di fatto, nessuno può affermare in buona fede che il 
Software Libero sia di scarsa qualità ! Questo è dovuto a molti 
fattori, ma quello senza dubbio più importante è la nascita e lo 
sviluppo e la maturazione del sistema operativo GNU/Linux. E' comunque 
importante sottolineare che Linux è solo la punta di un iceberg, perchè 
esistono numerosi altri successi Free Software o Open Source: basti 
pensare a software del calibro di Bind, Apache, Sendmail o Postfix che, 
pur non essendo in alcun modo pubblicizzati, riescono a contrastare i 
più blasonati (nonchè costosi) rivali.

2. Cos' è il Free Software
Come già  detto, agli albori dell' informatica tutto il software era 
libero, poichè la comunità degli sviluppatori condivideva tutto. 
Tuttavia, presto questa comunità si sgretolò perchè la maggior parte 
dei programmatori si dedicò allo sviluppo di software proprietario, ma 
alcuni si ribellarono a questo sistema. Tra questi c' è Richard 
Stallman, anche lui ricercatore presso il AI Lab del MIT, che nel 1983 
creò il progetto GNU (acronimo ricorsivo che sta per GNU's Not Unix) e 
nell' anno seguente fondò la Free Software Foundation. Egli sostiene 
che la concezione del software proprietario è antisociale e contraria 
all' etica perchè impedisce la cooperazione e non ci dà la possibilità 
di aiutare il nostro vicino in difficoltà. La regola creata dai 
proprietari di software proprietario era: «se condividi il software 
col tuo vicino sei un pirata. Se vuoi modifiche, pregaci di farle». 
Stallman diede quindi vita al progetto GNU per creare un completo 
sistema (dal sistema operativo agli applicativi) Libero nel quale la 
cooperazione nel reciproco interesse fosse possibile. Il termine Free 
Software corrisponde all' italiano Software Libero. Bisogna prestare 
particolare attenzione poichè in inglese il termine free significa sia 
"libero" ma anche "gratis", ma come dice lo stesso Stallman quando si 
parla di Free Software si intende "Free as in speach, not as in beer": 
il termine, infatti, va tradotto con Libero (come la Libertà di parola) 
e non con gratis (come la birra offerta da un amico). Il Software 
Libero è quindi una questione di libertà, non di prezzo. L'espressione 
Software libero si riferisce alla libertà dell'utente di eseguire, 
copiare, distribuire, studiare, cambiare e migliorare il software. Più 
precisamente, esso si riferisce a quattro tipi di libertà per gli 
utenti del software:

- Libertà di eseguire il programma, per qualsiasi scopo (libertà 0).
- Libertà di studiare come funziona il programma e adattarlo alle 
proprie necessità (libertà 1).   L'accesso al codice sorgente ne è un 
prerequisito.
- Libertà di ridistribuire copie in modo da aiutare il prossimo 
(libertà 2).
- Libertà di migliorare il programma e distribuirne pubblicamente i 
miglioramenti, in modo tale che tutta la comunità ne tragga beneficio 
(libertà 3). L'accesso al codice sorgente ne è un prerequisito.

Un programma è software libero se l'utente ha tutte queste libertà. In 
particolare, se è libero di ridistribuire copie, con o senza modifiche, 
gratis o addebitando delle spese di distribuzione a chiunque ed 
ovunque. Essere liberi di fare queste cose significa (tra l'altro) che 
non bisogna chiedere o pagare nessun permesso.
Bisogna anche avere la libertà di fare modifiche e usarle privatamente 
nel proprio lavoro o divertimento senza doverlo dire a nessuno. Se si 
pubblicano le proprie modifiche, non si deve essere tenuti a 
comunicarlo a qualcuno in particolare o in qualche modo particolare.
La libertà di usare un programma significa libertà per qualsiasi tipo 
di persona od organizzazione di utilizzarlo su qualsiasi tipo di 
sistema informatico, per qualsiasi tipo di attività e senza dover 
successivamente comunicare con lo sviluppatore o con qualche altra 
entità specifica.
La libertà di ridistribuire copie deve includere le forme binarie o 
eseguibili del programma e anche il codice sorgente, sia per le 
versioni modificate che non modificate.
Affinchè le libertà di fare modifiche e di pubblicare versioni 
migliorate abbiano senso, si deve avere accesso al codice sorgente del 
programma. Perciò, l'accessibilità al codice sorgente è una condizione 
necessaria per il software libero. Queste libertà per essere reali 
devono essere irrevocabili fin tanto che non si fa qualcosa di 
sbagliato: se lo sviluppatore del software ha il potere di revocare la 
licenza anche senza che l'utente sia causa di tale revoca, il software 
non è libero. Tuttavia, certi tipi di regole sul come distribuire il 
software libero sono accettabili quando non entrano in conflitto con le 
libertà principali. Per esempio, il copyleft è (detto in due parole) la 
regola per cui, quando il programma è ridistribuito, non è possibile 
aggiungere restrizioni per negare ad altre persone le libertà 
principali. Questa regola non entra in conflitto con le libertà 
principali, anzi le protegge. Indipendentemente dal fatto che si siano 
ottenute copie di software GNU a pagamento o gratuitamente, si ha 
sempre la libertà di copiare e cambiare il software, e anche di 
venderne copie.
E' importante a questo punto chiarire alcuni aspetti delle licenze 
software.
Come tutti i tipi di software, cioè si quello Libero che uello non 
Libero, la tutela dell' opera è sottoposta alla normativa sul diritto 
d' autore e quindi la distribuzione viene regolata da una licenza. 
Generalmente questa licenza viene usata per limitare le azioni dell' 
utente e garantire solamente l' autore. Le licenze del software 
proprietario, come ad esempio l' EULA (End-User License Agreement) di 
Microsoft, impongono restrizioni a quello che si può fare con il 
programma che si "acquista":
- La copia non è permessa.
- Non è possibile modificare il codice e redistribuire eventuali 
modifiche.
- Ovviamente non è possibile studiare il funzionamento del programma 
poichè i sorgenti sono segreti.
- In alcuni casi ci sono restrizioni anche su come usare il software: 
un esempio di questo è la licenza di Microsoft FrontPage 2002 (software 
per la creazione di pagine web), nella quale si specifica, in sintesi, 
che non è possibile creare contenuti nei quali si critica l' operato 
della software house di Redmond!!!
Al contrario, nella comunità del Sofware Libero il copyright viene 
sfruttato per garantire all' utente finale le quattro libertà 
fondamentali. Esistono numerose licenze di Software Libero, ma la più 
rappresentativa e utilizzata è senza dubbio la GPL (General Public 
License). Essa, oltre a garantire le quattro libertà, impone anche che 
tutte le modifiche siano rilasciate sotto la stessa licenza. Questa è 
effettivamente una "limitazione" che però serve solamente per garantire 
la libertà e per impedire che software derivati siano venduti come 
programmi proprietari. Visto queste caratteristiche è stato coniato il 
termine Copyleft: è un gioco di parole (Copyright... all right 
reserved; Copyleft... all right reversed) traducibile con il termine 
"permesso d' autore" che vuole sottolineare il fatto che i diritti 
vengono lasciati all' utente. Un programma è quindi "copylefted" se la 
sua licenza prevede che le modifiche possano essere distribuite solo 
con la licenza del programma originale.
Tuttavia esistono moltissime altre licenze di Software Libero e che 
quindi rispettano le quattro libertà fondamentali: ad esempio un' altra 
licenza piuttosto utilizzata è la BSD con cui vengono distribuiti 
sistemi operativi come FreeBSD e NetBSD. Anch' essa è libera ma si 
distingue nettamente dalla GPL in quanto non è di tipo copyleft: questo 
significa che il software derivato può essere distribuito sotto 
qualsiasi altra licenza, anche proprietaria (tanto è vero che ci sono 
voci che sostengono che alcune parti di windows 2000 siano state prese 
proprio da FreeBSD...). E' fondamentale notare che anche qui il prezzo 
non c' entra nulla: esiste infatti software libero commerciale, cioè a 
pagamento (le distribuzioni linux, ad esempio), così come esiste 
software proprietario liberamente scaricabile dalla rete e gratuito (ad 
esempio internet explorer). Entrambe le licenze citate presentano pregi 
e difetti. La GPL, da una parte, riflette l' idea della cooperazione: 
se io concedo ad altri la possibilità di modificare e redistribuire il 
mio programma, costoro sono tenuti a concedere le stesse libertà sulle 
loro modifiche. Alcuni considerano questa restrizione insopportabile, 
anche se il suo scopo è solo quello di assicurare la libertà degli 
utenti. La licenza BSD invece, riflette l' idea del dono liberale: 
chiunque può fare ciò che meglio crede con il mio programma. Il 
problema in questo caso è che chiunque può modificare e redistribuire 
il software anche in forma non libera, togliendo quindi libertà utenti.
A questo punto è opportuno sfatare alcuni falsi miti che, per diversi 
motivi, si sono consolidati negli anni:
- Il Software Libero è gratuito: nonostante in molti casi il Free 
Software sia liberamente scaricabile da internet senza nessun costo 
aggiuntivo, libertà e gratuità sono due aspetti distinti. Esistono 
infatti diverse aziende che hanno impostato il loro business sul Free 
Software.
- Il software gratuito è Libero: stesso discorso precedente. Esistono 
moltissimi software scaricabili gratuitamente da internet ma che non 
garantiscono nessuna delle quattro libertà.
- Il Software libero è privo di copyright: anche questo è falso. 
Semplicemente la proprietà intelletuale su un software è usata in modo 
diverso da quello tradizionale. A conferma di questo, basti pensare a 
quanti programmatori sono diventati famosi grazie al Free Software; la 
comunità riconosce sempre il lavoro e l' impegno di ogni singolo 
individuo.
- Il contrario di Libero è commerciale: sbagliato! Il suo vero 
contrario è proprietario. La possibilità di commercializzare un 
programma non dipende dalla licenza utilizzata. Non è una questione di 
prezzo.
- Il Software Libero non offre garanzie: questo invece è verissimo. 
Peccato che nemmeno il software proprietario offra nessuna garanzia: 
quando si acquista un programma proprietario (magari anche molto 
costoso), la licenza non ci garantisce che quel software svolga 
realmente e correttamente una funzione, nemmeno quella per cui ci è 
stato venduto.

3. Cos' è l' Open Source
Come già detto il termine Free Software è, in inglese, maledettamente 
equivoco. La parola free ha infatti la particolarissima capacità di far 
preoccupare e tremare qualsiasi imprenditore. Oltretutto il mondo del 
Software Libero ha come principale priorità quella di salvaguardare la 
libertà dell' utente, sacrificando quindi altri aspetti, primo fra 
tutti l' ambito economico. Non ci vuole quindi una mente 
particolarmente acuta per capire che il fenomeno Free Software non fu 
mai ben visto dal mondo dell' industria del software. Per cercare di 
risolvere questa frattura, nel 1998 alcune personalità importanti del 
mondo del Software Libero come Bruce Perens e Eric Raymond fondarono il 
movimento dell' Open Source (Sorgente Aperto). Il termine fu 
appositamente scelto per evitare ogni ambiguità, con il preciso intento 
di portare il Free Software nel mondo degli affari. Decisero quindi di 
eliminare completamente la carica ideologica che tanto era cara al 
movimento ma che contemporaneamente era mal vista dall' industria, 
concentrandosi esclusivamente sui vantaggi pratici che può portare lo 
sviluppo di un software lasciando il codice sorgente a disposizione di 
chiunque. Le argomentazioni a favore dell' Open Source non sono più 
quindi la libertà concessa all' utente, ma la maggiore affidabilità e 
sicurezza, la conformità agli standard, la facilità di adattamento alle 
proprie esigenze e l' indipendenza dai singoli fornitori. Il movimento 
dell' Open Source ha avuto un notevole successo, probabilmente anche 
perchè è proprio negli ultimi anni che GNU/Linux è giunto a piena 
maturazione. L' esempio probabilmente più lampante di questo successo è 
l' atteggiamento di un colosso dell' informatica come IBM nei confronti 
dell' Open Source, anche se non è certo l' unico (vedi Amazonm, Google, 
SGI, NSA, Sun). La voluta e ricrcata neutralità del movimento Open 
Source nei confronti degli aspetti etici del Software Libero è la 
caratteristica fondametale che lo distingue dal Free Software, che pone 
invece l' accento su motivazioni ideologiche.
Nonostante queste differenze, che spesso sono state oggetto di accese 
discussioni fra le due parti in causa, nella pratica i due movimenti 
hanno mezzi e obiettivi comuni. Nella realtà, infatti, le licenze 
software accettate dalla Open Source Initiative sono le stesse 
accettate anche dalla Free Software Foundation (con rarissime e poco 
significative eccezioni). Entrambi i movimenti si basano quindi sulla 
libertà di accesso al codice sorgente, sulla possibilità di poterlo 
liberamente modificare e poterlo redistribuire altrettanto liberamente. 
A conferma di questo, al giorno d' oggi i termini Free Software e Open 
Source sono solitamente usati come sinonimi. Anche se non è formalmente 
ed ideologicamente corretto, la cosa è comunque accettabile, purchè si 
abbiano ben chiare le differenze tra i due movimenti.

4. I vantaggi del Free Software e dell' Open Source
Lo sviluppo di un software secondo il modello Open Source prevede 
quindi: possibilità di redistribuire liberamente qualsiasi programma, 
disponibilità del codice sorgente senza nessun costo aggiuntivo e la 
totale libertà nel modificare il software. Questo modelo di sviluppo 
porta con sè degli innegabili ed obbiettivi vantaggi. Vediamone nel 
dettaglio alcuni.

4.1 Vantaggi per la didattica
In questo campo i vantaggi sono evidenti. Si ha a disposizione il 
codice sorgente di tutte le applicazioni (si stima, ad esempio, che la 
distribuzione Debian 2.2 sia costituita da oltre 55 milioni di righe di 
codice!!!) e questo permette di studiare nel dettaglio il funzionamento 
del software e l' implementazione delle diverse soluzioni tecniche. 
Inoltre il codice in questione è  creato appositamente per risultare il 
più leggibile possibile, affinchè chiunque possa modificarlo nel modo 
più efficiente e sicuro possibile. La possibilità di poterlo modificare 
rappresenta una possibilità senza pari ed una esperienza fondamentale 
per l' apprendimento. Infine si ha a disposizione una quantità davvero 
impressionante di documentazione di eccellente livello per qualsiasi 
aspetto del sistema operativo. Oltretutto la comunità del Free Software 
è molto aperta e disponibile ad aiutare il prossimo: è quindi semplice 
chiedere ottenere aiuto e discutere con persone dalle conoscenze 
tecniche elevattissime.

4.2 Vantaggi per la ricerca
Anche in questo caso i vantaggi sono ovvi. La possibilità di 
sperimentare nuove soluzioni è limitata alla solo fantasia del 
ricercatore. Si ha a disposizione il codice sorgente di un intero 
sistema operativo moderno ed è quindi possibile introdurre modifiche a 
qualsiasi livello. Non bisogna sottostare a nessun NDA (Non-Disclosure 
Agreement) ed è quindi possibile scambiare idee liberamente con 
qualsiasi altro ricercatore in tutto il mondo. Il prorpio lavoro viene 
riconosciuto da tutta la comunità e rappresenta una fortissima 
motivazione per cercare nuove soluzioni.

4.3 Vantaggi per l' amministratore di sistema
GNU/Linux è uno dei sistemi operativi più utilizzato nei server. Si 
hanno a disposizione infiniti tool avanzati per l' amministrazione che 
si integrano facilmente fra di loro. Esistono molti linguaggi di 
scripting potentissimi (un esempio su tutti: perl). Avendo il completo 
controllo sulla piattaforma, si ha la possibilità di rilevare e 
risolvere i problemi in modo rapido, veloce e sicuro. Oltretutto grazie 
al fatto che il codice sia disponibile a chiunque, ci sono migliaia di 
sviluppatori che controllano continuamente e contemporaneamente il 
sorgente. Questo non avviene nel software proprietario, perchè un 
'azienda ha un numero limitato di programmatori, i quali si occupano 
solo di alcuni aspetti del programma. Questo si traduce inevitabilmente 
in un minor numero di bug (dati abbastanza occhi, ogni bug è scoperto). 
Inoltre la correzione del bug può essere fatta da chiunque, con 
pesantissime ripercussioni sul lato della sicurezza. La maggior parte 
dei buchi viene infatti corretta dai programmatori Open Source nel giro 
di poche ore (ed è comunque possibile trovare un workaround 
temporaneo); nel caso del software proprietario invece, bisogna 
attendere che la software house rilasci publicamente la patch (ed in 
molti casi passano diverse settimane!). Una delle caratteritiche più 
apprezzate di GNU/Linux è senza dubbio la stabilità, ormai diventata 
proverbiale. Questo si traduce nella pressochè totale assenza di crash 
(infatti Linux sta diventando scelta preferenziale per applicazioni 
mission critical) e la possibilità di modificare praticamente tutte le 
configurazioni senza essere costretti a continui reeboot di sistema. A 
conferma di questo è sufficiente confrontare gli uptime medi di server 
Linux e confrontarli con sistemi Windows. Infine, i sistemisti Linux, 
hanno un' ulteriore preoccupazione in meno: i virus. Fino ad oggi ne 
sono individuati solo pochi (anzi per Linux esiste anche un virus 
"buono" in grado di tappare un buco di sicurezza...).

4.4 Vantaggi per lo sviluppatore
Ancora una volta i vantaggi sono palesi. I programmatori in ambienti 
GNU/Linux hanno a disposizione numerosi tool di sviluppo, compilatori, 
interpreti, debugger, editor, ambienti integrati. Al programmatore 
quindi viene lasciata totale libertà nella scelta del linguaggio e 
degli strumenti da utilizzare. E' inoltre disponibile un' ampia uantità 
di libreria, tutte di ottimo livello. Sottolineiamo per l' ennesima 
volta la possibilità di riutilizzare codice a proprio piacimento e la 
disponibilità di tonnellate di documentazione.

4.5 Vantaggi per l' azienda
Un' azienda ha la possibilità, grazie al Free Software, di creare una 
infrastruttura basata interamente su standard aperti e quindi di 
riconosciuta qualità. Inoltre, per le applicazioni critiche dal punto 
di vista della sicurezza, l' Open Source può garantire che il programma 
sia completamente libero da codice malizioso. Quando si acquista un 
software proprietario, infatti, nessuno ci può assicurare che il 
programma sia privo di backdoor, poichè nessuno può controllare il 
codice. La cosa potrebbe sembrare abbastanza improbabile in quanto si 
crede nella serietà del nostro fornitore. Tuttavia la storia dell' 
informatica (ma anche il semplice buon senso) ci insegna invece a 
diffidare. Un esempio illuminate ci è dato dal caso del database 
Interbase, commercializzato dalla software house Borland: il software 
era inizialmente proprietario, ma dopo qualche anno la Borland decise 
di rendere publico il sorgente. Curiosamente dopo pochi mesi dalla 
publicazione, la comunità Open Source rilevò la presenza di una grave 
backdoor all' interno del programma. Questo fatto non è comunque 
isolato visto che simili problemi di sicurezza sono stati individuati 
in altri software (naturalmente anche Microsoft). Tutto ciò non è 
possibile nel Free Software, non tanto perchè non si possa inserire 
nessuna backdoor (anzi, chiunque potrebbe farlo;), ma perchè la sua 
presenza non passerebbe inosservata a tutti i programmatori che 
controllano continuamente il codice. Un altro vantaggio dell' Open 
Source nell' azienda è la possibilità di risolversi da soli i problemi 
(o pagare qualcun' altro perchè lo faccia al posto nostro). Stessa cosa 
per adattare il software alle nostre esigenze: se un software non ha 
una funzionalità che per me è importante posso implementarmela da solo. 
Inoltre l' uso di software Open Source garantisce nel tempo l' 
investimento iniziale. Mentre se acquistiamo un pacchetto proprietario 
corriamo il rischio che la società che ce l' ha venduto possa fallire o 
che comunque ci imponga insensati aggiornamenti (che costano ulteriore 
denaro), con il Software Libero questo non può succedere: anche se il 
nostro fornitore va in fallimento, abbiamo comunque il codice sorgente 
ancora a disposizione e non sarà difficile trovare qualcun' altro ce ci 
lavori su o che ne curi il mantenimento. Infine c' è la reale 
possibilità di poter risparmiare denaro: esistono casi (ad esempio 
amazon.com) che dimostrano che il passaggio all' Open Source può 
portare importanti riduzioni dei costi di gestione.

4.6 Vantaggi per l' utente
Prima di tutto i costi bassi (spesso nulli). Le licenze di software 
proprietario costano molto e spesso non sono sostenibili da un utente 
comune (si può arrivare a spendere di più per un sistema operativo e un 
pacchetto office che per l' hardware necessario a farlo girare...). 
Ottenere una distribuzione Linux, invece, ha costi ridottissimi: basta 
andare in edicola oppure chiedere ad un amico e con pochi euro si può 
avere un sistema operativo perfettamente funzionante, performante e 
corredato di moltissimo software (dal pacchetto office al server web). 
Inoltre si sostiene lo sviluppo di un mercato concorrenziale, con 
evidenti vantaggi per il consumatore finale (che ha possibilità di 
scegliere, non come nella attuale situazione di monopolio). Infine si 
ha la certezza di avere sempre a disposizione i propri dati. I software 
proprietari usano formati di file chiusi, leggibili solo con un 
determinato programma. In questo modo i nostri dati restano 
intrappolati in questi formati, senza avere la certezza che fra dieci o 
venti anni sia ancora disponibile tale programma. Il Free Software 
utilizza standard aperti che ci assicurano che i nostri dati saranno 
per sempre peerfettamente leggibili e modificabili.

4.7 Vantaggi per la publica amministrazione
Il Software Libero garantisce che i nostri dati personali siano 
trattati in modo sicuro e corretto, in modo assolutamente trasparente, 
perchè chiunque può verificare il modo in cui vengono eleborati. Altri 
vantaggi sono:
- Libero accesso del cittadino alla pubblica informazione.
- Permanenza dei dati pubblici.
- Sicurezza dello Stato e dei cittadini.
Per garantire il libero accesso del cittadino alla informazione 
pubblica risulta indispensabile che la codifica dei dati non sia legata 
ad un unico fornitore. L'uso di formati standard e aperti permette di 
garantire questo libero accesso, se necessario attraverso la creazione 
di software libero compatibile. Oggi la situazione non è affatto così: 
nei siti ministeriali, spesso e volentiri è possibile scaricare la 
modulistica solamente in formato .doc, che è il formato proprietario di 
MS Word: in questo modo non si dà la possibilità a chi utilizza Free 
Software di accedere a queste informazioni. E' importante sottolineare 
che non c' è nessuna ragione tecnica alla base di questo: sarebbe 
possibile ottenere gli stessi identici risultati utilizzando pacchetti 
Open Source.
Per garantire la permanenza dei dati pubblici è indispensabile che la 
utilizzazione ed il mantenimento del software non dipendano dalla buona 
volontà del fornitore o dalle condizioni di monopolio da esso imposte. 
Per questo motivo lo stato necessita di sistema la cui evoluzione possa 
essere garantita grazie alla disponibilità del codice sorgente.
Per garantire la sicurezza dello Stato o la sicurezza nazionale, 
risulta indispensabile poter fare affidamento su sistemi privi di 
elementi che permettono il controllo a distanza o la trasmissione 
indesiderata di informazioni a terze parti. Pertanto si richiedono 
sistemi il cui codice sorgente sia liberamente accessibile al pubblico 
per consentirne l'esame allo Stato, ai cittadini e a un gran numero di 
esperti indipendenti in tutto il mondo. Non è accettabile che uno Stato 
utilizzi software in cui ci sia la benchè minima possibità della 
presenza di backdoor (pensate ad un sistema di voto elettronico che 
contiene una backdoor...).
Infine, il denaro che oggi lo stato spende in licenze di software 
proprietario finisce nelle casse di aziende per lo più americane: l' 
Open Source favorirebbe la concorrenza e quindi anche la nascita di 
software house nostrane, evitando quindi la fuga di risorse economiche.

5. CONCLUSIONI
Come abbiamo visto il Free Software e l' Open Source presentano indubbi 
vantaggi su molti fronti. Negli ultimi anni hanno conosciuto uno 
sviluppo realmente impressionante, migliaia di programmatori (e non) 
hanno contribuito ed oggi rappresenta il più grande progetto di 
collaborazione nella storia del mondo. GNU/Linux è nato solamente 
undici anni fa, nel 1991, ad opera di Linus Torvalds, un semplice 
ragazzo finlandese. Oggi ha milioni di utenti, è diffuso su tutto il 
pianeta (anche in antartide...) e non solo (vogliamo dimenticare le 
navicelle spaziali e la base orbitante della NASA...?;)ed oggi questo 
progetto ha raggiunto piena maturità. Ora resta a noi il compito di 
utilizzarlo nel migliore dei modi possibili....


aspetto commenti...
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Linux user # 209015 on Linux machine # 97103
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