[RoLUG] Presentazioni e domande
Diego De Stefani
rolug@lists.linux.it
Sun, 22 Sep 2002 18:31:21 +0200
Alle 18:52, sabato 21 settembre 2002, Enrico ha scritto:
> Ciao a tutti!
> Mi chiamo Enrico e sono nuovo in questa mail list. Me l'ha fatta
> conoscere Ciro...
bienvenido...;)
> Il quesito e': RoLUG si batte per il software libero, distribuito
> sotto varie licenze. Ma allora i programmatori
> come si guadagneranno da vivere?? Non e' piu' giusto battersi per un
> software di qualita' distribuito a
> prezzi ragionevoli? Sbaglio? Dove?? Mi raccomando, risposte concrete
> e niente giri di parole. Io vorrei
> diventare programmatore professionista, studio per farlo.... Come
> vivrei se sviluppassi solo sw libero?
> Attendo impaziente.
Anche se michele ti ha già risposto ottimamente desidero anch' io dire
la mia...
La tua domanda non è per niente stupida (niente insulti per questa
volta ;) ed anzi è una domanda assolutamente legittima.
Prima di tutto, come ti ha detto già michele, il tuo errore è
confondere la qualità con il prezzo: personalmente non credo affetto
nell' assunto "costa di più e quindi va meglio" e difficilmente
qualcuno mi convincerà del contrario. Del resto, se non sbaglio, il
prezzo di un bene dipende dal rapporto fra domanda e offerta (o
qualcosa del genere... non me ne intendo tanto di economia) ed è quindi
stabilito dal mercato, non dal reale valore di un prodotto. Quando si
parla di software libero non si fa mai un discorso sul prezzo, ma è una
questione di libertà (sia per l' utente che per il programmatore)...
bada bene che non si tratta del solito buonismo, anzi è un problema
essenzialmente pratico. Per garantire questa libertà è quindi stata
sviluppata la licenza GPL che effettivamente, per sua natura,
"impedisce" di vendere in software. Tuttavia questo è vero solamente in
un ottica tradizionale: la maggior parte delle software house oggi
esistenti guadagna soldi grazie alla vendita diretta di copie di
software proprietario. Secondo me (ma non solo) questo modello di
sostentamento non è assolutamente applicabile ai programmi liberi, ma
questo non significa che non si possa guadagnare con l' open source, e
la realtà ce lo dimostra. Il problema è trovare dei modelli
"alternativi" per guadagnare. Il caso più semplice è quello delle varie
distibuzioni linux: Red Hat, Suse, Mandrake ecc... non sono altro che
sotware house che invece di vendere un programma in se, vendono "valore
aggiunto" (assistenza, supporto, manuali..). Del resto è lo stesso modo
in cui vivono la Free Software Foundation e Stallman: ricevono soldi
dalla vendita di manuali, da donazioni volontarie e dalla vendita di
pacchetti personalizzati. I progetti che vanno avanti in questo modo
sono tanti e alcuni di grande successo (pensa ad apache, bind...). Poi
ci sono anche altri modi ancora: pensa ad IBM ad esempio, che guadagna
dalla vendita di hardware e "regala" il software... o ancora allo
stesso Linus che lavora alla transmeta che vende processori.
Una lettura estremamente interessante sull' argomento puoi trovarla qui:
http://www.linux.it/GNU/opinioni/vendere-sw-libero.shtml
Il punto centrale secondo me è proprio liberarsi dal concetto che il
modello economico attuale sia l' unico possibile (anche perchè, come ti
ha accennato michele, non so per quanto durerà, visto che fino ad ora è
stato in gran parte spinto da una insensata euforia della borsa, ed ora
ci si è rende improvvisamente conto che la new economy esiste solo
nelle menti bacate degli investitori). Inoltre nel testo che ti ho
segnalato si parla anche dell' esistenza di software GPL il cui costo
di sviluppo è stato ripagato _direttamente_ dalla vendita di singole
copie; sinceramente esempi di questo modello non ne conosco (anzi se
michele mi fa qualche esempio gliene sarei grato) ma l' autore dice che
esistono molti di questi casi (e non parla solo di piccoli progetti, ma
anche di software molto costosi).
se hai altri dubbi, siamo qui proprio per discuterne tutti insieme...
bye ;)
--
Linux user # 209015 on Linux machine # 97103
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