[RoLUG] Manifesto e polemiche

Manuele Rampazzo rolug@lists.linux.it
Sun, 9 Feb 2003 13:57:23 +0100


On Sun, Feb 09, 2003 at 12:58:08PM +0100, Diego De Stefani wrote:
> Alle 22:28, sabato 8 febbraio 2003, Manuele Rampazzo ha scritto:
> > Innanzitutto, vorrei farvi notare che essere a sostegno esclusivamente
> > del Software Libero NON SIGNIFICA essere integralisti, e nemmeno
> > significa costringere le persone ad usare solo software tutelato da
> > licenze GPL od affini.
> Quando ho fatto la mia schematizzazione (specificando che si trattava appunto 
> di una schematizzazione semplicistica, anche se forse era meglio dire 
> "banalizzazione") era solo per fare vedere che possono esserci punti di vista 
> differenti, ma non per questo inconciliabili. Ho scelto i due estremi per far 
> risaltare la cosa, ma sono ben conscio che sono posizioni _estreme_ (che cmq 
> esistono) e quindi non rappresentative di quella che è effettivamente la 
> realtà.

Perdonami, ma non ho letto la tua schematizzazione - sai, ultimamente
avete scritto molto :-) Mi riferivo più che altro ad altre affermazioni
che ho letto, tipo che chi sostiene il Software Libero vuole COSTRINGERE
gli altri ad usare il Software Libero: questa è una clamorosissima
boiata! Chi sostiene il Software Libero vuole casomai rendere EFFETTIVA
e REALE la libertà di scelta! Solo una persona non informata dei fatti
può dire che il Software Libero sia una limitazione della libertà di
scelta :-) non sta proprio in piedi questa affermazione, tanto è
evidentemente falsa :-)

Forse non mi son fatto spiegare bene io in qualche punto della mia mail,
in particolare mi sta a cuore spiegare un po' meglio quanto segue.

Come *singoli*, i membri di un gruppo che sostiene il Software Libero
hanno tutto il diritto di utilizzare software proprietario, se a loro
conviene, se non ci sono alternative, etc. Questa è libertà di scelta e
nessuno ha il diritto di toglierla solo perché si fa parte di un gruppo
di sostenitori del Software Libero. Anche il sottoscritto ha nel suo
sistema del software non-libero, ad esempio jre ed altre robe java.

Diverso invece il comportamento come *gruppo*, nel qual caso ha senso
essere coerenti fino in fondo col proprio manifesto e pubblicizzare
esclusivamente Software Libero.

Nota bene che non è difficile essere coerenti col manifesto che avete,
non ci vuole un genio! Non è che si debba fare in continuazione Alta
Filosofia... Basta non parlare in pubblico di software proprietario :-)
e di Software Libero utilissimo e potentissimo da utilizzare, mostrare e
quant'altro ce n'è in quantità impressionante!

E se si volesse parlare, per qualche motivo particolare, di software
proprietario - ma qui mi chiedo perché non farsi pagare dalle aziende
che lo producono, non mi sembra intelligente la mossa di fare i
piazzisti gratis per queste aziende -, lo si può fare, ma NON come
gruppo :-) Facile, no? che ci vuole, David Copperfield?

Sul fatto di fare pubblicità gratis vorrei aggiungere un'altra cosa. A
Padova ci siamo posti il problema di che distribuzione utilizzare,
mostrare, pubblicizzare come *gruppo* e la scelta è ricaduta sulla
Debian non solo perché è la più coerente con la scelta softwareliberista
o perché è la migliore tecnicamente (ah, apt-get...), ma anche e forse
soprattutto perché si tratta del prodotto di un'associazione di
volontari e non di un'azienda come potrebbero essere la RedHat, la SuSE
e così via.

Noi non siamo filiali della RedHat Italia, capite? così come di
qualsiasi altra azienda, comprese queste che producono software per
Linux... Ci sono già le filiali, con persone che vengono stipendiate,
perché dovremmo occuparci noi della cosa? gratis? siamo tanto buoni da
essere dei "mona"? :-) mah... E figurati se pubblicizzo software
proprietario, sarei "mona" al quadrato, al cubo...

Insomma, pensateci bene prima di toccare quel manifesto: è già ottimo,
tra i migliori che potreste avere, ogni ritocco che vada a togliere
riferimenti al Software Libero sarebbe dannoso, insensato, contrario
alla libertà di scelta vostra ed altrui.

Pensateci bene :-)

-- 
"È ricercando l'impossibile che l'uomo ha sempre realizzato il
possibile. Coloro che si sono saggiamente limitati a ciò che appariva
loro come possibile, non hanno mai avanzato di un solo passo."
Michail Bakunin (1814 - 1876)