[RoLUG] Re: [RoLUG] Re: RoLUG digest, Vol 1 #260 - 3 msgs

drigolin@iol.it rolug@lists.linux.it
Mon, 10 Mar 2003 18:21:56 +0100


Pivari scrive:

>Continuo a pensare che se oggi linux e' quello che e' lo si dette agli 
>interventi commerciali degli ultimi due anni (IBM, Red Hat, HP, ...). 

Sono d'accordo con te che la credibilità a livello industriale è certamente dovuta a società come RedHat, Suse che hanno dimostrato come sia perfettamente sostenibile un modello di business basato sull'OPen Software. Certo HW vendor come HP, IBM e DELL hanno anche contribuito moltissimo fornendo i loro server con Linux e dando supporto e aiuto a Suse e RedHat.

>Altrimenti sarebbe ne piu', ne meno come FreeBSD.

FreeBSD in ogni caso è anche lui usato nelle aziende, certo meno di RedHat e Suse ma la licenza Linux permette cose migliori rispetto alla BSD.

>Mi sembra piu' coerente un'approccio realista che idealista.

Purtroppo non capisco a cosa intendi per idealista. E' una realtà ormai che Linux stia crescendo nella sua quota di mercato come OS per Server e certo stia anche migliorando come OS desktop.
Inoltre OpenSoftware non significa certo Gratis... Il significato è un altro.

La mia azienda (quella di cui sono fondatore) utilizza solo Linux come OS per le sue applicazioni, abbiamo anche applicazioni commerciali (PHP, Perl e C++) che non sono rilasciate come OpenSource perchè ci sono costate molto nello sviluppo, hanno anche alcuni spunti innovativi e vista la nostra dimensione e la concorrenza spietata e i comportamenti predatori di chi è più grandi di noi non me la sento di rilasciare anche i sorgenti.

In altre cose non ho problemi a rilasciare i sorgenti di altri piccoli progetti che ho realizzato, inoltre aiuto volentieri gli amici ed i colleghi che mi chiedono consigli e aiuti, non stacco fattura se uno mi chiede come configurare mysql!

Certo che le consulenze che fornisco su Linux o lo sviluppo software le faccio pagare e mi pare giusto visto che risolvo problemi il cui impatto ha un costo rilevante per il mio cliente.

Ciao!

-- 
Dario Rigolin