[RoLUG] Corsi Linux e Autofinanziamento
Elena Pavan
lymbus@libero.it
Ven 12 Set 2003 20:30:08 CEST
Fabrizio Pivari wrote:
> Non e' cosi'.
> E' che in un discorso pubblico (perche' questo e' un discorso pubblico,
> visto che il tutto e' archivato su web e reperibile da tutti) bisogna
> saper moderare le parole o prendersi le proprie responsabilita'.
> Io preferisco la seconda e quando mi si scrive in un modo a me non
> consono rincaro la dose.
se ti fossi premurato solo per 2 secondi di chiedere spiegazioni sul
perchè della mia reticenza a continuare la discussione, sicuramente non
me la sarei presa.
Intendiamoci, comunicare con i mezzi scritti è sempre difficile, molto
più che con un faccia a faccia, questo è fisiologico. Ma se alla
connaturata difficoltà di comunicazione che deriva dal mezzo si aggiunge
anche il non sapere/volere chiedere il perchè di una frase che ci sembra
ambigua, o troppo forte,allora non c'è più comunicazione. e poi non sei
tu quello che lancia sempre di queste frasi un po' ambigue e a volte
anche definitive?
Mi parli di moderare le parole quando tu non ti sei affatto fermato a
contare fino a 10 prima di dare a me dell'antidemocratica, così adesso
in questa bellissima discussione pubblica ho questo fantastico e super
trendy appellativo.
io non sono una persona che attacca, almeno questo di me dovresti
saperlo. figurati se andavo mai pensare che scrivendo quelle due frasi
avrei ricevuto una risposta così dura e lapidaria. Mi dispiace, oltre
che di tutto questo casino, che tu abbia pensato che io sia una che
attacca volutamente.
> Le mie risposte sono solo sulla base delle tue affermazioni nei mie
> confronti.
io CONTRO DI TE non ho affermato proprio un bel niente. ho solo detto
che rinunciavo a continuare ad ostinarmi per farti,non dico condividere,
ma solo capire il mio punto di vista. tanto nelle discussioni con te c'è
poco da fare: ad un certo punto o ci si ritira o si finisce come me
adesso, che tento per la milionesima volta di spiegarmi senza riuscirci.
> Non capisco cosa centri la conoscenza personale.
era una battuta,nel senso che non mi conosci abbastanza da dire che non
sono democratica. e se le mie frasi ti sembrano non democratiche, torno
a ripetere, questo non è un criterio sufficiente per trarre conclusioni
sul mio tasso di democraticità, (te lo dimostra il fatto che ieri a casa
di Puch la discussione è stata proficua,civile,nonostante tutto), né
tantomeno per dichiararlo davanti a tutti, cosa che detesto tu abbia
fatto. Se mi conoscessi davvero (in questo consisteva l'ironia non
recepita-lo vedi com'è difficile comunicare davvero qui?) non avresti
mai detto una cosa del genere, perchè sapresti che è un'accusa feroce a
quello che sono e a come sono cresciuta. Per come sono io, per me e per
quello che faccio tutti i giorni questa è stata davvero una cosa
pesante. E ci sono rimasta male, che sembri esagerato o no.
> Non capisco perche dovresti essere te arrabbiata e non io.
Arrabbiati, se vuoi, io non lo sono. O meglio, sbollita la rabbia di
ieri ora rimango piena di punti interrrogativi,sul perchè si finisca
così, sul perchè io stia continuando e cercare di comunicare senza
fraintendimenti dove non si può, sul perchè io sia stata fraintesa,
sugli sbagli fatti...con sommo cordoglio di tutti gli astanti della
mailing list che ne avranno due palle così. arrabbiati, io non so che
farci, o meglio, non so come venirne fuori.
> Questo e' sempre stato il mio stile.
credo che esista un confine sottile tra la provocazione e l'offesa
involontaria. Spesso lo si passa perché ci si dimentica che le parole
sono pietre. Per me lo sono. E uno stile volutamente provocatorio,
seppur gestito con sapienza, come nel tuo, corre perennemente questo
richio. A mio parere è ciò che è successo ieri. e, se proprio devo dirla
tutta, secondo me provocare di continuo non serve. non porta alla
collaborazione.
>
> Nessun problema a chiedere scusa avessi frainteso tutte le tue
> affermazioni, ma quello scritto e' quello che e' stato recepito.
il modello comunicazionale matematico di Shannon e Weaver è stato
abolito da anni, nello studio della comunicazione, sai perché? non
considerava il feedback un elemento importante, non lo annoverava. Tu
hai comunicato con me così, e poi hai giudicato. Mancava un elemento
importante.
Non mi devi chiedere scusa adesso. Dovevi non aggredirmi prima e non
dovevi credere che io potessi fare certe affermazioni con l'intento di
darti addosso.
Credo che, sempre non ci sia nulla in contrario, l'"incidente" possa
considerarsi chiuso dopo che mi avrai, se vuoi, risposto, sempre che
questo non sembri una decisione totalitaria, queta volta.
Non parliamone più,eh? a me non fa piacere,davvero. E' non è uno
statement, è un favore che ti chiedo.
Elena
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