[SabaziaLUG] [Fwd: Proposta di collaborazione con l'ISC di Kinshasa]

clauz@clauz.net clauz@clauz.net
Lun 18 Feb 2008 18:00:28 CET


Ciao.
Vi inoltro questa richiesta di collaborazione/aiuto di ingegneria senza 
frontiere per un progetto trashware + diffusione del software libero in 
Congo (RDC)...
Magari possiamo trovare il modo di aiutarli... Per esempio potremmo 
recuperare qualche vecchio pc da aggiungere alla loro spedizione, sempre 
se riesco ad avviare questo benedetto progetto trashware :(

Ciao,
Clauz


-------- Messaggio Originale  --------
Oggetto: Re: [lista isf-roma] Proposta di collaborazione con l'ISC di 
Kinshasa
Da: Silvio Arcangeli <nimzilvio@yahoo.it>
Rispondi-a: Mailing-list di Ingegneria Senza Frontiere - Roma 
<lista@isf-roma.org>
A: ISF Roma <lista@isf-roma.org>


Ciao a tutt*,
scrivo per raccontare un'idea di possibile progetto
nata durante la nostra missione a Kinshasa, idea a cui
stiamo cercando di dare un seguito, se riusciamo a
trovare le energie. :)

In una delle poche giornate di libertà che ci siamo
presi siamo andati a trovare Ngindu Kalala, il partner
congolese del nostro primo progetto a Kinshasa.
Ngindu, un esperto di economia per la cooperazione
allo sviluppo che ha vissuto per vent'anni a Firenze,
dove ha lavorato come ricercatore all'Università, è
ora tornato stabilmente in Congo, dove oltre a
lavorare al ministero degli esteri, insegna nelle due
principali università della città.
E noi siamo andati a trovarlo proprio all'ISC
(Institut Superieur Du Commerce), la più prestigiosa
università economica del paese, che ha un campus nel
pieno centro della città. Oltre a scambiare due
chiacchiere, Ngindu ci ha presentati anche a qualche
suo collega, fra cui il vice-rettore, raccontando di
cosa fa ISF, e in particolare dei progetti di
formazione informatica che abbiamo portato avanti a
Kinshasa.

Dopo quell'incontro informale, siamo tornati all'ISC
per un secondo incontro, questa volta chiestoci dal
rettore in persona, e ci siamo rimasti per un'intera
mattinata. Per ISF eravamo presenti io e Daniele Arena
  (Samuele l'avevamo spedito a far compere in
entro...), mentre per l'ISC erano presenti il rettore,
il preside del secondo ciclo (l'equivalente della
nostra specialistica), il presidente del corso di
laurea di  informatica, e un paio di professori.
Ci hanno raccontato in particolare cosa fanno al corso
di laurea in informatica: si occupano principalmente
di informatica gestionale e matematica attuariale.
Studiano algoritmi e linguaggi di programmazione, basi
  di dati e modelli UML... insomma da un punto di vista
teorico sono tutt'altro che sprovveduti!
Quello che gli manca completamente è la parte pratica,
che non è proprio indifferente per chi dovrebbe
diventare un informatico, specie considerando che
nessuno in Congo ha un computer personale (fra tutti i
  professori che abbiamo incontrato ce l'avevano solo
il rettore e Ngindu, che se l'era portato
dall'Italia).
In tutta l'università hanno due laboratori di
informatica (due stanzette), per un totale di 19
computer (fra cui magnifico Apple II, svariati altri
esemplari di modernariato elettronico, e e alcuni
dignitosi Pentium 2). Quelle due stanze servono 16
mila studenti, di cui 2 mila del corso di informatica.

In quell'incontro il rettore ci ha formalizzato una
proposta di collaborazione da riportare alle nostre
associazioni, su due ambiti:
  - aiutare l'università a ristrutturare i laboratori,
spedendo del materiale trashware ricondizionato. Si
potrebbero spedire i PC via nave (abbassando costi e
impatto ambientale rispetto alla spedizione aerea), e
poi loro non avrebbero problemi per lo sdoganamento
(il ministro delle finanze insegna all'ISC...), e di
sicuro non lascerebbero che i PC diventino rifiuti
inquinanti, visto che conservano ancora gelosamente
anche l'Apple II...
  - organizzare una missione ISF in loco con cui andare
a fare formazione pratica ai loro ricercatori (ne
hanno una decina), con lo scopo di installare una rete
per il campus, e un server. Noi abbiamo aggiunto anche
che uno scopo centrale di un'eventuale missione
potrebbe e dovrebbe essere diffondere GNU/Linux e il
software libero, e fare formazione a tal proposito.
Loro sono apparsi molto ricettivi, soprattutto per la
possibilità di accedere a una quantità di applicazioni
scientifiche e informatiche che sarebbero una vera
rivoluzione per la loro didattica. Conoscono Linux di
nome ma non hanno competenze in proposito.

A noi l'idea di collaborare con un'università "di
punta" della RDC è sembrata molto interessante, in
particolare per l'approccio proposto dal rettore, che
non s'è limitato a chiedere aiuto per i laboratori, ma
  insisteva soprattutto per una collaborazione alla
formazione dei ricercatori, magari con l'appoggio di
un'università italiana, ed era molto interessato
all'idea di approfondire l'argomento del tutto
"esotico" del software libero di cui coglieva
l'importanza, in particolare per un PVS. Un progetto
in questo contesto sarebbe un'esperienza nuova per
ISF:
  andremmo a lavorare con una realtà che tutto sommato
è fra quelle messe meno peggio nel paese, ma proprio
per questo avremmo l'opportunità di diffondere cose
fantascientifiche come il software libero, di influire
  nella formazione tecnica ed etica dei futuri
dirigenti del paese, e di riportare a casa
un'esperienza che sarebbe di sicuro molto formativa
anche per la nostra associazione.

Dal punto di vista umano, il rettore ci è sembrato una
persona molto schietta e pragmatica, del tutto in
controtendenza col modo di fare di certi dirigenti
congolesi, e quest'impressione ci ha confermato le
buone parole che ci aveva raccontato Ngindu.

Al ritorno dal Congo abbiamo raccontato di
quest'incontro, fra le altre cose, nelle nostre sedi
di appartenenza. Direi che c'è stato un'interesse
abbastanza diffuso, e la sede di Firenze in
particolare s'è proposta anche per coordinare da un
punto di vista economico e logistico un eventuale
progetto. Ora però dobbiamo capire se ci sono energie
per lavorare a un progetto che di sicuro avrebbe un
respiro un po' più ampio dei due centri di formazione
che abbiamo installato nelle precedenti missioni, e
che avrebbe bisogno anche di una spalla universitaria.

Non credo che possiamo dar vita ad un progetto
partendo solamente dal vecchio gruppo di lavoro del
progetto Kingasani, e quindi (vista la scarsità di
informatici a Firenze e a Roma) siamo ufficialmente in
cerca di aiuto, o anche semplicemente di pareri e
consigli.
C'è qualcuno che sarebbe interessato a darci una mano,
o che ha consigli (anche critici) sull'idea di
progetto? o che magari conosce professori che
potrebbero essere interessati a una collaborazione
accademica con un'università congolese?

ciao,
silvio


p.s. Questo è il sito internet dell'ISC, che è anche
il fiore all'occhiello del loro corso di informatica:
http://www.isc-kinshasa.net



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