[SabaziaLUG] [Fwd: Proposta di collaborazione con l'ISC di Kinshasa]

funk funk@squarepusher.it
Lun 18 Feb 2008 19:12:43 CET


clauz@clauz.net ha scritto:

uhm, io personalmente non ho grandi contatti con personalità 
universitarie, nonostante sia un gran contributore con le tasse che 
ancora pago.. ad ogni modo, se si tratta di riciclare vecchio hardware, 
direi che lasciare il canale aperto non è un problema. Il vero nodo è 
trovare il tempo di mettere in atto la ricerca e/o la coordinazione per 
collaborare... io purtroppo ho ZERO tempo libero, sto già collaborando 
per un progetto a nome del LUG per le scuole elementari, non so voialtri 
come state messi. Al massimo posso ovviamente offrire il sito web per 
fare da cassa di risonanza all'iniziativa.
> Ciao.
> Vi inoltro questa richiesta di collaborazione/aiuto di ingegneria senza 
> frontiere per un progetto trashware + diffusione del software libero in 
> Congo (RDC)...
> Magari possiamo trovare il modo di aiutarli... Per esempio potremmo 
> recuperare qualche vecchio pc da aggiungere alla loro spedizione, sempre 
> se riesco ad avviare questo benedetto progetto trashware :(
>
> Ciao,
> Clauz
>
>
> -------- Messaggio Originale  --------
> Oggetto: Re: [lista isf-roma] Proposta di collaborazione con l'ISC di 
> Kinshasa
> Da: Silvio Arcangeli <nimzilvio@yahoo.it>
> Rispondi-a: Mailing-list di Ingegneria Senza Frontiere - Roma 
> <lista@isf-roma.org>
> A: ISF Roma <lista@isf-roma.org>
>
>
> Ciao a tutt*,
> scrivo per raccontare un'idea di possibile progetto
> nata durante la nostra missione a Kinshasa, idea a cui
> stiamo cercando di dare un seguito, se riusciamo a
> trovare le energie. :)
>
> In una delle poche giornate di libertà che ci siamo
> presi siamo andati a trovare Ngindu Kalala, il partner
> congolese del nostro primo progetto a Kinshasa.
> Ngindu, un esperto di economia per la cooperazione
> allo sviluppo che ha vissuto per vent'anni a Firenze,
> dove ha lavorato come ricercatore all'Università, è
> ora tornato stabilmente in Congo, dove oltre a
> lavorare al ministero degli esteri, insegna nelle due
> principali università della città.
> E noi siamo andati a trovarlo proprio all'ISC
> (Institut Superieur Du Commerce), la più prestigiosa
> università economica del paese, che ha un campus nel
> pieno centro della città. Oltre a scambiare due
> chiacchiere, Ngindu ci ha presentati anche a qualche
> suo collega, fra cui il vice-rettore, raccontando di
> cosa fa ISF, e in particolare dei progetti di
> formazione informatica che abbiamo portato avanti a
> Kinshasa.
>
> Dopo quell'incontro informale, siamo tornati all'ISC
> per un secondo incontro, questa volta chiestoci dal
> rettore in persona, e ci siamo rimasti per un'intera
> mattinata. Per ISF eravamo presenti io e Daniele Arena
>   (Samuele l'avevamo spedito a far compere in
> entro...), mentre per l'ISC erano presenti il rettore,
> il preside del secondo ciclo (l'equivalente della
> nostra specialistica), il presidente del corso di
> laurea di  informatica, e un paio di professori.
> Ci hanno raccontato in particolare cosa fanno al corso
> di laurea in informatica: si occupano principalmente
> di informatica gestionale e matematica attuariale.
> Studiano algoritmi e linguaggi di programmazione, basi
>   di dati e modelli UML... insomma da un punto di vista
> teorico sono tutt'altro che sprovveduti!
> Quello che gli manca completamente è la parte pratica,
> che non è proprio indifferente per chi dovrebbe
> diventare un informatico, specie considerando che
> nessuno in Congo ha un computer personale (fra tutti i
>   professori che abbiamo incontrato ce l'avevano solo
> il rettore e Ngindu, che se l'era portato
> dall'Italia).
> In tutta l'università hanno due laboratori di
> informatica (due stanzette), per un totale di 19
> computer (fra cui magnifico Apple II, svariati altri
> esemplari di modernariato elettronico, e e alcuni
> dignitosi Pentium 2). Quelle due stanze servono 16
> mila studenti, di cui 2 mila del corso di informatica.
>
> In quell'incontro il rettore ci ha formalizzato una
> proposta di collaborazione da riportare alle nostre
> associazioni, su due ambiti:
>   - aiutare l'università a ristrutturare i laboratori,
> spedendo del materiale trashware ricondizionato. Si
> potrebbero spedire i PC via nave (abbassando costi e
> impatto ambientale rispetto alla spedizione aerea), e
> poi loro non avrebbero problemi per lo sdoganamento
> (il ministro delle finanze insegna all'ISC...), e di
> sicuro non lascerebbero che i PC diventino rifiuti
> inquinanti, visto che conservano ancora gelosamente
> anche l'Apple II...
>   - organizzare una missione ISF in loco con cui andare
> a fare formazione pratica ai loro ricercatori (ne
> hanno una decina), con lo scopo di installare una rete
> per il campus, e un server. Noi abbiamo aggiunto anche
> che uno scopo centrale di un'eventuale missione
> potrebbe e dovrebbe essere diffondere GNU/Linux e il
> software libero, e fare formazione a tal proposito.
> Loro sono apparsi molto ricettivi, soprattutto per la
> possibilità di accedere a una quantità di applicazioni
> scientifiche e informatiche che sarebbero una vera
> rivoluzione per la loro didattica. Conoscono Linux di
> nome ma non hanno competenze in proposito.
>
> A noi l'idea di collaborare con un'università "di
> punta" della RDC è sembrata molto interessante, in
> particolare per l'approccio proposto dal rettore, che
> non s'è limitato a chiedere aiuto per i laboratori, ma
>   insisteva soprattutto per una collaborazione alla
> formazione dei ricercatori, magari con l'appoggio di
> un'università italiana, ed era molto interessato
> all'idea di approfondire l'argomento del tutto
> "esotico" del software libero di cui coglieva
> l'importanza, in particolare per un PVS. Un progetto
> in questo contesto sarebbe un'esperienza nuova per
> ISF:
>   andremmo a lavorare con una realtà che tutto sommato
> è fra quelle messe meno peggio nel paese, ma proprio
> per questo avremmo l'opportunità di diffondere cose
> fantascientifiche come il software libero, di influire
>   nella formazione tecnica ed etica dei futuri
> dirigenti del paese, e di riportare a casa
> un'esperienza che sarebbe di sicuro molto formativa
> anche per la nostra associazione.
>
> Dal punto di vista umano, il rettore ci è sembrato una
> persona molto schietta e pragmatica, del tutto in
> controtendenza col modo di fare di certi dirigenti
> congolesi, e quest'impressione ci ha confermato le
> buone parole che ci aveva raccontato Ngindu.
>
> Al ritorno dal Congo abbiamo raccontato di
> quest'incontro, fra le altre cose, nelle nostre sedi
> di appartenenza. Direi che c'è stato un'interesse
> abbastanza diffuso, e la sede di Firenze in
> particolare s'è proposta anche per coordinare da un
> punto di vista economico e logistico un eventuale
> progetto. Ora però dobbiamo capire se ci sono energie
> per lavorare a un progetto che di sicuro avrebbe un
> respiro un po' più ampio dei due centri di formazione
> che abbiamo installato nelle precedenti missioni, e
> che avrebbe bisogno anche di una spalla universitaria.
>
> Non credo che possiamo dar vita ad un progetto
> partendo solamente dal vecchio gruppo di lavoro del
> progetto Kingasani, e quindi (vista la scarsità di
> informatici a Firenze e a Roma) siamo ufficialmente in
> cerca di aiuto, o anche semplicemente di pareri e
> consigli.
> C'è qualcuno che sarebbe interessato a darci una mano,
> o che ha consigli (anche critici) sull'idea di
> progetto? o che magari conosce professori che
> potrebbero essere interessati a una collaborazione
> accademica con un'università congolese?
>
> ciao,
> silvio
>
>
> p.s. Questo è il sito internet dell'ISC, che è anche
> il fiore all'occhiello del loro corso di informatica:
> http://www.isc-kinshasa.net
>
>
>
> _______________________________________________
> mailing list Ingegneria Senza Frontiere - Roma
> lista@isf-roma.org
> https://www.isf-roma.org/cgi-bin/mailman/listinfo/lista
> http://www.isf-roma.org
>
>   



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