[trashware] Presentazione progetto tRicicloPC con Linux

Hal hal@linux.it
Dom 25 Feb 2007 16:13:04 CET


Marica Landini ha scritto:
> Questo vincolo, assolve l'associazione destinataria finale, a non 
> dover sostenere spese di smaltimento e la sede del progetto non 
> diventerà così una discarica per eventuali furbetti che con l'intento
> di fare bella figura, vogliono solo disfarsi di materiale ed evitare
> cosi' le spese per lo smaltimento.

Questo è estremamente importante. Sostanzialmente chi dismette i
computer deve pagare lo smaltimento anche se tale smaltimento sarà
prorogato di qualche anno. Probabilmente saranno opportuni, forse
necessari, incentivi di natura economica per chi dismette computer in
ottime condizioni.



> Al momento l'unico soggetto donatore nel nostro progetto e' il Comune
> di Ferrara, che ovviamente si e' gia' impegnato in tal senso, 
> qual'ora riuscissimo ad allargare il progetto alla locale 
> multiutility che gestisce la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti, 
> ecco che questi potrebbero prendersi in carico direttamente dello 
> smaltimento.

Credo (spero) che parleremo di questo meccanismo a fine Marzo a Genova.
L'Arci di Genova e l'Assessorato all'Ambiente della Provincia di Genova.

In queste settimane stiamo (ri)tentando un'attività professionale su
Empoli. Sembra interessata una cooperativa di lavoro. Ancora non ho
notizie definitive, ma spero di averle per il Convegno.



> In che modo è possibile tutelare/assicurare i soggetti 
> riqualificatori durante le fasi di trasporto e recupero del materiale
> informatico. Se durante tali operazioni, qualcuno si fa male chi è il
> responsabile?

Il Presidente dell'azienda o della cooperativa o dell'associazione. Però
credo che il problema non sia tutelare i riqualificatori, per questo ci
sono le assicurazioni e la legge che tutela la sicurezza sul lavoro. Più
difficile è gestire il rischio dei destinatari.




> Se il soggetto destinatario del pc si fa male perché la macchina 
> scarica una scossa o peggio l'alimentatore si brucia chi deve 
> risarcire il danno?

Su questo non ho le idee chiare. Credo si debba dimostrare di aver dato
una macchina in perfette condizioni, ovvero che ha superato alcuni test
(per esempio che l'alimentatore non sia in dispersione elettrica, l'alta
tensione è pericolosa solo lì).



> Noi pensavamo di far firmare una liberatoria, al momento di richiesta
> del pc, dove il destinatario si fa carico di eventuali responsabilità
> derivate dall'uso della            macchina  (quali in particolare,
> ma non in modo esclusivo, danni alle persone, ai locali o perdita
> dati dovuto ad un guasto della macchina). Questo per evitare serie
> conseguenze penali e civili per i promotori.

Oggi credo che sia la cosa più opportuna far firmare una liberatoria,
anche se non so quanto potrà reggere di fronte a un tribunale.



> Abbiamo dei dubbi sull'utilizzo del termine donazione sotto l'aspetto
> giuridico, il soggetto donatore dona i pc ma con il vincolo di
> riprendere indietro, il materiale una volta guasto,

Chi è il "donatore"? Propongo di non usare questa parola. Anche perché
confonde un'azienda che deve disfarsi di spazzatura con un distributore
di preziosi regali. Chi ha usato importanti risorse per il proprio utile
deve pagare per lo smaltimento dele stesse. No "donare", secondo me.


L'azienda privata che dismette i pc, non ha ancora un nome.

L'azienda consortile o ex-municipalizzata che ha l'autorizzazione a
*raccogliere* i rifiuti lo chiamerei "soggetto collettore".

Il gruppo Linux o l'associazione o l'azienda che ricondiziona i computer
lo chiamerei "soggetto riqualificatore", per chiarire che è qualcosa di
meglio (a minor impatto) il riutilizzo con Software Libero, rispetto a
chi fa solo recupero di tipo chimico.




> i soggetti riquaificatori prendono il materiale a loro donato, con 
> l'impegno di recuperarli con l'utilizzo di software libero e donarli
> alle associazioni che ne faranno richiesta,

e se invece di donarli fossero dati in comodato d'uso gratuito? Sarebbe
molto facile tenerne traccia e farseli restituire.




> ma questi sono vinvolati a non disintallare il sistema e a rendere la
> macchina in caso di inutilizzo o di guasto e a farsi arico di
> eventuali responsabilità derivate dall'uso della macchina.

Le responsabilità dovute all'uso secondo me sono più complesse da
gestire. Se regali uno strumento intrinsecamente pericoloso non credo
che sia così semplice cavarsela (e non sarebbe nemmeno giusto).



> Con tutti questi vincoli si puo' quindi parlare di donazione?

Forse non conviene donare.



> Inoltre per chi dona macchine secondo quale regime fiscale divene
> soggetta la donazione. Come promotori  la presa in carico delle
> macchine va soggetta a particolari profili tributari, e le
> associazioni destinatarie?

Non lo so.


Ciao
:-)



-- 
"*Euroschiavi* - La Banca d'Italia - La frode del debito pubblico
 I segreti del signoraggio. Chi si arricchisce con le nostre tasse."
 http://www.ariannaeditrice.it/vetrina.php?id=8075
 http://www.macrolibrarsi.it/speciali/moneta.php
                                (pubblicita' autogestita dal mittente)



Maggiori informazioni sulla lista trashware