[trashware] Richiesta urgente - Documentazione da utilizzare come ricevuta di donazione

Giuseppe D'Aquì giuseppe.da@gmail.com
Lun 25 Gen 2010 15:07:59 CET


Ciao,
sono Giuseppe D'Aquì dell'Associazione RCLUG (la fonte di ispirazione
di questi documenti :) ); mi presento ed esco dalla lunghissima fase
di lurking in lista, per poterti rispondere.

 Premetto che non sono un avvocato: questi documenti sono stati
redatti da un amico che studia(va) giurisprudenza e poi
"ricontrollati" qualche mese fa da un altro amico avvocato; entrambi
ci hanno detto che non si può avere la certezza assoluta che siano
perfetti - a meno di non averli testati già in tribunale e/o esista
una "prassi" specifica - ma dato il basso valore dei beni e la
gratuità dello scambio è molto improbabile che ci siano problemi o che
si possa anche solo *arrivare* ad un tribunale.
Detto questo, ci sono alcuni punti nei documenti che sono stati
aggiunti apposta per chiarire i punti oscuri e potrebbero magari
risponderti.

>   - Cosa s'intende per rifiuto? Parlando di PC, si può considerare
>   "rifiuto" una macchina che, collegando il cavo di alimentazione, non si
>   accende neanche?
 Nei nostri documenti si è cercato di "evitare interpretazioni" nel
punto in cui il proprietario dichiara che gli oggetti hanno ancora un
valore residuo - per quanto piccolo. Se dichiari che un certo pc per
te ha un valore di 5 euro, e me lo doni, difficilmente può essere
considerato rifiuto. Attenzione che qui è il proprietario che dichiara
il valore (e chi riceve conferma firmando): può anche essere un pc
malfunzionante che però ha un valore se usato come gamba per il
tavolo.
In teoria i problemi di interpretazione potrebbero sorgere se si
dovesse scrivere sull'atto che non il bene non ha valore (oppure se
non si specifica).

Noi in genere mettiamo valori simbolici, sia in entrata che in uscita:
1 euro per i componenti "piccoli" come tastiere, hard disk, ecc., e 5
o 10 per i grandi come case, monitor e stampanti.

>   - Dal punto di vista legale, esistono differenze tra "materiale
>   dismesso", "rifiuto" e "cespiti ammortizzati"?
Credo che queste definizioni siano tutte interne all'azienda/ente che
dona. "Materiale dismesso" dovrebbe porre l'accento sull'utilizzo ("ne
abbiamo proprietà, ma non è utilizzato"), "rifiuto" sul valore
effettivo pari o minore di zero, e "cespiti ammortizzati" sul valore
che risulta ai fini fiscali (es: ho comprato un pc a 900 euro per
usarlo 3 anni, è un bene ("cespite") la cui spesa viene spalmata sui
bilanci in tre anni: alla fine dei tre anni è "ammortizzato").
Sull'atto di donazione si dovrebbe riportare il valore effettivo (che
so, il valore che dovesse avere vendendolo su ebay) e non il quello
della spesa ammortizzata (che può anche essere nullo perché
completamente ammortizzato).
Visto che sono tutte cose interne all'azienda donatrice e ci
servirebbe anche un commercialista per capirci qualcosa, noi in genere
facciamo firmare il nostro documento e poi diciamo: "se va bene cosi'
ok, altrimenti fate preparare anche altri documenti". Questa seconda
ipotesi ci è capitata solo due volte però: in un'azienda in cui
avevano un protocollo interno per la cessione a terzi, e un ente
pubblico che ci ha fatto firmare un documento con i numeri di
inventario (per confermare che i beni fossero proprio quelli).

>   - E' possibile la donazione di materiale di cui non si assicura il
>   funzionamento? -> A questa domanda ho risposto di si, in quanto credo basti
>   scrivere nell'atto/contratto di donazione che l'azienda X non si assume la
>   responsabilità circa il reale funzionamento del materiale donato, ma
>   preferirei che mi confermate in base alla vostra esperienza...
Si, come sopra. Il valore è definito da chi dona e "confermato" da chi
riceve. Se si scrive: "pc con alcuni componenti malfunzionanti", ed
entrambe le parti firmano, entrambe le parti hanno accettato il fatto.
L'importante è che tutto sia conosciuto prima dell'atto, vedi colonna
"nota" nella tabella della lista dei materiali. Ad esempio quando
doniamo stampanti specifichiamo se sono con inchiostro/toner o senza,
visto che potrebbe essere una spesa non indifferente - ma più che
altro per chiarezza e trasparenza.
Se si dovesse riportare un valore molto alto potrebbe/dovrebbe essere
necessaria una perizia ufficiale, ma non è il caso del trashware (dato
il basso valore e la gratuità dello scambio è molto improbabile... ecc
ecc).

>   - Che tipo di materiale può essere oggetto di donazione? Nel senso:
>   possiamo includere pc e server?
Forse non ho capito la domanda :) Credo che un'azienda possa donare
tutto quello che è di sua proprietà e ha ancora un valore residuo.
Anche sedie e scrivanie, lampade... Una volta ci hanno donato perfino
un ragno molto grosso che si era fatto la casa dentro un pc. Abbiamo
tolto le ragnatele a mo' di zucchero filato, con l'aiuto di un trapano
(metti lo stecchino nella macchina, giri... e vien fuori una palla).

> Credo che molte di queste domande troveranno sicuramente disposta in qualche
> atto di donazione già realizzato, purtroppo ho cercato in rete senza
> fortuna...sto anche leggendo il decreto (oltre agli ottimi "Trashware HowTo"
> e "Trashware for dummies", ma questi punti continuano a non essermi chiari.

Spero di aver chiarito qualcosa e mi scuso per le imprecisioni.
In ogni caso ribadisco che questi sono consigli che ci hanno dato
degli amici (per quanto esperti), e io non sono ne' un avvocato ne' un
commercialista: se vi serve conferma chiamate un professionista (e
fateci sapere cosa vi dice! :) ).

Ciao.
--
Giuseppe

> Grazie in anticipo, e buon inizio di settimana a tutti!
>
> Francesco
>
> 2009/12/30 ass. verdebinario <postmaster@verdebinario.org>
>
>> ciao francesco,
>> neanche a me la tua richiesta appare molto chiara :)
>> quindi scusami se la mia risposta non è quella che cercavi.
>> lo scarico inventariale è una cosa che deve fare l'azienda
>> alla quale hai richiesto l'hardware. A seconda delle loro esigenze
>> puoi inoltrargli una richiesta come quella segnalata da faberlibertatis,
>> completa di elenco dettagliato dell'hw.
>>
>> se a qualcuno di questa lista dovesse servire, segnalo un link dal quale
>> si può scaricare il contratto di donazione che utilizziamo noi.
>>
>> http://www.verdebinario.org/files/contratto_donazione_entrata.pdf
>>
>> il modello originale, a cui abbiamo apportato alcune modifiche,
>> ci è stato dato dal lug di reggio calabria. è stato visionato da più di un
>> avvocato e
>> (secondo loro :D) ha pieno valore legale. spero di esserti stato utile!
>>
>> buon anno
>> emiliano
>>
>>
>> Il 30 dicembre 2009 10.53, Francesco Settembre
>>
>>> <crazyhorse.ta20@gmail.com> ha scritto:
>>> > Ciao a tutti,
>>> > Ho una richiesta urgentissima: ho la necessità di fornire ad una società
>>> dei
>>> > documenti che attestino l'avvenuta donazione di materiale informatico,
>>> da
>>> > utilizzare - da parte dell'azienda - per far si che tutto il materiale
>>> > donato (si parla di server, laptop, desktop...) esca dall'invetario
>>> > aziendale. Nessuna di queste macchine è a cespite, quindi non si tratta
>>> > ancora di rifiuti...qualcuno di voi ha già prodotto qualcosa di simile?
>>> > Grazie mille in anticipo, e buon anno a tutti voi!
>>>
>>> Ciao Francesco,
>>> Non mi è molto chiaro quello che chiedi, ma per la nostra esperienza
>>> (parlo come socio di Faber Libertatis) molto dipende dal modo in cui
>>> l'azienda ritiene corretto procedere alla cessione del materiale. A
>>> volte ci fanno una fattura a costo simbolico, altre volte corrediamo
>>> lo scambio con un documento realizzato a partire da questo:
>>> http://faberlibertatis.org/w/images/e/e5/
>>> Richiesta_materiale_dismesso_ad_azienda.pdf
>>> http://faberlibertatis.org/w/images/e/ea/
>>> Richiesta_materiale_dismesso_ad_azienda.odt
>>>
>>> In calce poi si mette una lista di materiale donato possibilmente con
>>> il numero seriale o il product number.
>>>
>>> Penso che integrando anche il numero di inventario dell'azienda questa
>>> possa utilizzarlo come base per poi procedere alla disinventariazione.
>>>
>>> Ciao,
>>> Andrea
>>>
>>>
>>> --
>>> Andrea Della Regina - manichen@gmail.com
>>> "Fonder des bibliothèques, c'étais encore construire des greniers
>>> publics, amasser des réserves contre un hiver de l'esprit, qu'à
>>> certains signes, malgré moi, je vois venir." M. Yourcenar, Mémoires
>>> d'Hadrien
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