[ArcheOS] python photogrammetry toolbox
Alessandro Bezzi
alessandro.bezzi@arc-team.com
Sab 22 Ott 2011 19:52:25 CEST
ciao Alberto,
riguardo all'errore EOF penso sia dovuto alla lingua di sistema: hai per
caso installato il sistema in italiano? io lo ho in inglese e non ho mai
risontrato errori, però ho due casi in cui ArcheOS in italiano riporta
quell'errore in meshlab, errore che sparisce se si apre il file e lo si
salva in ply binario (un trucco e installare wine e meshlab per windows,
aprire il file e risalvarlo. poi puoi usare il meshlab di archeos).
riguardo al --checkCameraDatabase
con un aggiornamento del pacchetto ppt-gui (è già nei repositories) si
può installare l'ultima versione della GUI che comprende la tab per
l'aggiornamento del database. in alternativa si puoi utilizzare il
software SQLite database browser dentro al menu Database. spero di fare
un videotutorial a breve una volta finita l'attività di cantiere.
riguardo a come eseguire le foto:
prova a dare un occhio alle presentazioni che ho caricato sulla pagina
http://www.arc-team.com/wiki/doku.php?id=open_library
sono le ultime due. In quella Bezzi-Bezzi-Ducke ho inserito qualche
consiglio.
in sostanza sono:
- le prime tre foto non devono avere grossi cambi di scena, sebbene sia
necessario un movimento da un punto di ripresa all'altro.
- poi spostati progressivamente intorno all'oggetto e cerca di coprire
tutto quello che ti serve
- per un 360 gradi fai almeno 24 scatti.
ciao
Alessandro
On 22/10/11 10:33, luca wrote:
> Ciao Alberto,
> rispondo sotto
>
> On 21/10/11 16:50, albertocosner@libero.it wrote:
>>
>> ciao a tutti,
>>
>> come promesso in quel di ferrara nel tempo a disposizione (poco per
>> la verità) sto "sfrazzando" in archeos 4. Mi sto avvicinando alle due
>> problematiche poste al convegno, cioè i pdf animati e i collegamenti
>> info alle mesh 3d.
>>
>
> Riassumo per le persone che non sono potute venire al convegno di
> Ferrara. Per quanto riguarda i pdf 3d, il problema è che si possono
> fare in ArcheOS (con MeshLab), ma non visualizzare; in pratica al
> momento non ho ancora trovato un lettore pdf libero per GNU/Linux che
> legga anche i pdf 3d (che MeshLab esporta con il formato u3d, che mi
> pare di fatto stia diventando uno standard). Per chi volessa dare una
> mano a cercarne uno segnalo il link
> (http://arc-team-open-research.blogspot.com/) di ATOR (il blog di
> archeologia in cui diamo notizie sulle ricerche che stiamo portando
> avanti), dove si può scaricare un semplicissimo pdf 3d per provare a
> visualizzarlo in ArcheOS (si trova nel post "3D pdf for archaeology).
> Io per visualizzarlo ho dovuto virtualizzare Windows con VB e usare
> Adobe Reader (versione superiore alla 8). A questo proposito riporto
> il link che il prof. Davoli ha segnalato al convegno (riguardante i
> vari pdf reader liberi): http://pdfreaders.org/index.it.html. Io avevo
> provato questi software qualche mese fa, ma potrebbero esserci delle
> versioni nuove o potrei aver dimenticato qc.
>
> Riguardo ai modelli 3d da collegare ad un db, si tratta semplicemente
> di caricare modelli 3d complessi in GRASS e collegarli ad un db in
> Postgres. Dico modelli complessi perché modelli relativamente semplici
> non sono difficili da fare. Faccio un esempio. Durante la mia tesi
> avevo creato varie superfici 3d di un contesto di scavo attraverso un
> software di fotogrammetria. Era semplice disegnare vettorialmente in
> 2d per esempio i frammenti ceramici presenti sulle superfici e poi in
> GRASS associare la z a quei disegni prendendola dal modello raster 3D.
> Ovviamente i vettoriali così creati erano connessi ad un db ed erano a
> tutti gli effetti 3D. Quello che vorremmo fare noi adesso è caricare
> in GRASS modelli più complessi, cioè effettivamente modellati in
> Blender (ad esempio uno scheletro) e collegarli ad un db. Le strade
> che stiamo percorrendo sono 2:
>
> 1) usare degli script per collegare direttamente Blender a
> Postgres/Postgis e caricare i modelli con tanto di db per poi
> connettere Postgres e GRASS (fatto e funziona fino ad un certo punto:
> visualizziamo i punti connessi al db, ma non le facce che compongono
> il modello)
>
> 2) esportare il modello in dxf (però per ora perdiamo il db associato)
> e importarlo in GRASS (funziona molto bene, ma poi bisogna
> riconnetterlo al db)
>
> Sarebbe un po' lungo adesso spiegare tutto passo passo. Scriverò al
> più presto un post in ATOR per spiegare i problemi (anche se spero che
> li risolveremo a breve)
>
>> Riguardo al secondo punto sto provando a partire da zero con una mesh
>> X utilizzando il python photogrammetry toolbox.
>>
>
> Qui credo di non essermi spiegato bene; quello che intendevo al
> convegno era appunto di caricare un modello diciamo "vettoriale" fatto
> in un modellatore (Blender) e non un modello ottenuto da SfM e IBM
> (Python Photogrammetry ToolBox) che credo sarebbe troppo pesante. Per
> questa seconda ipotesi aspetterei semplicemente il tool che stanno
> sviluppando per importare questi modelli in GRASS e che dovrebbe
> uscire a breve. Altrimenti si può passare sempre per dxf (ma si perde
> la texture, che però si potrebbe "riappicicare" come ortofoto
> georeferenziata in Nviz). L'idea di basarsi su un modellatore è
> comunque legata al fatto di non limitarsi ad una documentazione
> tridimensionale dello scavo archeologico (per la quale basterebbe come
> dici tu la SfM), ma contemplare anche una ricostruzione (in una
> prospettiva quadrimensionale, x,y,z,t) per cui è necessario passare
> per software specifici di modellazione.
>
>> I primi 3 scogli sono stati superati, uno non del tutto:
>>
>>
>> - acquisizione di immagini decenti per creare il bundle (questa è la
>> questio non del tutto risolta, mi pare molto faraginosa e empirica la
>> raccolta delle foto giuste per essere elaborate, forse è una
>> questione di esperienza, ma non trovo la faccenda molto affidabile
>> quando meno nei dettagli).
>>
>
> Mi potresti dire che modello stai cercando di fare, così potrei darti
> qualche consiglio pratico (un piccolo oggetto o un edificio?).
> Comunque le basi da tenere presente sono:
>
> - servono almeno 3 foto (e non 2 come in stereo restitzione
> fotogrammetrica) per ricostruire un oggetto (o una sua parte)
>
> - meglio non fare salti eccessivi tra una foto e l'altra (sono
> tecniche impostate, almeno inizialmente, comunque sui filmati, quindi
> più fluida è la sequenza di foto e meglio è; meglio qualche foto in
> più che in meno)
>
> Hai provato con le foto del tutorial fatto da Ale (il TOPOI-Loewen)?
>
>>
>> - modifica del database delle macchine fotografiche, trovarlo
>> all'interno di archeos non è stata una passeggiata, forse sarebbe più
>> semplice creare un tutorial per modificare il db piuttosto che
>> inserire il comando --checkCameraDatabase
>>
>
> Ale aveva fatto un nuovo pacchetto conl'agiunta di questa opzione da
> interfaccia grafica (il quarto tab partendo da SX). Non mi ricordo se
> sia stato o meno già aggiunto ai repository ufficiali (magari tu lo
> ricordi Fabrizio?). ho visto che la versione per windows è già stata
> aggiornata perché mi è arrivata una segnalazione a riguardo.
>>
>>
>> - una volta creato il file .ply meshlab riportava un errore nel eof e
>> quindi non lo apriva, sgamata la questione con il fatto che il file
>> .ply che esce dal tool non usa il comma ma il dot (.) nella scrittura
>> dei dati, quindi per ogni file ho dovuto sostituire il carattere, a
>> parte la seconda riga che è il dato ascii 1.0. fatto questo meshlab
>> lo accetta volentieri.
>>
>
> questo non mi è mai successo. Mi puoi inviare il file per vederlo?
>
>>
>> quindi ora vò avanti col problema delle informazioni, passando prima
>> attraverso blender.
>>
>>
>> si accettano comunque consigli sulla vostra esperienza per quanto
>> riguarda l'acquisizione delle foto e risolvere il problema ,/.
>>
>>
>> sani a tutti!
>>
>>
>> ps se volete riscrivo il messaggio in lingua britannica, dite voi
>> cosa è meglio fare, viva il vallo di adriano!
>>
>>
>> alb
>>
>
> Io ti consiglierei di usare un modello più semplice da associare ad un
> db, se vuoi posso caricare qc io. Per il resto magari Ale può
> rispondere meglio di me a questa mail (lui è sicuramente più ferrato
> su SfM).
>
> Ciao
>
>>
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