[bglug] Hardware e Software

Jimmi jimmi@bglug.it
Lun 5 Lug 2004 17:23:38 CEST


Ciao,

di recente mi e` capitato di leggere qualche scritto di Giorgio Perotto,
il padre della  "perottina" considerata il primo PC della  storia, e fra
le altre cose mi hanno colpito  le righe che riporto qui sotto, sperando
che facciano piacere anche ad altri ;)

"...

Ma  risolti  i  problemi  tecnologici  della  produzione  di  massa  (di
calcolatori.  NdR)  con  impianti  e processi  altamente  sofisticati  e
completamente automatizzabili, restava il problema delle funzioni, ossia
quali funzioni  logiche attribuire  a componenti  di tale  complessità e
secondo quali schemi interconnettere tra  loro milioni di dispositivi? E
ancora, quali applicazioni fare risolvere a  tali macchine, al di là dei
classici problemi tecnico-scientifici traducibili in sequenze di calcoli
numerici?

Il problema venne risolto separando l'hardware dal software (espressioni
ormai   entrate   nel   lessico  comune)   costruendo   coi   componenti
superintegrati  dei   moduli  standardizzati.

...

Combinando  tali moduli  i produttori  sono riusciti  a costruire  delle
macchine (o  meglio l'hardware)  "potenzialmente" in grado  di risolvere
qualsiasi  problema, le  cui prestazioni  sono descritte  dai bollettini
trionfalistici che  annunciano il  succedersi di  successive generazioni
tecnologiche in un crescendo rossiniano che sembra non avere mai fine.

Ma - attenzione!  - l'hardware trionfale non è altro  che il contenitore
di tutta  una parte, che  è il software, al  quale la tecnologia  non ha
fornito analoghe  soluzioni e  nel quale  i problemi  macroscopici delle
applicazioni si sono concentrati.

Il software  è l'insieme delle istruzioni  e dei dati che  devono essere
faticosamente scritti  dopo una chiara identificazione  ed analisi delle
applicazioni.

E gli investimenti in software non solo sono continuamente crescenti, ma
è  crescente  pure il  grado  di  insoddisfazione  di tutti  coloro  che
devono  cercare di  tradurre potenzialità  tecnologiche in  soluzioni, e
soprattutto evitare il circolo  vizioso involontario di dover utilizzare
la massima parte  di queste potenzialità, più che per  fornire un output
significativo,  nei processi,  sempre più  difficili, di  gestione della
macchina stessa.

Nei calcolatori  è emblematico il  divario tra la capacità  crescente di
produrre  la parte  materiale, fisica  dei  sistemi (che  non risolve  i
problemi) e  lo stentato  sviluppo della  parte immateriale  nella quale
però si annida la crescente complessità dei problemi e delle soluzioni."

Da profano direi "parole sante"

-- 
   ---         _   o        |    File reality.sys corrupted, Reboot     |
   / immi   ---  _/\_>      |               Universe? Y/N               |
(_/          -  O,> / O     |                                           |


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