[bglug] Strategie di backup

[Mario]

--- Manuel <manetta@mediacom.it> ha scritto:
> ah, preso dall'entusiasmo per ESX credevo che fosse
> lo storage su cui
> stanno le VM e te ne avanzasse un pezzetto ;-)

mmm... devi avere una SAN per quello, non un NAS. il
mio non è altro che uno storage di rete per i backup,
penso che esx non possa sfruttarlo per metterci le VM.


> molto IMHO per un mailserver non mi sembra la
> soluzione adatta (ma
> dipende ovviamente dal carico di mail) e non so se
> esista qualcosa di
> simile per linux (conosco solo livecd che fanno
> questo)...
> considerando anche che il converter per vmware è
> solo per s.o.
> microsoft.
> Inoltre per fare il restore dell'immagine devi usare
> un PC con
> caratteristiche hardware simili (se non identiche).

l'immagine era soprattutto in caso di rottura dei
dischi per essere up nel più breve tempo possibile. ho
i dischi di scorta, li cambio, lancio un cd e restore
anzichè come è ora che minimo dovrei tirar su il so.
capisco ovviamente che virtualizzare il mail server e
tenerlo aggiornato sia la soluzione migliore, ma
secondo me un NAS connesso via rete non è lo stesso
che avere una SAN attaccata in fibra ottica alle
macchine (non vorrei avere problemi di lentezza dovuta
alla rete; dovuta al fatto che su quel NAS le varie
macchine windows dentro VMWare hanno il backup
schedulato tutte le notti ecc...) e soprattutto che il
budget non è infinito :D

> Ripeto, io avendo a disposizione un ESX server
> (quindi con HW e
> storage adeguati, immagino) andrei di macchina
> virtuale e la terrei
> aggiornata via rsync
> Quando si blocca quella fisica basta cambiare
> l'indirizzo IP della VM
> e il disaster recovery è servito.

Adesso provo a valutare e capire come spostare
/usr/local/virtual su un NAS senza annientare tutto e
provo a valutare l'opzione. Di spazio sull'esx ce nè a
sufficienza... Anzi, se hai documentazione da
segnalarmi per fare sto lavoro te ne sarei grato. 

> le domande che mi vengono sono davvero molte...
> Come girano le VM? 

Fai conto che per me non c'è paragone... Prima due dei
server che ho virtualizzato stavano ognuno su un
server Dell con 2gb di ram, ora sono nella loro VM con
4Gb di ram a testa, ho potuto ridimensionare le
partizioni (chi aveva installato una delle due chissà
perchè aveva assegnato a w2003 4Gb su C: come ai tempi
di NT) e quindi non sto più con il problema di un C:
che dovevo continuamente tenere d'occhio ed uno spazio
complessivo sui server che si è triplicato senza fare
troppi numeri o usare utility assurde (il converter ti
permette di ridimensionare le partizioni in fase di
configurazione).

>Crash o problematiche
> particolari?

Per ora mai avuto un problema. L'unico problema
(grosso per me) è che ho scoperto che  è meglio non
convertire un PDC ma creare una vm, installare e
promuoverla perchè sembra che AD s'incazza parecchio
durante il processo di conversione.
Fai conto che conosco un sacco di persone che lo
stanno usando (anche ad alti livelli e con carichi
decisamente più importanti dei miei) e si trovano
benissimo. Ah, una cosa, usando il client di vmware
sotto Vista, non so perchè ma io ho dovuto rifare
l'installazione di esx due volte perchè durante l'uso
del client succedeva qualcosa di strano e non prendeva
le impostazioni modificate, mi sputtanava la scheda di
rete e non riuscivo pià a riportarla in vita. con xp
nessun problema.
 
> Hai avuto occasione di provare il vmotion?

no.

> ESX si basa su red hat enterprise, vero? Che kernel
> gira?

2.4.21-37.0.2.ELvmnix

> particolari note positive o negative?

dopo un mese, magari più avanti mi pentirò, posso
dirti che ne parlo solo che bene; ha dato una bella
sfoltita alla mia infrastruttura, con la previsione di
virtualizzare ancora qualche client più avanti e
magari un paio di altri server (chissà, magari quello
di posta) . Una nota MOLTO negativa: il virtual
infrastructure client è solo per win ed io uso OSX :(






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