[bglug] R: Lussana fornisce Ipad agli studenti

Dario Ghilardi darioghilardi@gmail.com
Dom 12 Set 2010 23:45:19 CEST


Il giorno 12 settembre 2010 21:13, Andrea Mangiatordi <
andrea.mangiatordi@gmail.com> ha scritto:

> Non credo proprio sia un problema di peso. Credo che si stia facendo lo
> sbaglio di considerare l'iPad un semplice surrogto del libro, ma non è così:
> permette la comunicazione di rete, quindi l'accesso a risorse che con un
> libro comune sono impensabili. Si potrebbero disegnare app per il lavoro
> collaborativo, rendendolo un ambiente di apprendimento con potenzialità mai
> viste... il tutto, purtroppo, sotto il controllo di chi seleziona il
> contenuto dell'app store di iTunes. Questa rimane l'unica ragione per cui
> nella mia prima risposta a questo thread ho scritto che come soluzione
> l'iPad non mi convince. Per il resto, uno strumento vale l'altro, purchè si
> svecchi il modo di fare lezione.
>

E quì mi ci infilo pure io.
Come non essere d'accordo con Andrea, usare un iPad come se fosse un libro
di testo è come usare un automobile per accendere una sigaretta (dopotutto
ha l'accendisigari no?).  Il tutto dipende da cosa si vuole fare con l'iPad,
per leggere magari non è lo strumento adatto, ma abbiamo poche informazioni
per poter giudicare le scelte altrui.
Pur essendo d'accordo con la sperimentazione, perchè senza provare non si va
da nessuna parte, sono molto scettico. Abbiamo tutti dei dubbi sui discorsi
materiali, sul fatto che i ragazzi spesso non hanno cura delle cose che
ricevono, sulle presunte pressioni di Apple e sul prezzo del device. Ma
vedete per me il punto non è tanto questo (e scusate se vado un po OT).
Il punto è che il nostro modo di fare didattica non è abbastanza moderno per
permettersi l'ausilio di strumenti come un iPad.
Riepilogo il metodo di insegnamento all'italiana, valido nel 90% dei casi:

*Si apre il libro, si legge, si spiega quello che si è letto.*

Mi chiedo: C'è bisogno di un ipad per fare questo? Se non sfrutto internet
con la mole enorme di materiale online, se non uso applicazioni apposite per
la didattica (che al momento si contano sulle dita di una mano), tantovale
il caro vecchio libro perchè davvero, gli svantaggi sono più dei vantaggi (e
li avete elencati nelle precedenti 30 mail).

Tutto ciò non significa che la tecnologia non la si debba inserire, ma siamo
ancora alle lavagne con il gesso e la storia insegna che le rivoluzioni che
avvengono in poco tempo sono sempre sanguinose. Secondo me il percorso è
lungo, ma occorre iniziare al più presto perchè la tecnologia può davvero
contribuire a formare lo studente in minor tempo, liberando tempo per
attività complementari e riducendo la noia.
Ricordo una frase che mi è stata detta da un amico tempo fa, "se una cosa ti
sembra difficile, chi te l'ha spiegata non è stato abbastanza bravo.".
Chissà che da quando si inizieranno ad usare strumenti differenti
l'apprendimento non diventi più facile.
Ciao,
Dario
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