[bglug] qualche riflessione in ordine sparso ....

Elena ``of Valhalla'' elena.valhalla@gmail.com
Mer 31 Ott 2012 10:11:06 CET


On 2012-10-31 at 09:23:49 +0100, Fabio Pozzi wrote:
> A dire il vero purtroppo invece mi sembra una risposta errata.
> Il problema e' che non c'e' un'alternativa equivalente alla webmail di
> gmail, punto e stop.

l'alternativa potrebbe esserci usando un buon client di posta 
locale e libero, ed un server imap.
È vero, non lo si può usare dal computer di amici, ma quanta gente 
gestisce regolarmente la posta da computer altrui? (contrapposto 
a guardare ogni tanto qualche messaggio, per il quale anche 
una webmail (molto) più scarsa può andare bene.)

> Chiunque non sia un sistemista non puo' mettersi a gestire il proprio
> server di posta,
> e anche se ci riuscisse a quale costo in termini di tempo, downtime e
> costo dell'hosting?

dipende dagli amici che si conoscono e di cui ci si fida. 
probabilmente per Stallman è normale (e per il resto del mondo un 
po' meno) che nel gruppo di amici ci siano almeno un paio di sistemisti 
che possono gestire il server, e le spese di hosting divise in un 
gruppetto diventano ragionevoli (questo per tutti: un vps piccolino ormai 
si può mettere nel bilancio familiare anche usandolo da soli).

Io che non sono un sistemista, anziché gestire un server di posta 
gestisco solo un server imap sul quale la posta è scaricata via 
pop/imap (e poi backuppata altrove): in questo modo continuo ad 
usare i servizi di altri fornitori, ma non dipendo da loro per la 
conservazione dei miei dati.
La fatica e le conoscenze necessarie sono sempre da "informatico", 
ma decisamente più alla portata di chiunque, specialmente se 
metti assieme le risorse di un gruppetto di amici.

Per la privacy è relativamente un problema, dato che sull'account 
gmail passano per il 99% mailing list con archivi pubblici, e cerco 
di crittare il crittabile. Quello che mi preoccupa è più avere 
una via di uscita comoda nel caso uno qualunque dei fornitori mi chiuda 
l'account.

> La triste realta' e' che non c'e' un'alternativa, quindi IMHO uno
> dovrebbe usare gmail se costretto ma cifrare le sue mail riservate e
> considerare tutto cio' che non e' cifrato come  semi-pubblico.

la veramente triste realtà è che è praticamente impossibile convincere 
le persone con le quali sarebbe utile scambiare mail veramente private 
(banche, medici...) a cifrarle.

-- 
Elena ``of Valhalla''


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