[bglug] Social network per bambini

Paolo Asperti paolo@asperti.com
Dom 1 Nov 2015 20:56:19 CET


> Il giorno 01/nov/2015, alle ore 20:31, Daniele Pitrolo <d.pitrolo@gmx.com> ha scritto:
> 
> La prima è che "controllabile dai genitori" mal si sposa con l'idea di
> evitare la censura. O dai fiducia, o no. Ma forse ho sovrainterpretato
> la frase.

Per “controllabile” intendo dar la possibilità ai genitori di monitorare le conversazioni. Lo so che sembra censura, ma devi capire anche il punto di vista dei genitori; ci sarà sicuramente qualcuno che vorrà decidere al posto del figlio, e sicuramente deciderà di censurare lo strumento se questo non prevede questo tipo di controllo.
Nessuno si può permettere di discutere come un genitore decide di educare il proprio figlio, lo si accetta e basta.
Personalmente credo che la modalità più corretta sia che anche il genitore abbia il proprio account e partecipi alle discussioni dove partecipa il figlio, se ritenute “a rischio”. Per il resto al massimo i bambini parlano di compiti, di amicizie, di giochi, di cartoni animati… niente di rischioso insomma. Da genitore, so che i rischi maggiori arrivano non dai coetanei, ma da altri adulti. Se sono quasi tutti genitori, al massimo i problemi sono le loro paranoie.


> La seconda riguarda lo strumento stesso: la posta elettronica non basta?
> Una bella lista di discussione…

Stiamo parlando di scuola primaria: bambini dai 6 ai 10 anni…
E lo scopo è abituarli ad usare social network, in modo tale che quando chiederanno di Facebook, Twitter o altro, avranno già esperienze di comunicazione con altre persone che hanno idee differenti dalle proprie, e magari le esprimono in modi diversi.

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Paolo Asperti
paolo@asperti.com






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