Costi

Massimo Masson blug@lists.linux.it
Mon, 25 Feb 2002 17:29:12 +0100


----- Original Message -----
From: "Micky Del Favero" <micky@chiara.dei.unipd.it>
To: <blug@lists.linux.it>
Sent: Monday, February 25, 2002 11:02 AM
Subject: Re: Costi


> Alessandro De Zorzi writes:
>
> > io sono il primo ad usare SO su linux perche' valida suite office e
gratuita
> > (per la formattazione del testo - tempo permettendo - preferisco LaTeX)
> > Sun rilasciando (parte) dei sorgenti si e' dimostrata vicina all'open
source
> > daltro canto con altri atteggiamenti sembra fare l'esatto contrario
>
> Sun come IBM HP Compaq e altre aziende non è un ente di beneficienza ed
> è giusto che faccia i suoi interessi, come chiunque di noi fa i propri,
> però io preferisco dare i miei soldi a Sun, che fa macchine bellissime,
> vero venus? :-) (ma sistemi operativi un po' esosi in termini di
> risorse) che pagare zio Bill perchè mi metta del letame sul mio HD.
>

Chi si è scontrato con Microsoft sul suo terreno, mi dispiace, ma ha sempre
perso. Quindi, se combattendo il fuoco con il fuoco si perde, forse qualche
"grande" avrà pensato di provare a combattere il fuoco con l'acqua!
Geniale, da un certo punto di vista. Anche se sposta parzialmente il suo
modello di business....
D'altronde, chi scrive in questa lista lo fa con un ottica sistemistica,
quindi puramente tecnica. Da un punto di vista commerciale invece ci sono
ben altre questioni ed altri risvolti da considerare.
Ad esempio, cambiando sistema si devono ri-addestrare gli utenti,
ri-calibrare le procedure (eventualmente) e ri-controllarle (sicuramente),
nonchè ricorrere a figure diverse (con linux, sorry people, ma un sistemista
a portata di mano mi sa che ci vuole proprio in un ambiente di "produzione
economica").
I costi fissi sono diversi, i costi varibili cambiano, per chi stima le
opzioni non è necessariamente ovvio e scontato quali siano i costi ed i
benefici (e quindi tanto meno può metterli in relazione con i precedenti) il
fattore di rischio può sembrare preponderante e quindi si può presumere che
il TCO di un sistema alternativo sia un vero mistero per gli investitori.
Solo il tempo e la diffusione dell'opportuna "cultura" può (IMHO) condurre
ad una vera e-voluzione della situazione (perchè la sostanza, in questo
caso, c'è! ovviamente!).

> > ma la domanda che mi sorge spontanea e'+
> > se non ci fosse la situazione che c'e' SO sarebbe gratuito?
>
> Sì, lo è sempre stato, almeno per i privati.

La domanda di LotaBi mi pare invece estremamente interessante...
Certo Stallman nasce ben prima del dominio Ms., però in effetti mi sembra
che tutti i produttori, fino a quando non hanno dovuto scontrarsi con un
monopolista "invincibile", abbiano tentato di percorrere la sua stessa
strada. Una volta, agli albori, se non ricordo male IBM sosteneva che
fossero di sua proprietà persino i dati memorizzati negli HD (ma concedeva
gentilmente l'uso anche di quelli all'utente.).
Da questo punto di vista, forse, una situazione con un monopolista tanto
forte potrebbe aver creato, per contrasto, una spinta al software libero
(almeno per alcuni...). D'altronde, in media, quando parlo di sofware libero
con chi _non_ è a digiuno della materia mi accorgo che l'attenzione viene
focalizzata sul costo nullo (free nel senso di gratis. il che è
_moderatamente_ inutile secondo me) e non sulla libertà (free nel senso di
libero. Ed è qui (con le conseguenze e le implicazioni che derivano) secondo
me la vera forza dei sistemi liberi).
La battaglia va invece giocata sul terreno della libertà della conoscenza.
C'entra poco, ma per la cronaca la vicenda sui brevetti software sta andando
avanti (maluccio, secondo me)...
Tutti curano i loro interessi, ovviamente. Se per farlo poi curano anche
quelli degli altri, meglio così!