modem ADSL - Lungo (ontologia dei modem)
Marco Bisetto
mbiso@tiscalinet.it
Mer 25 Giu 2003 09:52:43 CEST
>Per ISDN anche io ho sempre parlato di "terminale", ma per ADSL no.
>Onestamente, in questo momento non so se di "*DSL" ve ne possano
>essere di altri tipi oltre a quelle vendute dai diversi provider, ma
>per quanto riguarda le offerte attuali direi che si tratta
>decisamente di linee analogiche, e quindi la definizione di "modem"
>mi pare corretta.
Per non perdermi il divertimento, mi inserisco anch'io nel thread...
modem = modulator/demodulator
Si tratta di un dispositivo in grado di modulare un segnale digitale.
Cos'e` un segnale digitale? Cos'e` un segnale modulato? Ma
soprattutto... cos'e` un segnale analogico?
Di solito (di solito!) nei circuiti elettronici, lungo una linea c'e`
una differenza di potenziale elettrico che rappresenta uno stato
binario, e il segnale che percorre la linea viene definito
digitale. Dal punto di vista della costruzione dei dispositivi
elettronici utilizzare un segnale di questo genere e` comodo, perche'
basta aprire o chiudere un interruttore per produrlo. Il rovescio
della medaglia e` che il segnale prodotto presenta dei gradini netti
il cui spettro di potenza si estende su una banda di frequenze molto
estesa. Questo significa che tale segnale si degrada percorrendo una
linea di trasmissione dispersiva. (Una linea e` dispersiva quando
frequenze diverse viaggiano a velocita` diversa. Tutte le linee di
trasmissione di questo mondo sono almeno un po' dispersive.)
A questo punto entra in gioco la modulazione. Se si vuole far
percorrere al segnale una distanza superiore a qualche metro, bisogna
ridurre lo spettro di potenza su una banda di frequenze
limitata. L'esempio piu` semplice e` la modulazione FSK (frequency
shift keying) dove i due stati binari vengono rappresentati da due
frequenze diverse. Se ascoltiamo cosa accade lungo una linea modulata
FSK sentiamo un continuo gorgheggio composto di due suoni. Su una tale
linea il segnale e` digitale o analogico? Gli stati possibili sono
solo due e quindi la trasmissione e` in definitiva digitale, ma
rispetto a un segnale di sole due tensioni c'e` stata una modulazione.
Esempi di dispositivi che producono segnali modulati sono: le schede
di rete, tutti i dispositivi che irradiano tramite un'antenna, i
telefoni... Un normale telefono o una stazione radio o televisiva
producono un segnale modulato, e il segnale modulante e` analogico.
Anche su una linea ISDN passa certamente un segnale modulato, visto
che un segnale digitale come definito sopra si degraderebbe totalmente
lungo il doppino telefonico.
In realta`, dal punto di vista delle societa` dei telefoni ci sono
quattro casi, senza contare le fibre ottiche:
1) I modem tradizionali passano lungo le linee come la voce umana,
attraverso gli ADC/DAC delle centrali, fino a destinazione. Quindi
possiamo dire che i due modem si connettono attraverso una linea
analogica, anche se in realta` le centrali sono collegate tra di loro
da una connessione digitale in fibra ottica. Da notare che anche un
ADC/DAC (analog to digital converter/digital to analog converter) e`
un modulatore/demodulatore. Quindi il segnale modulato dal modem viene
di fatto demodulato dall'ADC e poi nuovamente modulato dal DAC remoto,
ma il segnale numerico demodulato in centrale e` una descrizione
numerica del segnale modulato dal modem, anziche' il dato numerico
originario contenuto nel segnale modulato dal modem (hehehehe).
2) I modem V90 e successivi passano attraverso gli ADC/DAC della
centrale dal lato client, ma poi il segnale arriva al provider senza
conversione. Quindi l'utilizzo della parola modem in questo caso e`
diverso, perche' il dispositivo del provider non si connette
direttamente al modem dell'utente, ma all'ADC/DAC della centrale
telefonica dell'utente. Allora un modem V90 non e` un modem, e` forse
un "terminal adapter V90, modem V34"?
3) I dispositivi ISDN non subiscono conversioni da parte di ADC,
perche' la linea del cliente viene connessa alla centrale telefonica
attraverso un'apposita scheda. Quindi in realta` se uno si collega
tramite ISDN il suo modulatore/demodulatore e` collegato con quello
della centrale telefonica, non con quello del destinatario.
4) Nel caso DSL sulla linea del cliente sono collegati due dispositivi
(in realta` la scheda e` una sola, quindi questa voce e` imprecisa):
l'ADC/DAC per la voce e, separato da un filtro, il
modulatore/demodulatore DSL. Si sono dimenticati di coniare una nuova
definizione per questa situazione: poteva andar bene "X.NET connector"
visto che la parola terminal non va piu` di moda, invece vanno di moda
X e NET.
In tutti e quattro i casi i segnali che passano sui cavi sono
modulati. In tutti e quattro i casi la trasmissione e` digitale, visto
che i computer trasmettono dati (ma se facciamo una webfonata la
trasmissione e` analogica o digitale?:) In tutti e quattro i casi il
segnale puo` essere visto come un segnale analogico, visto che se si
collega idealmente un oscilloscopio non ci sono mai onde
quadre. Naturalmente quando si va in fibra ottica le cose si
complicano, perche' un impulso luminoso puo` essere idealizzato sia
con uno stato di acceso/spento e quindi digitale, sia come un
pacchetto d'onda, e quindi un segnale modulato.
Anche una scheda ethernet e` sostanzialmente un modem, ma nessuno la
chiama cosi`. Forse potremmo dare una definizione di modem da mettere
sui dizionari: "Dispositivo che modula un segnale digitale di un
computer per trasmetterlo a distanza lungo una linea telefonica;
amenoche' la linea sia ISDN, e in quel caso lo chiameremo terminal
adapter, perche' tutto quello che gira intorno a ISDN dev'essere piu`
fumoso del necessario; amenoche' la connessione sia DSL, e in quel
caso lo chiameremo X.NET connector DSL."
In definitiva l' X.NET connector DSL formatta i dati tra il
dispositivo analogico HID dell'utente e il sistema di
contabilizzazione digitale mediatico globale, contribuendo alla
creazione di una sinergia XML sicura e consolidata. Risparmierete
cinque centesimi per ogni transazione!
Buona formattazione a tutti i vostri modem!
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