Fw: Cortiana
Mauro Barattin
mbarattin@mambatech.it
Dom 12 Dic 2004 14:05:07 CET
Arrivato su info@belluno.linux.it...
ciao,
Mauro
-------- Messaggio Originale --------
Gentilissimi,
Vi segnalo questo appuntamento, che diversi esponenti del mondo della
politica, delle Istituzioni, dell'accademia stanno organizzando e
promuovendo. Credo che possa essere di interesse per chi ha fatto della
condivisione del sapere nel software, attraverso l'uso del software
libero, uno sei temi centrali della propria iniziativa, e spoero che
questo non sia considerato SPAM.
Penso invece che sia una occasione importante per una riflessione
condivisa sul futuro dell'ICT e della Societa' dell'Informazione, e vi
prego di valutare se diffondere e pubblicare tale invito.
Cordiali Saluti
Senatore Fiorello Cortiana
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Condividi la conoscenza: nuovi Commons, nuovi diritti*
18 Dicembre 2004, ore 9.00 - 13.00
Milano, IULM
“Condividi la conoscenza: nuovi Commons, nuovi diritti”
intervengono:
Stefano Rodota'
Claudio Prado
Lawrence Lessing
Franco Carlini
Carlo Formenti
Enzo Gentile
Angelo Raffaele Meo
Stefano Maffulli
Marco Ciurcina
Mauro Pagani
Anna Carola Freschi
Angelo Raffaele Meo
Coordinano: Fiorello Cortiana e Milly Moratti
DI COSA DISCUTIAMO
Un diverso terreno di gioco
Lo sviluppo della Societa' dell'Informazione richiede di modificare la
definizione dei diritti universali: oggi piu' che ieri la definizione
dei beni comuni, del valore della condivisione del sapere sarebbe la
leva di un nuovo rinascimento, in un periodo in cui la guerra sembra
l'unica risposta praticata al declino del modello di sviluppo. Mai come
oggi la crisi mostra limiti e opportunita' di un diverso modello; ma
questo necessita la definizione di un diritto internazionale che
garantisca la condivisione cooperativa della conoscenza.
La necessita' di definire e sviluppare i nuovi commons, beni comuni
della societa' liberamente accessibili, riuscendo allo stesso tempo a
valorizzare intelligenze individuali, investimenti economici e bisogni
collettivi e' la nuova frontiera politica, sociale ed economica che ci
troviamo ad affrontare.
Definire l'accesso ai saperi collettivi come un diritto universale pone
un problema inedito in termini legislativi, assolutamente in
controtendenza rispetto alla sacralita' dei brevetti e del copyright,
dato che sempre pi la legislazione europea, occidentale e internazionale
utilizza come una clava e un ricatto di fronte alla crisi di
competitivita' alle richieste dei Pesi emergenti. Inoltre grande valore
assume la libera accessibilita' delle produzioni intellettuali e
immateriali pubbliche, a partire dalla funzione della ricerca e
dell'universita': il progetto Genoma, esperienza di importante
investimento pubblico e' un caso clamoroso di creazione di commons,
cioe' di un sapere condiviso che rivoluziona l'approccio scientifico,
perche' fornisce alla ricerca medica di base ed applicata un nuovo
terreno di gioco.
Si pone un problema di regolazione nella condivisione, che possa
consentire sintesi della creativita' individuale, degli investimenti
pubblici e privati, dei bisogni collettivi: lo statuto dei lavoratori
della conoscenza, la definizione di un diritto d'autore che riconosca
l'autore in quanto tale e non i diritti connessi di edizione e
sfruttamento pongono al centro la funzione della paternita'
intellettuale, ancor prima che il nodo della proprieta' intellettuale.
La crescita di un movimento di lavoratori della conoscenza segna un
mutamento profondo nella dimensione storica che abbiamo conosciuto nel
secolo passato.
Oggi piu' che mai si pone il problema di una sintesi tra le domande e i
bisogni di chi vuole condividere le produzioni immateriali con le
aspettative di chi garantisce la biodiversita' come pubblico attraverso
la varieta' delle produzioni naturali e agroalimentari.
La definizione di un sapere libero e accessibile, in campo scientifico,
nel sistema delle comunicazioni, nell'universo culturale, consentirebbe
la definizione di un nuovo terreno di gioco e di una nuova funzione
dello sviluppo, capace di aprire le porte del fortino occidentale e di
riaprire un canale di comunicazione scientifico e non solo nelle
relazioni tra cultura occidentale e culture emergenti, in alternativa la
modello del conflitto religioso e della guerra preventiva permanente.
Non abbiamo risposte precostituite; questi spunti richiedono un impegno
collettivo che permetta di far incontrare chi oggi si batte contro la
brevettazione del software con chi sviluppa cultura liberamente
distribuibile, chi e' impegnato nella difesa degli usi civici naturali
con chi tenta la strada di una ricerca libera e condivisa, chi si batte
per riaffermare, nell'era del lavoro intellettuale e precarizzato, il
diritto alla liberta' creativa e chi costruisce quotidianamente un
diverso contenuto della comunicazione di massa. Oggi pi che mai e'
necessario gettare le basi per la costruzione di un blocco sociale
consapevole per la qualita' capace di costruire un'altra risposta
possibile. Per questo ci incontreremo il 18 Dicembre a Milano, presso lo
IULM, con la speranza che sia un nuovo inizio per una politica della
condivisione e per costruire una sintesi inedita tra vecchi e nuovi
diritti.
Promuovono:
Fiorello Cortiana, Stefano RodotଠFranco Bifo Berardi, Carlo Formenti,
Laura Tettamanzi, Angelo Raffele Meo, Franco Carlini, Matilde Ferraro,
Stefano Maffulli, Fiorella De Cindio, Monica Frassoni, Marco Ciurcina,
Mariella Gramaglia, Arturo Di Corinto, Lele Rozza, Giovanna Sissa, Guido
Chiesa, Anna Carola Freschi, Oriana Persico, Maurizio Zammataro.
Maggiori informazioni sulla lista
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