Riflessioni associative sparse...
Massimo Masson
massimo@mail.studiomasson.it
Sab 10 Lug 2004 16:38:42 CEST
Licia ha scritto:
[...]
> c) facciamo bene i conti con i tempi e con la nostra reale disponibilita`...
> come visto anche nell'ultimo evento, l'entusiasmo iniziale e` sempre
> molto, ma poi nella realta` dei fatti ognuno ha le sue cose da gestire
[...]
> qui e` necessario che chi dice di esserci poi effettivamente porti
> a termine il proprio impegno (o che in caso di sopraggiunti problemi
> sia estremamente chiaro sulla propria disponibilita`)... nessuno e`
> obbligato a fare niente, ma sulle persone e` bene poter contare.
> Qui non ci stiamo raccontando la storia dell'orco tra di noi,
> coinvolgiamo altra gente ed e` il caso di dimostrarsi affidabili...
[...]
> 2) una cosa che mi lascia un po' perplessa in tutta questa storia
> e` l'ipotesi del compenso... istintivamente una cosa "a compenso"
> non la vedo tra le attivita` istituzionali di un LUG, insomma non mi
> sembra opera di volontari, ma lavoro da professionisti...
[...]
> Una differente configurazione, secondo me, andrebbe lasciata
> ad un ambito lavorativo che non ha molto a che fare con le attivita`
> di un lug...
In base alle considerazioni che hai fatto approfitto per esprimere due
pensieri personali, che mi sembra vadano totalmente nella direzione
delle tue parole (che condivido in pieno).
Credo che "diffondere la conoscenza" e portare avanti progetti concreti
siano due obiettivi naturalmente differenti, e richiedano impegni e
risorse diverse.
Se non ho capito male il tono della richiesta che era stata fatta, qui
si dovrebbero garantire conoscenze, compentenze, tempi e risultati, e
credo che questo vada oltre gli scopi dell'associazione, la quale
potrebbe/dovrebbe incentivare soprattutto la fase iniziale, propedeutica
alla realizzazione, per l'appunto, di specifici progetti (ed
eventualmente supportarne a margine anche la realizzazione, senza
doverla magari seguire totalmente).
Credo che volersi impegnare come BLUG nella completa realizzazione di
questo o simili progetti rischi di andare oltre il senso che mi pare ci
stiamo dando.
Ritengo che chi volesse davvero prendere (e rispettare) un impegno del
genere, tanto per gli onori quanto per gli oneri dovrebbe assumerlo a
titolo, diciamo così, personale/professionale, dopo opportuna valutazione.
Con questo non voglio assolutamente dire che il BLUG non debba
supportare anche progetti concreti di diffusione dell'informatica
libera, tutt'altro, ma ritengo che debba per l'appunto "supportare", e
non sconfinare in attività diverse, soprattutto se di natura
"economica", dalle quali mi piacerebbe che rimanesse ben distante,
perchè quello non è il motivo per cui è nato/nasce.
Iniziative del genere dovrebbero casomai essere e rimanere totalmente a
titolo gratuito, senza peraltro togliere la possibilità a chi
eventualmente operi professionalmente in questo campo di continuare la
propria attività.
Anche perchè, se davvero il BLUG decidesse di impegnarsi in tali
attività, come si porrebbe poi nei confronti di eventuali altre realtà
simili che volessero seguire le medesime strade? O è un "si" a tutti, o
è un "no" a tutti, secondo il mio modo di vedere... (e non penso proprio
ci siano risorse per gestire -come-stiamo-gestendo-le-cose- un si a
tutti...)
In particolare, e qui faccio la seconda considerazione, stride
totalmente il concetto di "compenso" per l'attività svolta. Una cosa del
genere (che presuppone impegni e risultati a fronte dei compensi stessi)
non mi pare si configuri come attività non profit, ma piuttosto come
attività di natura commerciale, e quindi diversa da quella che è la
natura del BLUG stesso. Se la cosa viene fatta a titolo gratuito è una
cosa, altrimenti personalmente non la condivido molto e preferirei la
facessero "professionisti", o quanto meno individui a titolo "personale".
OVVIAMENTE se alcuni dei membri del BLUG si prendono l'onere di
impegnarsi nel progetto a nome del BLUG (però a titolo
volontario/gratuito) e rispettano l'impegno preso, non possono fare
altro che ricevere il mio incondizionato apprezzamento e plauso e (ove e
per quanto possibile) supporto.
Personalmente sono il primo a voler incentivare la realizzazione di
laboratori informatici basati su sw libero nelle scuole, ma l'approccio
che vedo io è dare supporto (conoscenze, scambi informativi e
quant'altro) per fare in modo che le cose possano essere realizzate in
"autonomia" dali auspicabili futuri interessati.
Infine, e poi concludo, concedetemi una digressione di natura fiscale.
Un'attività svolta a fronte di corrispettivi viene in ogni caso
qualificata come commerciale (quindi NON istituzionale per
un'associazione non profit come quella che vogliamo mettere in piedi),
con tutte le incombenze di natura civilistico/fiscale conseguenti.
Inoltre, l'art. 149 (ex 111) DPR 917/86 dice che se l'ente esercita in
maniera prevalente attività commerciali per un intero periodo d'imposta
perde la qualifica di ente non commerciale (indipendentemente da quanto
indicato nello statuto) e di conseguenza divene soggetta al regime
previsto per gli enti commerciali, a partire dal periodo d'imposta
stesso. Per realtà come la nostra perdere la qualifica di ente non
commerciale, se si svolgono attività del genere, è estremamente facile.
Quindi, Blug, Quo-Vadis?
E adesso, per quanto strano possa sembrare vista l'ora ed il giorno, me
ne torno a lavorare...
Cieli bui e sereni a tutti,
Max.
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