Riflessioni associative sparse...

Licia Salce lsalce@tiscali.it
Dom 11 Lug 2004 21:18:25 CEST


> > 2) una cosa che mi lascia un po' perplessa in tutta questa storia
> > e` l'ipotesi del compenso... istintivamente una cosa "a compenso"
> > non la vedo tra le attivita` istituzionali di un LUG, insomma non mi
> > sembra opera di volontari, ma lavoro da professionisti...
>
> Se il lavoro si farà è *giusto* venga pagato, sul modo poi ci si può
> accordare (spazi a disposizione per le nostre attività e riunioni,
> connettività, denaro...), non mi pare il caso di darci la zappa sui
> piedi da soli, se non vogliono darci nulla in cambio il lavoro non sarà
> fatto, come è ovvio.

Ho pensato a questo discorso e la mia opinione in merito è un po' diversa...
Il lavoro fatto "deve" essere pagato... principio giustissimo per chi fa
queste cose di mestiere, che non è il BLUG. 
Il BLUG non ha scopo di lucro quindi l'obiettivo non è il "qualcosa in cambio"
bensì la diffusione del software libero: se si aiuta qualcuno a utilizzarlo 
e a diffonderne la cultura, lo scopo istituzionale dell'associazione è 
raggiunto. 
Se quel qualcuno per soddisfazione del risultato o per sua propria 
convinzione vuole sostenere in qualche modo l'associazione, 
può farlo... resta però una sua libera scelta, sia nel "se" farlo sia nel 
"come" farlo... non è un compenso.
Anche perché altrimenti finiremmo per aiutare solo chi può darci
qualcosa in cambio... io non voglio fare parte di un'associazione
del genere...
In ogni caso non mi pare accettabile un sostegno "monetario".
Credo che i limiti a quello che il BLUG può fare e a quello che può 
accettare da parte di qualcuno sia ben regolato nel momento in cui si 
costituisce associazione... alcune direttive però dobbiamo darcele da soli. 
Sarebbe comunque bene avere le idee ben chiare su quali sono i limiti
della nascente associazione.

> > "cosa che si fa a tempo perso" con i limiti e lo spirito un po' di
> > divertimento che questo comporta...
>
> la cosa sarà una vetrina, non possiamo permetterci di fare la "figura
> del cioccolataio" per cui o si fa bene col tempo e risorse del caso o è
> meglio lasciar perdere, le cose fatte a tempo perso in genere non
> vengono fatte a regola d'arte.

Ci sono vantaggi e svantaggi nel mettersi in vetrina...
è il caso di tener presente che alcune persone probabilmente affrontano la 
cosa con tutta la serietà e la buona volontà del mondo, ma con uno spirito 
decisamente (e giustamente) più "amatoriale"... se si collabora ci sono anche 
questi aspetti.

Ciao

Licia


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