Linux e Istituto Calvi di Belluno

[Massimo Masson]

Licia ha scritto:

[...]

> il futuro dell'associazione e il suo modo di essere presenza sul territorio...
> Cerco di spiegarvi il mio punto di vista... saro` noiosa, ma abbiate pazienza,
> la chiarezza e` la cosa piu` importante.
[...]
> Pensando a cos'è il BLUG, mi dico che è un gruppo di appassionati
> di Linux, persone entusiaste della libertà che determinati sistemi danno...
> Non necessariamente sono "professionisti", non necessariamente sanno
> di tutto... cosa li accomuna, allora? La voglia di imparare, di scambiarsi
> esperienze e di promuovere lo spirito del software libero...
[...]
> Cosa vorrei che fosse il BLUG? Presenza sul territorio: punto di
> riferimento, ma anche punto di aggregazione di idee, un ambiente dove le
> iniziative possano essere espresse e trovare terreno per svilupparsi...
> 
> Poi c'è il problema del compenso: se ci configuriamo come associazione di
> promozione sociale, un'attività del genere (come ci dice giustamente
> Massimo) è attività commerciale e rischia di farci perdere la connotazione
> di associazione no-profit... (e qui quando si parla di compenso non si
> intende solo denaro)
> Inoltre c'e` il rischio  di mettere in una posizione "scomoda" chi  vive
> installando e facendo consulenza sul software libero: se facciamo un lavoro
> di installazione e di configurazione nella scuola, in qualche modo andiamo
> a fargli concorrenza oppure (peggio) ci sostituiamo "gratis" al suo lavoro...
> Dovremmo anche (lo penso al volo) far passare l'idea che il software è sì
> libero, ma che questo non significa che un lavoro "professionale" intorno
> ad esso
> debba essere gratuito, o che sia un giocattolo...

Condivido completamente quello che hai detto.

Lo condivido talmente tanto che ritengo potrebbe/dovrebbe diventare una 
specie di "manifesto" dell'attività del Blug!!!

> Che si fa allora? Si pianta in braghe di tela la scuola che ci chiede
> aiuto, dopo che ci ha dato fiducia e ospitato...? Ovviamente no...
> La soluzione che propongo è quella di un intervento non professionale.
> Il sostegno e l'aiuto che possiamo dare noi è quello di appassionati nei
> confronti di altri appassionati (o interessati).
> Loro si rendono protagonisti del processo di costituzione della loro rete
> e della loro aula e noi li supportiamo nei modi possibili... (documentazione,
> risoluzione di punti oscuri...)
> ma nei loro confronti siamo persone che si pongono con loro i problemi
> che si presentano e che mettono a disposizione la loro esperienza per
> aiutare, non per sostituirsi a loro...

Anche questo secondo me è _molto_ giusto. Faccio per inciso notare che 
il primo approccio a questa cosa del "laboratorio linux al Calvi" (di 
cui il sig. Correnti è stato il secondo interlocutore) era partito da 
una mia chiacchierata con un professore, con il quale si ragionava 
esattamente nei termini che hai detto tu appena sopra!
Poi la cosa non l'avevo più seguita ed è in seguito rispuntata con la 
nuova differente forma che ha dato origine a questi interrogativi.

Io (così rispondo anche alla successiva mail di Mauro) sono senz'altro 
per l'ipotesi di supporto ad un loro progetto, e non per le cose fatte 
al posto loro (questo forse ricalca in modo palese la mia "avversione" 
per gli installation party, ai quali preferisco altre forme di 
trasmissione della passione per l'informatica libera...).

> Io vedrei bene un progetto in cui loro in autonomia imparano e provano
> con il nostro supporto che può essere anche abbastanza consistente

Idem come sopra

[...]

> Dal punto di vista programmatico, qualunque richiesta di tipo
> "professionale" per il futuro, puo` trovare posto in una vetrina del blug
> che dia la possibilita` in modo del tutto trasparente a chi svolge un
> determinato tipo di lavoro di mettersi autonomamente in contatto con
> chi lo richiede (ma questo e` un "di piu`", per ora)

Questo completa il "manifesto" di cui sopra e ne è la degna conclusione.

[...]

> voi ditemi cosa ne pensate.

Avevo già detto, e ribadisco la mia opinione con le righe di cui sopra.

Ciao a tutti.

Max.