[pierpiggi@gmail.com: [LUG] Lettera al ministro Brunetta]
Davide Zanon
d.zanon@infinito.it
Mar 15 Dic 2009 22:42:42 CET
On Friday 11 December 2009 14:09:29 Marco Bisetto wrote:
> On Friday 2009-12-11 12:49 +0100, Diego wrote:
> > acquisti una licenza scontata) va evitato che questo produca l'effetto
> > che fanno le droghe: l'assuefazione.
> > [...]
> Il passo successivo quindi e` affermare che chi distribuisce software
> proprietario e` uno spacciatore, e chi lo usa un tossicodipendente. Se
> regali iPod ai bambini li rendi Apple dipendenti?
Forzare, ammettiamo in buonafede, le affermazioni altrui le trasforma in
qualcosa d'altro. IMHO è innegabile quando dice Micky sulla pigrizia
dell'essere umano. Il punto è semplicemente questo, la dipendenza chimica cui
ti riferisci è un inserimento arbitrario.
___
Cito (alla cammello ubriaco) un altro messaggio (così spammo only once e
potete cancellare tutto in un sol colpo):
On Thursday 10 December 2009 19:24:20 Marco Bisetto wrote:
> On Thursday 2009-12-10 18:37 +0100, Dino Del Favero wrote:
> > [...] il regalo di oggi si trasforma in un debito che nel futuro
> > salderanno le imprese, i cittadini ed il Paese.
> Implicitamente viene affermato che non bisogna fargli usare windows perche'
> gli causera` danni cerebrali permanenti.
Allora, se si arriva a tanto, siamo alla ricerca di un modo di esprimerci
tanto politically correct da risultare completamente svuotato di contenuto.
Oppure non vogliamo trasmettere alcun messaggio, se non al massimo che il FOSS
esiste, ed è quello che mi sembra di poter trarre da alcune posizioni in
questa discussione.
___
back to the original mail:
> Trovo sconcertante l'idea di voler forzare la gente a usare software libero
> (equivalente a ostracizzare l'uso di software proprietario), e` l'opposto
> della liberta` che si professa. E` bolscevismo allo stato puro.
Visto che stiamo parlando anche del settore pubblico, dove almeno teoricamente
la scelta è un XOR tra soluzione libera e soluzione proprietaria, vorrei
sapere come consideri possibile contemporaneamente promuovere (se questo
termine non risulta troppo forte e /radicale/) il software libero in un modo
che non vada "a scapito" di quello proprietario (dato che il rischio sembra
proprio quello di limitare la possibilità di libera scelta dell'individuo). Mi
sembra che alcuni vincoli che non valgono per le aziende debbano invece valere
per un LUG, e mi pare segno di eccessiva e sprecata nobiltà d'animo.
Devo avere una concezione distorta del termine "forzare".
Il bolscevismo informatico mi sembra uno spauracchio un po' stantio, sarà
perché non l'ho vissuto sulla mia pelle, o perché al giorno d'oggi mi sento
esposto ad altri più gravi pericoli.
Mi scuso per gli errori di quotatura, per l'ignoranza in materia e non solo,
per essere intervenuto in una discussione apparentemente conclusa ed essermi
innestato in un nodo non conclusivo, nonché per la grossolanità di certe mie
affermazioni (e per l'smtp, visto che tin mi lascia a piedi).
Saluto tutti.
Davide Zanon
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