Interfaccia Skype per Linux open source.
Diego
panda84@inwind.it
Mer 11 Nov 2009 16:18:57 CET
>
> > ma se hai una libreria di comunicazione puoi interfacciarti in tutti i
> > modi che essa ti permette, quindi le applicazioni (intese come
> > interfacce grafiche) possono implementare tutte le opzioni che meglio
> > credono.
>
> non hai capito nulla,
immaginavo...
> il problema non è l'avere o meno la libreria, ma
> il *NON* avere la possibiltà di conoscere come funziona il protocollo
> (che poi mi pare protocollo imponga vi sia una porta precisa, ma
> sorvoliamo) e di poter *scegliere* se lasciarlo oltrepassare i confini.
Cosa che non mi pare non sia in contraddizione logica con «se hai una
libreria di comunicazione puoi interfacciarti in tutti i modi che essa
ti permette». Sottolineo il «che essa ti permette». Mentre è in
contraddizione logica con «di conseguenza non ci potranno essere
applicazioni di terze parti che possano interfacciarsi con questa
merdavigliosa applicazione» in quanto, chiusa o non chiusa che sia con
una libreria ci si può interfacciare. Anzi, le librerie forniscono
un'interfaccia che per l'appunto le applicazioni possono usare.
> > Il paragone, oltre che fuori luogo (proprio mi sfugge il nesso tra le
> > due cose) mi sembra pure di cattivo gusto.
>
> te lo spiego: skype sta solo dando un contentino agli stupidi che
> vogliono credere sia sulla buona strada, così da poter continuare a fare
> i propri comodi nella tua macchina con i tuoi dati, non crederai
> veramente il suo core business siano le telefonate, vero?
>
> Se avesse voluto incamminarsi sulla retta via avrebbe dovuto
> innanzitutto spiegare come funziona il suo meraviglioso protocollo, cosa
> che mi pare non abbia mai fatto, e poi le interfacce sarebbero venute
> fuori da sole. Persino micr$oft lascia che applicazioni di terze parti
> possano interfacciarsi con msn...
>
Non mi hai ancora dato un buon motivo per citare le vicende private di
un uomo politico in questa lista, ma passiamo oltre.
Il protocollo di MSN non è pubblico e il fatto che della gente sia
riuscita a capirlo con un po' di reverse engineering non ne fa un
protocollo libero.
Ripeto: non ho detto che Skype è sulla buona strada, ho detto che è un
passo in avanti. E con il «Un passo alla volta...» mi riferivo al fatto
che in generale sta calando la diffidenza verso il software libero.
Lo so che anche avendo solo una libreria Skype rimane una "black box",
volevo far riflettere sul fatto che tutti i giorni abbiamo a che fare
con "black box" di cui ci dobbiamo fidare sul funzionamento.
Un pezzo di hardware senza allegato schematico è una "black box". Quindi
non sono sicuro al 100% se esegue il mio software come l'ho programmato io.
Un telefono installato a casa è una "black box". Non so se i servizi
segreti spiano quello che dico visto che la rete non è mia.
Una centralina della macchina è una "black box".
Un motore di ricerca è una "black box". In Cina Google limita la libertà
dei cittadini perché glielo impone il governo, non potrebbe essere la
stessa cosa anche qui in linea teorica?
> paragonando skype a quello che hai scritto circa i motori di ricerca ti
> suggerisco di dare un'occhiata a ekiga, ti stupirà sapere che usa un
> protocollo *standard*, che è libero e che chiunque con qualsiasi altra
> applicazione che parli SIP può interfacciarsi con la loro rete,
> parlando di un sistema di comunicazione è essenziale l'interoperabilità.
>
Lo so cos'è Ekiga, ci facevamo le prove di videoconferenze agli inizi
del LUG quando si chiamava ancora GnomeMeeting (2004?).
Sto dicendo che Skype non è l'unica cosa che si usa "chiudendo gli
occhi" a questo mondo. L'esempio più banale è quello del motore di
ricerca, e anch'esso gestisce una parte dei miei dati, così come
Skype... pensa, sa addirittura cosa mi serve, giorno per giorno, cosa
che Skype non sa.
Ripeto, a me non importa perdere tutte le mie giornate per cercare di
essere libero al 100%, tanto so che non è possibile e a causa della mia
paranoia mi perderei altri momenti che non voglio perdere. Mi interessa
dare una mano, nel limite del possibile, alla diffusione del software
libero.
Ciao,
Diego
Maggiori informazioni sulla lista
blug