Czlug: trashware

Nuccio ccantelmi@inwind.it
Ven 6 Apr 2007 12:04:56 CEST


Salve a tutti,
rispondo con un pò di ritardo alla richiesta di precisazioni normative sul 
trashware.
preliminarmente, devo avvisare che la mia è stata una disamina appena 
accennata e che mi riservo di completarla non appena mi sarà possibile.
Innanzitutto, il pc è ormai considerato rifiuto speciale e come tale ne è 
vietato lo smaltimento se non seguendo particolari cautele.
Ciò cosa comporta.
Nel caso in cui il pc in disuso provenga da privati, non ci dovrebbero 
essere grossi problemi (salvo per le questioni di privacy di cui dirò a 
breve), almeno finché non si decida di dismettere del tutto l'hardware.
Per ciò che concerne le aziende e le pubbliche amministrazioni, la questione 
comincia a diventare un pò complessa. Gli enti, infatti, all'acquisto devono 
prendere in carico il materiale elettronico ed al momento della dismissione 
sono obbligate a comunicarlo alle autorità competenti. Peraltro, esistono 
precisi doveri di rendicontazione in bilancio.
Ne consegue che accettare un vecchio pc aziendale obbliga a rilasciare una 
dichiarazione di acquisizione da parte del soggetto accettante. La 
dichiarazione comporta l'assunzione della responsabilità per il successivo 
smaltimento del pc.
Altro problema è quello della gestione dei  dati custoditi sulle memorie del 
pc ceduto. Occorre che il donante sottoscriva una liberatoria nella quale 
dichiara di aver provveduto alla cancellazione di tutti i dati ivi allocati 
e che i dispositivi di storage non ne contengono +. Sapete meglio di me che 
non basta semplicemente cestinare i dati e mi pare che anche una semplice 
formattazione non sia sufficiente per impedire il ripristino di vecchi dati, 
ma questa è una questione tecnica e non ci metto parola.
In definitiva, per la realizzazione di un progetto ben curato, a mio avviso, 
è necessario innanzitutto che esista un soggetto giuridico cui far capo come 
centro di imputazione delle situazioni giuridiche che verranno a definirsi 
(ad esempio un'associazione registrata).
Sarebbe buona cosa che detto soggetto sia anche munito di idonea 
assicurazione perché non si sa mai...
Infine, è necessaria una sede che sia idonea allo stoccaggio dell'hardware 
dismesso. è necessario, inoltre, mettere in opera una precisa procedura di 
registrazione dei prodotti in entrata ed in uscita attraverso un severo 
protocollo di identificazione del materiale.
Per quanto riguarda il soggetto donatario, ovvero colui al quale il prodotto 
recuperato sarà ceduto, il regime dell'acquisizione in carico del bene 
dipende dalla natura giuridica dello stesso. Trattandosi di associazioni non 
dovrebbero esserci problemi, dovrebbe bastare una scrittura fra le parti. 
Per gli enti pubblici c'è un pò più di burocrazia, ma si sa come funziona in 
questi casi.
Come detto questa è un'analisi preliminare. Mi riservo di essere + preciso 
non appena potrò studiare un pò meglio la legge che è molto tecnica. Spero 
di poter incontrare a breve un amico ingegnere che si occupa di rifiuti per 
avere delucidazioni, oltre che il commercialista per gli aspetti fiscali.
Per adesso Vi saluto con affetto ed auguro a ciascuno di Voi le migliori 
festività pasquali.
Nuccio 




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