Mappatura tastiera [Era: Re: [Tech] "Palladium"]
Franco Bagnoli
franco.bagnoli@unifi.it
Dom 7 Lug 2002 22:14:59 CEST
On Sun, 7 Jul 2002, Francesco Poli wrote:
> Io invece non voglio layout non-standard o (peggio) mappature
> personalizzate.
> Questo perche' mi capita spesso di usare terminali di macchine diverse
> (una a casa mia, una in facolta` e poi altre in facolta` usate
> saltuariamente): dato che in genere uso la tastiera senza guardarla (sia
> per inserire testi, sia per digitare comandi), mi ritrovo ad imprecare
> anche solo per una tastiera mappata all'italiana... figuriamoci se mi
> abituassi ad una mia mappatura personalizzata!
anche io, ma dato che a volte ci sono tastiere italiane, a volte inglesi,
a volte francesi ecc. alla fine mi devo sempre riconfigurare la tastiera,
per cui tanto vale riconfigurarla come mi pare. Ancora non sono arrivato a
un xmodmap totale, ma prima o poi lo faccio.
Cert che uno strumento grafico per impostare xmdmap sarebbe ineteressante
> > Comunque i tasti 'windows' sono usati da molti window manager per
> > aprire i
> > menu'.
>
> Non mi pare una grande idea: se sto interagendo con un'interfaccia
> prevalentemente grafica, sto usando prevalentemente il mouse (o analogo
> dispositivo di input).
> Premere un tasto sulla tastiera per aprire un menu, quando poi devo
> comunque raggiungerlo con il mirino del mouse per poterne selezionare
> una voce, non mi pare un gran vantaggio...
in effetti non servono a molto, ma se il mouse non funziona fanno comodo
> Io sono convinto che i programmi si lanciano da riga di comando (oppure
> da menu). Se proprio si desidera avere un pulsante che lancia
> un'applicazione, esistono i launcher sul pannello di Gnome (immagino ci
> sia qualcosa di analogo anche in KDE, oppure con WindowMaker o IceWM
> usati in assenza di desktop...). Un launcher mi pare molto piu` comodo,
> configurabile e personalizzabile di un tasto generico sulla tastiera da
> mappare opportunamente (o peggio ancora di un pulsante morbidoso della
> tastiera con sopra un simbolo che ricorda la posta elettronica:
> orrore!).
> Il motivo e` che non tutti gli utenti vorranno gli stessi pulsanti per
> le stesse applicazioni. Alcuni vorranno pulsanti per tutte le
> applicazioni che usano (nel qual caso probabilmente ne usano veramente
> poche...); altri non vorranno affatto pulsanti.
> In un sistema multi-utente e` importante che ogni utente abbia il suo
> ambiente personalizzabile.
> Io per esempio mi tengo pochissimi launcher sul pannello di Gnome: menu
> Gnome (che uso pochissimo), blocco del terminale con xscreensaver,
> gnome-help-browser, gnomecc (ora c'e` Start here... o come si chiama...)
> ed infine il piu` usato: gnome-terminal!!
io uso icewm soprattutto perché mi tiene il desktop vuoto, e nella
toolbart tengo il terminate (gnome-terminal, ma penso di passare a
konsole), il browser e la linea di comando. Però, dato che ho tre tasti
inutilizzati sulla tastiera vorrei poterli sfruttare, per esempio uno per
accendere la lampada, uno per rispondere al telefono e uno per farmi
portare la birra da una minorenne vestita sommariamente (mia figlia di 4
anni).
> Secondo me la tastiera dovrebbe essere una periferica molto piu`
> standardizzata di quanto non lo sia di questi tempi.
> Le case produttrici di tastiere ci stanno aggiungendo un sacco di
> elementi inutili che ne snaturano la funzione.
> Tra l'altro una tastiera non-standard puo` veramente costituire un
> problema nei casi in cui si fa un disaster recovery con un sistema
> minimo, magari una nanodistribuzione su singolo floppy disk. Tomsrtbt
> (fantastica: http://www.toms.net/rb/) supporta tantissime mappature
> nazionali, ma una tastiera veramente strana come verrebbe vista?
boh. comunque mi piacerebbe anche provare uno di quei mouse con 20
tasti... in fondo è come suonare uno strumento: quelli bravi digitano a
randa, l'unica speranza per gli scarsi come me è di metterli di fronte ad
una tastiera non-standard. Anzi, ora che ci penso, quasi quasi un
programmetto che riconfigura casualmente la tastietra mentre la usi
potrebbe riportare un po' di democrazia in questo mondo di smanettoni...
--
Franco Bagnoli (franchino) <franco.bagnoli@unifi.it> (bagnoli@dma.unifi.it)
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