[Tech] Come difendersi dall'acquisizione dei dati

Gianni Bianchini giannibi@firenze.linux.it
Mer 28 Gen 2004 11:10:27 CET


On Wed, Jan 28, 2004 at 10:37:17AM +0100, Alessio Chemeri wrote:

> pensaci... perfino scrivere sul flug comporta l'essere pubblicati sul 
> web... basta un semplice "ricercatore di email"
> e la tua email finisce in archivi remoti :-)

FYI, il gestore di mailing list in uso sul server del flug maschera
l'indirizzo email del mittente. L'unico rischio che si corre e' quello
di veder citato il proprio indirizzo all'interno del corpo di un
messaggio di risposta. Allo scopo rinnovo l'invito a non citare
ad alcun titolo indirizzi email nei messaggi che si mandano sulle liste.

> fossero italiani e a portata di spranga potresti toglierti delle 
> soddisfazioni (scherzo.. :-)) purtroppo la
> nazionalita' e' talmente varia...
> 
> ed inoltre... sono in troppi e hanno una cosa che a me manca.. il tempo :-)

In ogni caso la normativa c'e', e ben precisa. Ed e' anche
sufficientemente chiaro cio' che si puo' fare senza far uso di
spranghe. Per iniziare, una risorsa interessante e'

http://www.maxkava.com/spam/spam_intro.htm

> >Come si può sapere chi entra nel mio computer di nascosto? La mia paura è 
> >che se si riesce a conoscere le e-mail, si potrebbe accedere a dati anche 
> >più sensibili.

> cerrrto che si... credi forse che privacy e anonimato siano facilmente 
> raggiungibili in internet?
> pillola rossa o pillola blu?

Con questa risposta, permettimi, rischi di creare inconsapevolmente una gran
confusione in chi non e' dentro l'argomento su due questioni fondamentali:

1) La conoscenza del tuo indirizzo di email, a priori, non da' accesso
ad ulteriori dati, se non vi e' la possibilita' di incrociare questa
informazione con altre. In ogni caso, non da' la possibilita' di
effettuare una non meglio definita "penetrazione" all'interno del tuo
computer, se non con l'invio di codice maligno, attuazione di pratiche
di ingegneria sociale, ecc., ma questo presuppone in genere un ruolo
attivo da parte della vittima.

2) Che privacy e anonimato non siano raggiungibili in internet non e',
per fortuna, per ora vero in assoluto. Consiglio, per cominciare, una visita
al mirror del PWS

http://www.winstonsmith.info

al sito del convegno e-privacy

http://e-privacy.firenze.linux.it

e magari di iscriversi ad una mailing list che si occupa di queste
cose

http://lists.firenze.linux.it/mailman/listinfo/e-privacy

Per finire, ricordo che e' bene cercare di ridurre al minimo la diffusione
di FUD ed informazione approssimata sull'argomento, che la situazione e' gia'
messa parecchio male per conto suo.

Ciao.
Gianni.




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