[Tech] Come difendersi dall'acquisizione dei dati

Alessio Chemeri chemeri.a@lapulce.it
Mer 28 Gen 2004 11:22:35 CET


Gianni Bianchini wrote:

>On Wed, Jan 28, 2004 at 10:37:17AM +0100, Alessio Chemeri wrote:
>
>  
>
>>pensaci... perfino scrivere sul flug comporta l'essere pubblicati sul 
>>web... basta un semplice "ricercatore di email"
>>e la tua email finisce in archivi remoti :-)
>>    
>>
>
>FYI, il gestore di mailing list in uso sul server del flug maschera
>l'indirizzo email del mittente. L'unico rischio che si corre e' quello
>di veder citato il proprio indirizzo all'interno del corpo di un
>messaggio di risposta. Allo scopo rinnovo l'invito a non citare
>ad alcun titolo indirizzi email nei messaggi che si mandano sulle liste.
>  
>
:-) meglio cosi', resta pero' il rischio... (non lo imputo certo al flug 
ne' alla mailing list... come
vedi da quello che ho scritto.. e' insito nell'idea dell'smtp il non 
chiudersi a tali rischi..)


>  
>
>>fossero italiani e a portata di spranga potresti toglierti delle 
>>soddisfazioni (scherzo.. :-)) purtroppo la
>>nazionalita' e' talmente varia...
>>
>>ed inoltre... sono in troppi e hanno una cosa che a me manca.. il tempo :-)
>>    
>>
>
>In ogni caso la normativa c'e', e ben precisa. Ed e' anche
>sufficientemente chiaro cio' che si puo' fare senza far uso di
>spranghe. Per iniziare, una risorsa interessante e'
>
>http://www.maxkava.com/spam/spam_intro.htm
>  
>
;-) la conosco... fyi e senza fare lo sborone ma sono anche io un triste 
postmaster.. :-) solo che
non puoi pensare di avere il tempo di rivalerti su tutti... altrimenti 
non vivi.. e infatti io dicevo che
la mancanza di tempo cronica permette l'esistere di questi 
problemi..(almeno dal mio punto di vista)

>  
>
>>>Come si può sapere chi entra nel mio computer di nascosto? La mia paura è 
>>>che se si riesce a conoscere le e-mail, si potrebbe accedere a dati anche 
>>>più sensibili.
>>>      
>>>
>
>  
>
>>cerrrto che si... credi forse che privacy e anonimato siano facilmente 
>>raggiungibili in internet?
>>pillola rossa o pillola blu?
>>    
>>
>
>Con questa risposta, permettimi, rischi di creare inconsapevolmente una gran
>confusione in chi non e' dentro l'argomento su due questioni fondamentali:
>
>1) La conoscenza del tuo indirizzo di email, a priori, non da' accesso
>ad ulteriori dati, se non vi e' la possibilita' di incrociare questa
>informazione con altre. In ogni caso, non da' la possibilita' di
>effettuare una non meglio definita "penetrazione" all'interno del tuo
>computer, se non con l'invio di codice maligno, attuazione di pratiche
>di ingegneria sociale, ecc., ma questo presuppone in genere un ruolo
>attivo da parte della vittima.
>  
>
lungi da me il voler creare FUD o panico fasullo... ma la privacy e 
l'anonimato (e te lo dico
da docente di corsi di alfabetizzazione informatica a gente di tutte le 
eta') e' una sensazione
che invece moltissimi che si affacciano ad internet credono di avere.. 
(della serie "chi vuoi
che mi possa vedere mentre ti mando questa email dal nome 
pinco@pallino.it con
una serie di "vaffa" lunghi quanto l'eurostar..? ") sono dell'idea che 
una "falsa" sicurezza
sia molto peggio di una "cosciente insicurezza.." resta inteso che e' 
una mia umilissima opinione

>2) Che privacy e anonimato non siano raggiungibili in internet non e',
>per fortuna, per ora vero in assoluto. Consiglio, per cominciare, una visita
>al mirror del PWS
>  
>
mai detto che NON siano raggiungibili...  ho detto che NON SONO 
FACILMENTE raggiungibili...
tanti (te lo garantisco... ) credono che alla affermazione internet == 
anonimo...

>Per finire, ricordo che e' bene cercare di ridurre al minimo la diffusione
>di FUD ed informazione approssimata sull'argomento, che la situazione e' gia'
>messa parecchio male per conto suo.
>
mi ripeto:
lungi da me il creare FUD, stavo solo cercando di far capire che l'uso 
della email
al momento implica l'accettare i "guai intrinsechi dell'smtp"  
(passamelo... so bene
che l'smtp e' un protocollo  adattissimo allo scopo che si prefigge... 
ma  tra i suoi
scopi non c'e' certo quello di garantire la certificabilita' del 
mittente... tant'e' che
dieci anni fa tanti server di posta erano in open relay...)

Ciao
Alessio



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