[Tech] RHEL evaluation

Marco Ermini marco.ermini@gmail.com
Lun 23 Maggio 2005 07:30:06 CEST


On 5/17/05, Aldo Podavini <a.podavini@mclink.it> wrote:
> Probabilmente è come dici tu.
> A meno di non mettersi a fare una certosina opera di separazione del
> grano dalla pula (questo è libero, questo no, questo sì, questo no, etc
> etc) che - presumibilmente - è quanto hanno fatto quelli di Centos o di
> altri progetti simili.
> 
> Aldo

I programmi contenuti nella RHEL sono comunque tutti Open Source. Il
valore aggiunto è nel servizio e, rispetto alla Fedora, alla
disponibilità di molti più pacchetti di retro compatibilitià (es.
Apache 1.2.x).

Questo ha un certo senso soprattutto nel USA, mentre il livello di
servizio e personalizzazione che puoi ottenere in Europa non lo
conosco esattamente, non so se consiste nella semplice possibilità di
avere degli aggiornamenti o c'è un effettivo servizio di supporto
(senza dover conoscere l'inglese). Da quel che ne so in Italia RedHat
ha pochi e mirati clienti, non ha un "supporto di massa" pertanto per
un utilizzo poco più che saltuario CentOS non è un'idea da scartare.


Ciao.
-- 
Marco Ermini
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Dubium sapientiae initium. (Descartes)
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