[Tech] Assegnazione Big Brother Award Italia 2007
Marco A. Calamari
marcoc1@dada.it
Lun 21 Maggio 2007 07:46:22 CEST
Ecco i risultati. Cercate anche "Big Brother Award" su ebay...
Per il Big Brother Award Italia 2007 sono arrivate un totale di 69
nomination di cui 58 nel periodo stabilito e sufficientemente complete
da essere considerate valide. Delle 58 nomination 50 sono relativi alle
categorie "normali" dei premi e 8 a quello "positivo".
Ciascun giudice poteva scegliere fino a tre candidati in ordine
decrescente di preferenza.
Il primo candidato riceve 5 punti, il secondo 3 ed il terzo 1.
La Giuria e' formata da 7 componenti, ed il massimo punteggio possibile
e' quindi 35; in caso di ex-aequo la giuria procede ad un ballottaggio.
Sono indicati tra parentesi il numero di voti che la Giuria ha assegnato
al vincitore.
Premio "Lamento del Popolo": Telecom Italia (12/50)
(il premio viene assegnato a chi riceve piu' nomination)
Il vincitore ha totalizzato 12 nomination su 50, con grande distacco
rispetto al secondo in graduatoria di "lamentazioni". Il caso Tavaroli &
C e' stato indubbiamente una eccezionale violazione della privacy degli
italiani, ed il presunto coinvolgimento dei livelli dirigenziali e'
senz'altro meritorio del premio. Le peripezie giudiziarie e le manovre
finanziare hanno comunque "aggravato" la situazione di Telecom Italia ed
agevolato la vittoria
Premio "Peggiore ente pubblico": Comune di Milano (18/35)
Il Comune di Milano e' stato premiato per aver installato una
moltitudine di telecamere nella citta' di Milano, cominciando dai parchi
pubblici, e perche' le telecamere appese ai lampioni non portano nessun
cartello con l'indicazione di chi tratta i dati raccolti.
Ma la motivazione piu' importante e' dovuta ad una recente
sponsorizzazione di un'iniziativa privata che propone ai commercianti
milanesi un rimborso del 50% per l'installazione di telecamere sul loro
pezzo di marciapiede.
Il depliant dell'iniziativa suggerisce che la sorveglianza sara'
effettuata da polizia e carabinieri invece che da privati.
L'iniziativa viene cosi' giustificata da un importantissimo
rappresentante del Comune: "...la percezione di una maggiore sicurezza
sia una sfida rilevante e una delle leve principali per migliorare
ulteriormente la qualita' della vita di Milano e dei milanesi".
Premio "Peggiore azienda privata": Telecom Italia (30/35)
Migliaia di cittadini italiani sono stati intercettati da dipendenti
Telecom Italia, titolare dell'unica rete nazionale di telecomunicazioni,
senza garanzia costituzionale alcuna e senza esigenze dei servizi
segreti o altre eccezioni legate a stati d'emergenza particolare. I loro
dirigenti nella migliore delle ipotesi hanno omesso di controllare e di
preoccuparsi di cosa facevano i loro dipendenti, nella peggiore e'
meglio non pensarci
Non ci sono parole bastevoli a descrivere lo scempio della privacy
causato dalle intercettazioni; questa volta se ne sono accorti anche
l'ufficio del Garante della Privacy ed il Parlamento, che si sono
affrettati a legiferare in merito.
Non dimentichiamo neppure meriti passati; dalle manipolazioni presso il
CNAG a Super Amanda, da Radar ai sistemi per tenere sotto controllo
persino la magistratura, Telecom Italia ha invaso e violato la privacy
di tutti.
Anche la gestione del dopo scandalo e' stata poco soddisfacente, e certo
ha mancato di classe; si vedano ad esempio le scuse di Tronchetti per
tutta la vicenda che sembrano dirette piu' agli azionisti che ai clienti
Telecom Italia ed ai cittadini italiani.
Premio "Tecnologia piu' invasiva": Google (14/35)
Brin, uno dei fondatori di Google ama ripetere ai suoi dipendenti (od
almeno cosi' si dice) "Don't be evil." "Non fate i cattivi". E'
diventato ormai lo slogan aziendale.
L'ammirazione generale per Google ed i servizi che rende ed il suo
successo come azienda non puo' rendere pero' insensibili alla sua
realta', ai suoi scopi ed ai suoi progetti.
Ogni ricerca, ogni e-mail, ogni post in Google Groups viene registrato
ed analizzato, anche se nominalmente in modo anonimo, e le analisi
fatte volgono alla profilazione del navigatore. Dopo la Acxiom, che
pero' non offre servizi gratuiti e lo ammette chiaramente, e' l'entita'
al mondo potenzialmente piu' pericolosa per la privacy. Il recentissimo
acquisto di DoubleClick.com, gigante dell'advertising e della
profilazione online, che ingigantisce le potenzialita' di data mining di
Google, sembrerebbe che il motto possa ora diventare "Don't be evil, buy
the Devil!".
Premio "Bocca a stivale": Paolo Gentiloni - Ministro delle Comunicazioni
(18/35)
Ministro delle comunicazioni e politico di primo piano, ritiene che le
intercettazioni siano un problema solo se divengono pubbliche o se i
giornalisti ne fanno usi "non graditi" , non se ne vengono fatte troppe
od addirittura su tutti i cittadini italiani.
"... le intercettazioni sono strumento di indagini che come tale non si
puo' eliminare, e' nel loro diventare pubbliche che nasce il problema. I
giornali dovrebbero fare una prima scrematura - ha detto ancora - anche
se non glielo puo' imporre la legge. "
"Altra questione e', invece, quella delle intercettazioni illegali nel
quale caso cioe' e ci deve essere un atteggiamento piu' severo."
"Ai giornalisti in ogni caso, direi che, se anche filtrano dagli uffici
giudiziari bisognerebbe pubblicarle se hanno rilevanza per le indagini."
Sulle intercettazioni "scomode" ai politici ha detto ogni tipo di
banalita' dimostrando di avere scarsa competenza sul tema privacy e
libertà di stampa.
Premio "Minaccia da una vita": Parlamento italiano (14/35)
Il Parlamento italiano e' stato premiato per avere approvato in fretta e
furia una legge contro le intercettazioni abusive e la loro diffusione
solo quando i parlamentari si sono visti in pericolo personalmente.
Mirabile esempio di senso civico e interesse per la tutela dei diritti
della cittadinanza.
Nelle attivita' del Parlamento la difesa della privacy degli italiani
non e' mai centrale; dal progetto del prelievo del DNA ai criminali di
Mastella fino alle scarsissime risorse dedicate al Garante, il
Parlamento dimostra anche in questa legislatura di non ritenere la
privacy un elemento centrale della società dell'informazione in cui si
diffondono le nuove tecnologie..
Di converso il Parlamento si e' quasi sempre mostrato sensibile alle
istanze delle lobby dei contenuti e degli editori, approvandone leggi e
mozioni draconiane a larghissima maggioranza.
In generale il Parlamento ha sempre dimostrato molta miopia sulle
questioni tecnologiche. Quasi tutti i suoi membri rifiutano di
informarsi (perche' e` una cosa "per tecnici") e poi passano norme
scritte dalle aziende senza preoccuparsi di valutare gli effetti sul
cittadino.
Premio "Winston Smith - eroe della Privacy": on Maurizio Turco (22/35)
Deputato della Rosa nel Pugno in questa legislatura, ha presentato il
DDL n.1728 contro la Data Retention "Norme in materia di raccolta, uso,
conservazione e cancellazione di dati georeferenziati o
cronoreferenziati, contenenti identificatori univoci di utente,
effettuata mediante apparecchiature automatiche" proposto dal Progetto
Winston Smith.
Si tratta dell'unico atto legislativo compiuto nell'ultimo anno in
favore della privacy dei cittadini italiani.
Differisce da altre attivita' in quanto non cerca di normare principi
generali o di tappare buchi che altri hanno aperto, ma di agire in modo
proattivo sui motivi che spingono alla data retention anche quando non
e' obbligatoria per legge col fine di scoraggiarla, e quindi ridurne la
dimensione e la tendenza alla crescita.
Il DDL n.1728 ha oggi bisogno di promotori e difensori durante il suo
iter parlamentare; il premio meritatamente assegnato all'on. Turco per
la sua iniziativa e' anche l'auspicio del un suo futuro supporto al DDL
al fianco dei promotori.
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