[Flug] Mozione definitiva e accidenti ad Outlook .....

Neuromante neuromant99@yahoo.com
Mar 24 Apr 2001 15:38:46 CEST


Per una volta che, nella fretta adopro Outlook m'ha
fatto proprio un bel casino ...
CAZZO! Scusatemi ...

Alessio Papini



Versione definitiva mozione software libero.
La invio tra qualche giorno perché ci vogliono tempi
lunghi prima che vada in commissione e perché mi
dicono che stanno già preparando corsi di formazione
informatica per dipendenti comunali. Non potrò quindi
aspettare il dopo elezioni. In ogni caso la
discussione sarà sicuramente successiva.
Il problema sarà far capire l’argomento ai miei
colleghi consiglieri …

Alessio Papini 




Tipologia: Mozione
Proponente: Alessio Papini
Oggetto: Introduzione di Software Libero nella
Pubblica Amministrazione                          

Definito come Software Libero del software (sistemi
operativi, applicativi generici (eleboratori di testo,
gestori di database, navigatori internet ecc.) e
applicativi più specialistici) il cui uso non sia
soggetto a limitazione, tranne quella di imporre
limitazioni future sui prodotti da esso derivati (con
la cosiddetta licenza GPL: General Public Licence) e
il cui codice sorgente sia noto e liberamente
disponibile;

Letto l'appello seguito da numerose firme di
professionisti comunque legati al mondo informatico,
operatori della pubblica amministrazione e altri
cittadini dal titolo "Soggezione informatica dello
Stato italiano alla Microsoft" che mette in evidenza
il forte sbilanciamento da parte della Pubblica
Amministrazione verso l'impiego pressochè esclusivo di
prodotti software di una sola azienda (Microsoft) sia
per quel che riguarda i Sistemi Operativi che per le
applicazioni cosiddette da ufficio (word processor,
data-base, presentazioni, "client" di posta
elettronica, ecc.): si consideri che tale situazione
ha instaurato un fortissimo monopolio sui prodotti
software;

considerato che nello stesso appello si rileva come
dei pacchetti software sopra indicati vengano messe
sul mercato di continuo nuove versioni dei prodotti,
all'atto pratico diverse dalle precedenti solo per
pochi dettagli o poche marginali funzioni, e che, come
ogni utilizzatore di strumenti informatici ha avuto
modo di osservare, non esiste compatibilità fra due
versioni di uno stesso prodotto, derivando così che se
un qualunque ufficio della Pubblica Amministrazione
che ha acquistato i prodotti Office, poniamo, della
serie 2000 trasmette per posta elettronica o tramite
floppy disk un documento elaborato con questa versione
ad un altro ufficio che utilizza ancora i prodotti
Office della serie precedente, quest'ultimo non sarà
in grado di leggerlo. Si tratta, in pratica, per
quanto variamente mascherata con licenze multiple,
sconti e piani di upgrade, di una costrizione
piuttosto discutibile, ad acquistare sempre il
prodotto piu' recente; aggiornamento che spesso
significa, per l'ufficio acquirente, o un calo di
produttivita' dovuto ad una maggior lentezza dei
prodotti piu' recenti (e pesanti), od una maggiore
spesa per aggiornare anche lo hardware."Si tratta in
pratica di una costrizione piuttosto discutibile ad
acquistare sempre, a caro prezzo, il prodotto più
recente;

ritenuto che requisiti essenziali per i dati della
Pubblica Amministrazione siano la 1) Comunicabilità
dei dati: cioè ogni documento messo a disposizione del
pubblico dovrebbe essere in un formato leggibile dai
principali programmi di videoscrittura e non solo da
uno; 2) Stabilità del formato: cioè al fine di
garantire la permanenza nel tempo della documentazione
prodotta dall'amministrazione, evitando di dover
ricominciare da zero in caso di cambiamento di
hardware o software quindi la continuità del lavoro di
essa, ogni documento deve essere in un formato
riputato stabile nel tempo, che non subisce evoluzioni
con l'evoluzione del software che lo elabora.

osservato che l'acquisto delle nuove versioni del
software Microsoft rappresenta una spesa ingente del
totale della spesa informatica, con costi che si
avvicinano a quelli sostenuti per l'acquisto
dell'hardware dei modelli più recenti di personal
computers;

visto che tali stanziamenti di spesa potrebbero essere
meglio investiti per potenziare il servizio di rete
pubblico, ad oggi di potenzialità insufficiente o per
la promozione di una maggiore alfabetizzazione
informatica dei cittadini;

analizzato che la tendenza considerata più
conveniente, anche nell'ambito della cosiddetta "nuova
economia", è quella di ridurre fino anche ad azzerare
il costo del software e di spostare gli investimenti
sui servizi come assistenza, corsi, formazione in
genere e installazione, investendo più sugli uomini
che sul software: continuare a proporre investimenti
solo sul software e pochissimo sui servizi è
anacronistico e probabilmente fuori mercato;

evidenziato che contestualmente alla soggezione della
Pubblica Amministrazione ai prodotti Microsoft si
registra il, cronico e incomprensibile disinteresse
per il mondo del software libero in particolare per
sistemi operativi ormai molto validi (come Linux) e
altri prodotti da ufficio funzionanti anche sotto
windows e dalle caratteristiche sovrapponibli a quelli
dei prodotti Microsoft e che possono essere acquisiti
anche gratuitamente;

osservato anche che la frequente presentazione da
parte di siti pubblici di documenti in formato
"Microsoft word" (quasi che questo fosse l'unico
programma di videoscrittura esistente sul mercato)
opera di fatto una indebita e gratuita (almeno si
facciano pagare per la pubblicità) promozione di una
società commerciale ai danni di altre;

Considerato il delicatissimo aspetto, trattando la
presente mozione di enti pubblici, della sicurezza
informatica, si fa presente come l'impiego di prodotti
proprietari di aziende che non rilasciano il codice
con cui sono stati prodotti i programmi rende di fatto
impossibile anche ad esperti sapere esattamente cosa
quel programma fa o può fare. E' noto che alcuni
programi proprietari sono potenzialmente in grado di
inviare via internet notizie provenienti dal computer
su cui sono installati a computer remoti, anche
all'insaputa dell'acquirente, mentre la maggior parte
dei software proprietari, mantenendo segreto il codice
sorgente, rendono inattuabile o quasi la verifica se
tale possibilità sia o meno presente nei software
installati. Questo aspetto sconsiglierebbe quanto meno
l'impiego di software proprietari su personal
computers su cui siano depositati dati riservati e di
valore. Il rischio sopra esposto ha convinto alcuni
paesi tra cui la Francia (ad esempio il Ministero
della Cultura, dell'Educazione e del Tesoro), gli USA
(compresi agenzie governative come CIA, FBI e NASA),
il governo centrale Messicano e la Cina a dotare la
propria Amministrazione pubblica prevalentemente e
preferibilmente di software a codice aperto (open
source);
                        
in considerazione che sono già in atto e che fra breve
è prevedibile siano avviati nuovi corsi di
riqualificazione informatica per i dipendenti
comunali;

Rilevato che internet e l'impiego di strumenti
informatici diverrà sicuramente quasi un obbligo per
ogni abitazione civile (come e più del televisore) di
qui a pochi anni. Non sembra davvero opportuno che in
ogni computer, in ogni casa ci sia soltanto software
prodotto da una sola azienda e il cui codice non è
noto a nessuno tranne ai produttori: questa ipotesi,
attualmente estremamente reale, apre scenari
preoccupanti almeno in potenza;


si invita l'Amministrazione Comunale


a rendere prioritario per gli uffici del Comune di
Firenze e ad invitare anche gli altri enti pubblici ad
acquistare pacchetti per ufficio al minor costo
allorché siano state riscontrate in offerta
concorrenziale caratteristiche comparabili di facilità
d'uso e rispondenza dei singoli prodotti alle esigenze
degli enti stessi (specie laddove queste si
identifichino, come normalmente accade, nella semplice
produzione di documenti o in altre elementari
funzioni) nonché a verificare se analoghe
caratteristiche sono assicurate da prodotti che
possono essere acquisiti gratuitamente;

a considerare nella creazione dei budgets di spesa i
vantaggi derivanti da investire più in assistenza ed
installazione e meno nel software in particolare
impiegando software libero;

a promuovere l'impiego di formati di dati standard,
aperti e documentati, in quanto di estrema importanza
e flessibilità per mantenere la piena compatibilità
con futuri cambiamenti tecnici e avendo questo
notevole impatto nel caso di realizzazione di
programmi ad hoc per la PA senza nessuna conseguenza
sulla facilità d'uso;

ad inserire nel programma dei corsi di
riqualificazione informatica per i dipendenti comunali
anche l'impiego del sistema operativo Linux e di altri
prodotti di free software e open source e ad
indirizzare i dipendenti all'impiego esclusivo nella
spedizione di documenti di formati di
salvataggio/interscambio leggibili da qualsiasi altro
programma di scrittura (ad esempio formato rtf) e non
semplicemente documenti nell'ultima versione
disponibile del programma di word processing di cui
dispongono; similmente si dovrebbe agire con gli altri
programmi di ufficio (tabelle, presentazioni, etc.)

ad attivarsi per mettere in atto politiche per
diffondere maggiormente il software libero e open
source nelle scuole e presso tutti i cittadini.

Alessio Papini, capogruppo Verdi Comune di Firenze





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Anche sul trono più elevato del mondo si é pur sempre seduti sul proprio sedere. (Montaigne)

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