[Flug] Mozione per il consiglio comunale di Firenze sul software libero
Marco Ermini
markoer@markoer.org
Gio 1 Feb 2001 12:34:47 CET
Al Papin wrote:
>
> Come vi avevo promesso ho scritto una bozza di mozione
> per il consiglio comunale di Firenze per introdurre il
> software libero. Riprendo un pò quello che abbiamo
> detto nel convegno di Dicembre e la lettera sulla
> soggezione dello stato italiano alla microsoft che
> introdusse Sarcinelli in quel'occasione.
[...]
Complimenti!!!
[...]
>
> considerato che nello stesso appello si rileva come
> dei pacchetti software sopra indicati vengano messe
> sul mercato di continuo
> nuove versioni dei prodotti, all?atto pratico diverse
> dalle precedenti solo per pochi dettagli o poche
> marginali funzioni, e che, come
> ogni utilizzatore di strumenti informatici ha avuto
> modo di osservare, normalmente esiste compatibilità
> verticale tra gli stessi
> prodotti, ma solo dall?alto verso il basso (e cioè
> dall?ultima versione verso le precedenti) e non dal
> basso verso l?alto (e cioè dalle
> precedenti alle successive); derivando così che se un
> qualunque ufficio della Pubblica Amministrazione che
> ha acquistato i prodotti
> Office, poniamo, della serie 2000 trasmette per posta
> elettronica o tramite floppy disk un documento
> elaborato con questa versione
> ad un altro ufficio che utilizza ancora i prodotti
> Office della serie precedente, quest?ultimo non sarà
> in grado di leggerlo. Si tratta in
> pratica di una costrizione piuttosto discutibile ad
> acquistare sempre, a caro prezzo, il prodotto più
> recente;
Questo e' un po' caotico, inoltre tieni presente che spesso la compatibilita'
non e' nemmeno dall'alto verso il basso. E' famoso il fatto che col primo Word
95 non potevi aprire documenti di word 6: per mesi non e' stato rilasciato il
convertitore, per costringere *tutti* ad upgradare (e questo significava
upgradare anche il sistema operativo da windows 3.1 a windows 95, con tutti i
problemi che la cosa causava). Il convertitore e' uscito (apposta) soltanto
mesi e mesi dopo. Niente ti dice che la cosa non possa avvenire di nuovo.
Io semplificherei quindi questo discorso tagliando l'aspetto che la
compatibilita' sia verso l'alto o verso il basso, la compatibilita' non c'e' e
basta: ogni nuova release introduce in Office dei formati nuovi. Cosa che non
accade con Wordperfect, per esempio, che da anni ha lo stesso formato (ma come
word processor e' molto meglio di Word).
> Osservato che l'acquisto delle nuove versioni del
> software Microsoft rappresenta una spesa ingente del
> totale della spesa
> informatica, con costi che si avvicinano a quelli
> sostenuti per l'acquisto dell'hardware dei modelli più
> recenti di personal
> computers;
>
> visto che tali stanziamenti di spesa potrebbero esere
> meglio investiti per potenziare il servizio di rete
> pubblico, ad oggi di
> potenzialità insufficiente o per la promozione di una
> maggiore alfabetizzazione informatica dei cittadini;
io evidenzierei anche il fatto che ormai, nella cosiddetta "nuova economia" il
costo del software tende ad azzerarsi, dato che i costi si spostano sui
servizi. Continuare a pagare pacchi di soldi per avere dei software che si
trovano anche gratis ed avere zero servizi e' anacronistico e fuori dal
mercato. Molto meglio usare software free e pagare in assistenza, corsi ed
installazione: il risultato e' evidentemente migliore. E non si e' costretti a
ricomprare sempre nuovo hardware se si sceglie quello giusto.
(PS. per queste cose se poi viene fatto un bando di concorso avvertimi, ho chi
ti potrebbe aiutare).
[...]
> Considerato il delicatissimo aspetto, trattando la
> presente mozione di enti pubblici, della sicurezza
> informatica, si fa presente come
> l'impiego di prodotti proprietari di aziende che non
> rilasciano il codice con cui sono stati prodotti i
> programmi rendi di fatto
> impossibile anche ad esperti sapere esattamente cosa
> quel programma fa o può fare. E' noto che alcuni
> programi proprietari sono in
> grado di inviare via internet notizie provenienti dal
> computer su cui sono installati a computer remoti,
> anche all'insaputa
> dell'acquirente: questo aspetto sconsiglierebbe quanto
> meno l'impiego di software proprietari su personal
> computers su cui siano
> depositati riservati e di valore. Il rischio sopra
> esposto ha convinto alcuni paesi tra cui la Cina a
> dotare la propria Amministrazione
> pubblica esclusivamente di software a codice aperto
> (open source);
Oltre alla Cina (che potrebbe essere un esempio non gradito da tutti) puoi
anche aggiungere il governo degli USA (con annesse FBI e CIA!) e la NASA, che
notoriamente sono diffidenti dei prodotti Microsoft
[...]
> si invita l'Amministrazione Comunale
>
> ad invitare gli enti pubblici ad acquistare pacchetti
> per ufficio al minor costo allorché siano state
> riscontrate in offerta
> concorrenziale caratteristiche comparabili di facilità
> d?uso e rispondenza dei singoli prodotti alle esigenze
> degli enti stessi (specie
> laddove queste si identifichino, come normalmente
> accade, nella semplice produzione di documenti o in
> altre elementari funzioni)
> nonché a verificare se analoghe caratteristiche sono
> assicurate da prodotti che possono essere acquisiti
> gratuitamente;
Io specificherei proprio che sarebbe meglio spendere i soldi in installazione
ed assistenza ed usare software gratuiti. Non e' utile, per capirci,
riprodurre il paradigma di Microsoft con Linux: non basta e non serve a molto
sostituire le scatole di Windows con le scatole di Linux (una scatola di
RedHat non costa molto meno di una scatola di Windows ME aggiornamento! a
parte che lo puoi installare tutte le volte che vuoi... pero' ci sta che non
lo sappia installare nessuno!!!!). Bisogna cambiare la mentalita' perche' e'
l'economia che ce lo impone. Esistendo prodotti free bisogna spostare
l'impiego dei soldi nel budget, dal software all'assistenza. Il risultato e'
migliore, piu' sicuro, piu' ecologico, piu' compatibile...
[...]
Comunque, una grande iniziativa!!!
ciao ciao ciao
--
Marco Ermini
http://www.markoer.org - ICQ # 50825709
There are two major products that come out of Berkeley: LSD and UNIX.
We don't believe this to be a coincidence. -- Jeremy S. Anderson
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