[Flug] Dove sta andando Gnome?

Marco Ermini flug@markoer.org
Mar 12 Feb 2002 10:29:08 CET


On Tue, 12 Feb 2002 00:07:15 +0100, Francesco Poli <e_frx@inwind.it> wrote:

[...]
> Non ci siamo capiti: ho detto "(se lo conoscessi) non lo userei per
> programmare qualsiasi software". "Non qualsiasi" equivale ad "alcuni
> si`, altri no".
[...]
> E` infatti cio` che dicevo io: buono per alcune tipologie di software,
> meno adatto ad altre (come tutti i linguaggi).

Basta capirsi.. ammetterai di non aver usato una espressione molto chiara :-P


[...]
> > No. Il codice puo' essere eseguito da Mono, ma tu non puoi vederne i
> > sorgenti
> > perche' sono criptati. Non mi risulta che ci siano questioni "legali"
> > sollevate da nessuno, per adesso, se non nella mente forse di qualche
> > detrattore di Microsoft.
> 
> Ah, temevo fosse una questione stile CSS per i film su DVD...

Spero proprio che non sia nulla di tutto questo.


> Dunque: vediamo se ho capito. Lo pseudocodice e` cifrato cosi` non puo`
> essere decompilato? Ed il codice sorgente non e` distribuito.

Bene. Esattamente come avviene gia' con alcuni prodotti Java (esistono dei
software che ti permettono di fare questo).


> Mi pare
> che sia una problematica che interviene solo nel caso di software
> proprietari (le cui licenze proibiscono comunque la decompilazione, il
> disassemblaggio, il reverse engineering, etc. anche quando tecnicamente
> fattibili --cioe` quasi sempre--).

Certamente! (ovviamente, detto fra le righe, se un bytecode puo' essere
decrittato dalla Virtual Machine o, come si dice in ambito Microsoft, la VOS -
Virtual Object System -, puo' esserlo anche da un altro programma.... ;-)


> Un software libero che sfrutti il framework Mono, verrebbe distribuito
> sotto forma di pseudocodice (non necessariamente cifrato) e di codice
> sorgente, quindi non immagino alcuna difficolta` a vederne il sorgente.
> Ho detto un mucchio di bischerate oppure ho compreso la questione?

Hai compreso perfettamente. Si puo' rilasciare sorgente C# o Fortran con
binding verso .NET (o Mono quando sara' pronto), esattamente come si puo'
rilasciare soltanto lo pseudocodice. E' una scelta come lo e' per il software
"normale", puoi rilasciare i sorgenti o meno... ed esattamente come avviene in
Java (ma in piu' c'e' una criptazione che prova ad evitare la decompilazione).

Questo e', apparentemente, un vantaggio per il software proprietario
ovviamente, cioe' un vendor non deve compilare una versione del sw per ogni OS
ma fa un unico bytecode. Ne' piu' ne' meno di come avviene con Java. Solo che
.NET ha il vantaggio di aggiungere il language interoperability, ovvero pur
essendo stato creato il C#, la Microsoft ha dato la possibilita' di creare
bindings verso ogni linguaggio, ed incoraggia la creazione di questi binding
(io sapevo appunto che c'erano degli efforts nel perl). Praticamente, e'
possibile inserire *dentro all'IDE di Visual Studio* il tuo linguaggio
favorito. Il modello e' stato concepito per essere *realmente* indipendente
dal linguaggio.

Per approfondire, io consiglio una analisi molto lucida di Bertrand Meyer (uno
dei miei mentori favoriti ;-) su http://www.eiffel.com (dovrebbero leggerlo
tutti i programmatori!).


ciao

-- 
Marco Ermini
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Perche' perdere tempo ad imparare quando l'ignoranza e' istantanea? (Hobbes)




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