[Flug] Re: Oracolo o lista?
Leandro Noferini
lnoferin@cybervalley.org
Lun 11 Mar 2002 11:28:09 CET
>> Evidentemente il risultato raggiunto, almeno nel mio caso, non ha
>> niente di "professionale"
> [...]
> Chi ha mai parlato di "professionale"?
Nessuno, o meglio io per primo!
[...]
>> E per poter rispondere a domande non =E8 lecito usare termini che non
>> siano strettamente tecnici perch=E9 le risposte devono essere precise
>> pi=F9 che chiare, un po' come le diagnosi mediche.=20
> No, qui proprio non ci siamo capiti.
> A me non sembra utile per niente utilizzare termini non tecnici dove
> servono termini tecnici. E' utile caso mai fornire gli elementi per
> assimilare il linguaggio dove il linguaggio e' indispensabile
> (indivisibile nel caso dell'informatica) all'acquisizione del
> significato.
Se ho ben capito quel che dici la tua proposta va ben al di là di una
qualsiasi lista: per fornire codesti elementi occorrerebbe, secondo
me, una preparazione alla didattica notevole, oserei dire
professionale.
>> Sta poi a chi riceve la risposta a chiarirsela o a farsela chiarire.
> Si', ok, daccordissimo, pero'... e' vero che nessuno riceve una lira
> per "spiegare" o "rispondere" agli altri su questioni tecniche, ma e'
> anche vero che nessuno ti obbliga ad aiutare gli altri su delle
> questioni tecniche, e mi sembra che tutti siano concordi nel dire che
> quando si aiuta qualcuno a capire, si viene ripagati in soddisfazione.
> Io non sono in grado di spiegare roba tecnica, pero' volevo
> contribuire con un po' di feedback a proposito della didattica...Tutto
> qui. Le cose vanno benissimo anche cosi' come sono, pero' credo che,
> per chi sta sopra nella gerarchia delle conoscenze, sia di stimolo una
> riflessione sugli stadi lenti della trasmissione...
Il mio commento non voleva essere un banale "il newbie deve
scoppiare", RTFM o che altro; quel che volevo intendere era che
condizione necessaria perché la frequentazione di questi ambienti sia
in qualche modo utile è la voglia di leggere, chiedere e insistere.
Sinceramente sono molto contento quando posso aiutare qualcuno però è
assolutamente impossibile imparare qualcosa se chi chiede non ha
voglia di provare a spiegarselo; non è una questione di senso di
superiorità, né un limite dell'ambito informatico di cui facciamo
parte. Secondo me è proprio un limite insito in questi mezzi di
comunicazione!
[...]
>> > 1. In Italia e' endemica una epidemia [...]
>> Insisto, le comunicazioni culturali tecniche devono avvenire fra
>> iniziati con linguaggi appropriati.
> Insisto pure io, il problema e' "l'iniziazione", cioe' il linguaggio.
> Su questo mi sembra che siamo pure daccordo.
D'accordissimo però non sono questi gli ambiti in cui si può
apprendere "direttamente" il "linguaggio", cioè la padronanza dei
termini (altra cosa è il gergo, credo).
[...]
> 3. Neanche secondo me la lista e' il luogo giusto dove imparare una
> cosa complessa come l'informatica (e infatti non l'ho detto), ma
> servira' a "qualcosa" in questo senso, oppure no?
Secondo me è un buon luogo per imparare a risolvere problemi (pescare
particolari pesci).
>> > 3. Meglio un meccanismo di condivisione che ha degli aspetti
>> > traballanti a nessun meccanismo di condivisione. Se poi qualcuno ha in
>> > testa delle cose migliori le puo' realizzare e mostrare a tutti... no?
>> Idee migliori esistono e vengono applicate tutti i giorni e si
>> chiamano scuole. Qui non siamo a scuola ma ad un bar a chiacchierare.
> Mancano i tavolini. Seriamente, non so che bar frequenti, dimmelo ci
> vengo anche io... di solito nei bar parlano di campagne acquisti
> finite a ramengo e cose simili. Qui, almeno io, ci trovo delle "idee
> migliori", e ci sto per questo. Se e' un bar faro' due chiacchiere
> prendero' una consumazione e via...
Ci sono bar (almeno esistevano nella mia adolescenza) in cui si parla
di come modificare carburatori e marmitte; qui facciamo qualcosa di
simile.
--
Ciao
leandro
Email: lnoferin@cybervalley.org
Quello che puoi, fallo. Quello che non puoi, simulalo.
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