[Flug] Re: Rieccomi - un po' in ritardo...

Umberto Genovese umbegen@tin.it
Lun 6 Gen 2003 17:41:38 CET


Il sabato, 04 gennaio, 2003 at 08:31:03 +0000, Hal Scrisse: 
>   > >  io non penso che NESSUNO sia obbligato a diventare un
>   > > meccanico della Ferrari per poter usare l'automobile.
>   > >  Ma almeno avere un'idea minima di cos'hai sotto il cofano
>   > > saper cambiare una candela non mi sembra cosa da folli.
>   
>   Io non ho mai cambiato una candeletta alla mia automobile
>   e ho fatto 197314 km (+ una sessantina stasera per uscire 
>   con gli amici e le amiche).

io ho sostituito le pasticche dei freni una volta, è stato facile :)
>   
>   Penso che potrei imparare in poche ore a farlo, ma non ne
>   ho proprio voglia. Ritengo essenziale che chiunque (se vuole!)
>   possa farlo, ritengo che non ci debbano essere leggi che vietano
>   (a chi lo vuole) di conoscere il funzionamento dell'automobile.
>   Ma a me, per esempio, non interessa.
>   
>   Voglio (e mi ci faccio un bel culo) che il software sia libero,
>   voglio che il software sia conoscibile. E' importante che 
>   CHIUNQUE POSSA conoscerlo, non che TUTTI DEBBANO conoscerlo.

Ritengo che se esiste la possibilità ad imparare (il che implicitamente
significa che ad insegnare qualcuno ci sia), chi ha i giusti interessi non
si ferma all'uso del bottoncino per mandare la posta e per navigare in
Internet, ma chiede perché il bottoncino manda la posta, cosa c'è dietro
(POP3, servizi di rete, cosa sono i DNS ecc.)


   
>   Quindi e' giusto l'approccio degli appassionati di informatica
>   che VOGLIONO conoscerne a fondo il funzionamento. E' giusto
>   l'approccio degli appassionati di qualcosaltro che NON vogliono
>   conoscere il funzionamento dell'informatica.
>   
>   Badate che non chiedo a noi appassionati di informatica di 
>   ragionare come gli appassionati di qualcosaltro. Pero' vi 
>   raccomando di non chiedere agli appassionati di qualcosaltro 
>   di ragionare come gli appassionati di informatica.
>   
>   > Il mio 'fine' e' quello di "usare proficuamente e
>   > creativamente i calcolatori".

In questo caso "il bottoncino" (che mi frega cosa è sendmail) può andare più
che bene, basta però essere in grado di riconoscere fra gli studenti chi
vuole sapere cosa c'è dietro al bottoncino e indirizzarlo verso qualcosa di
più approfondito.
   
>   Il mio fine e' quello di suonare la chitarra classica diventando 
>   un virtuoso di Bossa Nova brasiliana. Pero' ho la necessita' 
>   di inviare la posta elettronica, di registrare i miei pezzi,
>   di archiviare le foto della fidanzata. C'e' il modo di fare tutto
>   questo senza perdere nottate leggendo il Giacomini? 
>   (attenzione, non sono pervaso da disinteresse e qualunquismo:
>   pur essendo pronto alla lotta per sostenere la liberta' del 
>   software NON voglio sottrarre nemmeno un minuto di tempo allo
>   studio della chitarra classica. Stanotte, per esemio, mi 
>   studio la serie di Fourier applicata alla chitarra classica e
>   alla Bossa Nova. Vi assicuro che e' massiccia come sendmail)
>   
>

Il scotto spesso di usare SL è che molto è scritto da persone che già hanno
quegli strumenti didattici e conoscenze per usarlo subito, senza i tools di
autoconfigurazione dei sistemi commerciali o quasi; un neofita che si
avvicina al SL spesso è stato "incatenato" dalle maglie dei sistemi
commerciali non liberi e le aziende che li producono hanno tutto l'interesse 
di dare al pubblico un prodotto "lavasciuga" che col bottoncino fà tutto,
con un tasto si và su Internet ecc.; il risultato è che chi vuole usare SL
non trova più il bottoncino, non ha un'interfaccia grafica all'avvio
perfettamente configurata per l'euro, col DRI abilitato, e i dvd vanno a
scatti, ecc.
A me e credo a coloro che mi leggono non dà fastidio il tuning necessario ad
una applicazione, una distribuzione; chi non c'è mai stato abituato perché
gli è stato fatto credere che non serve, la macchina fà tutto da sé, si sente
perso anche solo a fare il login! Eppure c'è chi usa windows 2000 come
amministratore perché il nome fà più fico, ma non gli è stato detto a cosa
serve il sistema che stà usando.
 
>   Riassumendo: a Empoli faremo un corso di Software Libero per
>   appassionati di qualcosaltro (e dotati di profonda coscienza 
>   civile). Persone che non sono ne' stupide ne' superficiali,
>   ma dedicano le loro energie ad altro.
>   
>   Qual'e' l'approccio giusto?
>   
>   E dai, provate a darmi una risposta operativa...
>   

Al corsista secondo me gli vanno spiegati i vantaggi dell'usare SL, che la
sua creatività può essere in grado di fare molto di più che con i prodotti 
commerciali non liberi, il cui rovescio della medaglia è però l'impegno di 
usare un po' di pazienza al sorgere delle difficoltà e non abbandonare tutto
quando il bottoncino di Kmail fà cilecca, che un'infarinaturina di cosa c'è
dietro serve.


[A-- 
     Ciao Umberto
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