[Flug] Re: [Flug] Pennac (era: Rieccomi - un po' in ritardo...)

Hal hal@email.it
Mer 8 Gen 2003 18:36:15 CET


> Hal scriveva:
> > > > Qualcuno sa cosa dice Daniel Pennac sui libri e i lettori?

> > Vorrei scrivere i diritti dell'utente di pc.

> > #####################################################
> > 
> > I diritti imprescrittibili del lettore.
> > di Daniel Pennac
> > 
> > 1. Il diritto di non leggere
> > 2. Il diritto di saltare le pagine
> > 3. Il diritto di non finire il libro
> > 4. Il diritto di rileggere
> > 5. Il diritto di leggere qualsiasi cosa
> > 6. Il diritto al bovarismo (malattia testualmente contagiosa)
> > 7. Il diritto di leggere ovunque
> > 8. Il diritto di spizzicare
> > 9. Il diritto di leggere ad alta voce
> > 10. Il diritto di tacere


Leandro... 
> Credo li abbiano già scritti....
> 
>    Libertà 0, o libertà fondamentale:
>     La libertà di eseguire il programma per qualunque scopo,
>     senza vincoli sul suo utilizzo.=0
D

> 
>    Libertà 1:
>     La libertà di studiare il funzionamento del programma, e di
>            adattarlo alle proprie esigenze.
> 
>    Libertà 2:
>            La libertà di redistribuire copie del programma.
> 
>    Libertà 3:
>            La libertà di migliorare il programma, e di distribuirne i
>            miglioramenti.



     Libertà 4:
             La libertà di non studiare il manuale.

     Libertà 5:
             La libertà di volere tutto e subito.

     Libertà 6:
             La libertà di percorrere la via piu' breve e comoda.


Mentre le prime quattro liberta' servono a tutelare l'utente da lacciuoli 
messi dall'eventuale detentore dei diritti di sfruttamento commerciale del 
software, i secondi tre servono a tutelarlo da chi vorrebbe che tutti gli 
utenti di pc fossero stoici esegeti della manualistica i
n
 lingua originale.

Cerco di spiegarmi e vi confesso un mio pregiudizio (vi prego di smentirmi).

Ieri sera un emerito incompetente di informatica (utente-automa di WinME),
grazie a Knoppix, ha messo mano sulla Debian piu' carina e funzionale
che io abbia mai sognato, il tutto in meno di 60 secondi!!!!
Se l'e' portata a casa e sa farla funzionare! (Wine compreso! Io non ce 
l'avevo mai fatta).

Sono felice perche' il primo incapace che passa puo' avere tutto quello che
io mi sono studiato per piu' di due anni in meno di sessanta secondi.

Le barriere di accesso sono diminuite di 1.051.200 volte (cioe' 
due anni / un minuto). Io ne sono strafelice.

(Ecco il pregiudizio) Non sono pero' sicuro che tutta la comunita' Linux e 
tutta la comunita' del Software Libero siano altrettanto entusiaste di
questo fatto.

E' Vero?

Ho scritto le altre tre liberta' per sottolineare che nella
 
nostra comunita' 
c'e' ancora qualcuno che pensa sia bello far soffrire gli altri inutilmente 
(n.b. e' il mio pregiudizio, vi prego di smentirmi).

Si dira' che non vogliamo farli soffrire "inutilmente", ma "per il loro bene"
. Questo e' il senso (credo) di alcune risposte date nei giorni scorsi: per
la loro consapevolezza, per la loro autonomia ..."per il loro bene", appunto.


Ecco io ritengo che prendere decisioni importanti per gli altri non sia 
giusto, MAI. Esclusi minorenni e interdetti :) ma spesso nemmeno per loro!

Chi si accontenta di un sistema impacchettato e funzionante deve poterlo
fare senza studiare o rompersi le scatole piu' di tanto.

Pero' possiamo (DOBBIAMO) mostrargli la strada dello stutio approfondito
dell'informatica, mostrargli quanto e' bello e quali soddisfazioni se ne 
possono trarre. Io non voglio rendere difficile e "formativa" la strada
all'uso di Linux e del Sof
t
ware Libero. Se ci riesco vogli contribuire a 
rendere interessante l'approfondimento successivo all'uso "di sopravvivenza".

Odio il software proprietario proprio perche' l'approfondimento e' negato.
Dopo l'utilizzo scemo, di base, non c'e' molto altro (se non pagando 
profumatamente), quindi non mi piace.


Lo "studio matto e disperato" DEVE venire dopo alle funzionalita' di 
sopravvivenza. Prima ci si sfama e poi si affornta l'esame di alta cucina.

Perdonate lo sfogo ma mi e' presa male.

A prestissimo
Hal


ps su e-privacy si erano gia sorbiti un mio sfogo derivante da una mal 
digerita frustrazione da nuovo arrivato. In quell'occasione formalizzai
la "Sindrome di Maria Antonietta" che secondo me ben si addice a tanta 
comunita' Linux e informatica in genere.
http://lists.firenze.linux.it/pipermail/e-privacy/2002-May/000209.html



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