[Flug] Resistenza culturale

Franco Vite franco@firenze.linux.it
Lun 17 Mar 2003 19:33:59 CET


[Mon 17/03/2003, ore 15:48] => Marco Ermini scrive:

> Franco Vite <franco@firenze.linux.it> wrote:
> [...]
> >  la storia dell'hacking al MIT di Boston, negli anni che vanno dalla
> >  metá dei '50 alla fine dei '60, é la storia della nascita
> >  dell'informatica (nelle sue strutture di base) almeno al 50 - 70%.
> >  ed é una storia di libera condivisione dei saperi (tanto che alla fine
> >  Stalmann se ne scappa quando questa condivisione non puó piú essere; ma
> >  siamo, appunto, alla fine dei '70 primi '80).
> >  come il MIT la maggior parte delle istituzioni accademiche (Cfr. S.
> >  Levy, "Hackers", Milano, Shake Edizioni Underground, 1996).
> 
> Queste percentuali suonano molto come l'opinione degli epigoni, e sono
> facilmente smentibili...
 
 e viceversa.
 se non dai i dati le tue sono chiacchiere.
 io ho citato un libro (uno dei tanti).

> >  ma una storia analoga, e in parte legata a quanto detto sopra, é quella
> >  di "Internet".
> >  che, come sai meglio di me, si basa, ancora oggi, su una struttura
> >  libera e liberamente sviluppatasi.
> 
> Non confondere la tecnologia con la partecipazione: la tecnologia non e' certo
> "libera e liberamente sviluppatasi", e' stata inizialmente foraggiata da
> governi ed istituzioni ed ormai viaggia completamente sulle spalle delle
> aziende (hai notato che le RFC sono *sempre meno* firmate da Universita' ed
> istituzioni, e sempre piu' da "Microsoft", "Nokia", "Motorola", "Cisco" ecc.
> ecc.?)
 
 ora, forse.
 rimane il fatto che Internet esiste grazie al lavoro "libero e
 liberamente sviluppatosi", dal 1969 ad oggi, di migliaia di persone.
 E le realtá commerciali si sono dovute e si devono, anche oggi,
 conformarsi a quello.

> >  talmente al di fuori delle regole del "mercato", che a suo tempo
> >  Microsoft tentó, fallendo, di farsi una rete per i fatti suoi.
> 
> Tanti hanno fallito o sono riusciti a fare questo e quello, ma non cambia la
> sostanza. MSN e' fallita dove Internet ha riuscito per motivi commerciali e
> perche' Internet ha cominciato molto prima... non perche' su Internet c'e' una
> "libera circolazione dei saperi"... triste a dirsi ma e' cosi'...
 
 é cosí lo dici tu!
 io, e molt* altr* molto piú competenti di me (e di te) dicono
 esattamente il contrario.

> > > >   io ci andrei calmo con questi imperativi.
> > 
> >  questo dicevo.
> >  in altre parole, il rapporto tra software libero e software
> >  proprietario non é cosí lineare come dici tu sopra.
> >  semmai é dialettico :-))
> 
> Sicuramente. Generalizzare troppo e' sempre sbagliato. Ma in buona sostanza
> oggi le cose vanno come ho detto, purtroppo.
 
 direi proprio di no.

-- 
Franco
"Quello che abbiamo e' quello che ci siamo presi, e quello che ci siamo 
 presi e' solo una piccola parte di quello di cui abbiamo bisogno"
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