[Flug] Resistenza culturale

[Marco Ermini]

Franco Vite <franco@firenze.linux.it> wrote:
[...]
> > Queste percentuali suonano molto come l'opinione degli epigoni, e sono
> > facilmente smentibili...
>  
>  e viceversa.
>  se non dai i dati le tue sono chiacchiere.
>  io ho citato un libro (uno dei tanti).

Io direi che sono chiacchere che il 50-70% dell'informatica venga dal MIT.
Diciamo che e' l'autore di quel libro a dover dimostrare COME ha CALCOLATO
quelle percentuali, a me francamente suonano come un'"impressione" di un
epigono o comunque di una persona "suggestionabile" o forse che vuole
addirittura "suggestionare" (non e' che tu per altro abbia citato una fonte
gra che' autorevole...). Non c'e' nulla da confutare in quanto e'
assolutamente epidittico che tipo di commento si tratti (vedi Bloch, "Apologia
della storia" - cosi' siamo uno ad uno con i libri, se ritieni importante
questi dettagli ;-)


[...]
>  ora, forse.
>  rimane il fatto che Internet esiste grazie al lavoro "libero e
>  liberamente sviluppatosi", dal 1969 ad oggi, di migliaia di persone.

No, esiste per il lavoro pagato dai governi e dalle istituzioni, gran parte
delle quali, tra l'altro, militari o di origine militare.


>  E le realtá commerciali si sono dovute e si devono, anche oggi,
>  conformarsi a quello.

Il tuo discorso e' inficiato da un grosso fraintendimento di fondo. Prima
cosa, diciamo che le realta' commerciali sono state volutamente spronate dal
governo USA di Clinton, ed oggi sono loro che hanno raccolto lo "scettro". Ti
faccio presente che per "realta' commerciali" si intendono anche le piccole
imprese, quelle che hanno inventato cuseeme o Real Player, non solo Cisco o
Internic.

Il problema e' che tu contrapponi, come fossero due concetti opposti, il
"lavoro libero e liberamente sviluppatosi, dal 1969 ad oggi" e "realta'
commerciali". Potresti darmi una definizione di "lavoro libero" che sia *in
contrasto* con "realta' commerciale"? Ho paura che tu stia facendo un po' di
confusione...

Oppure, magari tu sai citarmi qualche innovazione che sia frutto del "lavoro
libero e liberamente sviluppatosi, dal 1969 ad oggi" che NON sia frutto di una
"realta' commerciale". Mi accontenterei di un esempio.

[...]
>  é cosí lo dici tu!
>  io, e molt* altr* molto piú competenti di me (e di te) dicono
>  esattamente il contrario.
[...]

Come tu preferisci credere e' a tuo piacimento.


ciao


---
Marco Ermini
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Perche' perdere tempo ad imparare quando l'ignoranza e' istantanea? (Hobbes)