[Flug] [pot@softwarelibero.it: [Discussioni][tito.nardi@studenti.unipd.it: [softwarelibero]conferenza 18/11/2003 ISF]]
Leandro Noferini
lnoferin@cybervalley.org
Dom 23 Nov 2003 13:25:06 CET
----- Forwarded message from Francesco Potorti` <pot@softwarelibero.it> -----
From: Francesco Potorti` <pot@softwarelibero.it>
To: Discussioni sul software libero <discussioni@softwarelibero.it>
Cc: Tito Nardi <tito.nardi@studenti.unipd.it>
Subject: [Discussioni][tito.nardi@studenti.unipd.it: [softwarelibero]conferenza 18/11/2003 ISF]
Date: Sun, 16 Nov 2003 23:18:57 +0100
Riceviamo e diffondiamo.
------- Start of forwarded message -------
Date: Sat, 15 Nov 2003 00:46:28 +0000
From: Tito Nardi <tito.nardi@studenti.unipd.it>
Subject: [softwarelibero]conferenza 18/11/2003 ISF
Il giorno 18/11/2003 alle ore 16:15 nell'aula Me del Dipartimento di
Ingegneria dell'Informazione dell'Università degli Studi di Padova (DEI,
via Gradenigo 6/A) si terrà un incontro organizzato dall'associazione
Ingegneria Senza Frontiere di Padova (ISF) che si intitolerà
"Digital-Divide, Software Libero e Cooperazione Internazionale"
(www.asu.it/newstuff/isf.html).
Keywords
Il digital divide (o divario digitale) fa parte dei problemi che
affliggono i c.d. paesi in via di sviluppo. Forse non la più urgente fra
le necessità che le nazioni svantaggiate si trovano a fronteggiare, ma
di certo lo strumento informatico può dare una grande spinta al loro
sviluppo economico e culturale, obiettivo principale dei molti progetti
di Cooperazione Internazionale attivi dall'Italia e dall'estero.
Il Software Libero è un modo straordinariamente avvincente e "libero" di
intendere lo strumento informatico. Ogni nuova tecnologia è destinaa ad
allargare il divario tra chi se la può permettere e chi no. Per questo è
fondamentale che il controllo su di essa non sia in balia delle mere
leggi del mercato o degli interessi di pochi oligopolisti, ma
accessibile al maggior numero di persone possibile in un'ottica di
progresso globale. Nel caso informatico non c'è solo la necessità di
incoraggiare la distribuzione libera dello strumento, ma anche quella di
impedirne il sequestro da parte di chi agisce, spesso illegittimamente,
nel suo esclusivo interesse.
La Cooperazione Internazionale è il risultato della necessità oggettiva
da parte dei paesi industrializzati di occuparsi del "resto del mondo",
in ragione dei princìpi di giustizia sui quali sono basate le loro
costituzioni: consiste di una grande varietà di organizzazioni,
progetti, finanziamenti atti a favorire l'(auto)sviluppo dei paesi del
terzo mondo. I risultati dell'abbandono, o peggio, della persecuzione di
cui sono oggetto alcuni popoli è sotto gli occhi di tutti. La
Cooperazione Internazionale potrebbe essere la forma più nobile e
responsabile di prevenzione del terrorismo.
Relatori
Paolo Didonè [per l'associazione PLUTO-Padova] da quasi 10 anni si
interessa a Linux e il software libero e ne è un attivo promotore. Da
ormai 5 anni ne ha fatto una professione spaziando dalla formazione alla
progettazione e realizzazione di sistemi, utilizzando solo software
libero.
Davide Lamanna [per l'associazione ISF-Roma settore ITC] research
fellow e studente PhD nel dipartmento di Computer Science allo
University College di Londra (UCL). Laureato in Ingegneria delle
Telecomunicazioni all'Università "La Sapienza" di Roma, qui ha
partecipato (e partecipa) alle attività ed ai progetti della locale
sezione di Ingegneria Senza Frontiere.
Sarà presente il Preside della Facoltà di Ingegneria, prof. Ettore
Fonasini.
Questo incontro vuole offrire a tutti coloro che vivono l'Università
senza dimenticarsi dei grandi temi "globali" una occasione di
informazione e discussione. In particolare il fulcro su cui ruoterà
l'incontro saranno le esperienze e le prospettive che hanno visto e
vedono il Software Libero affiancare la Cooperazione Internazionale nel
tentativo di rimarginare il Divario Digitale.
Il promotore
L'associazione di promozione sociale "Ingegneria Senza Frontiere -
Padova"; come tutte le sue gemelle presenti in numerose facoltà di
ingegneria italiane, si propone di portare i benefici della tecnologia e
del sapere scientifico laddove ce n'è maggiore bisogno, cioè nei paesi
in via di sviluppo. Lo fa affiancando progetti di cooperazione
internazionale e promuovendo attività di divulgazione locali; in tutto
questo l'Università è la piattaforma di lancio: terreno di coltura delle
innovazioni tecniche che si vogliono esportare e serbatoio umano di
studenti e docenti disposti a viaggiare e a conoscere altre realtà per
migliorarle.
Organizzazione
Curata da Tito Nardi (tito.nardi@studenti.unipd.it), studente di
Ingegneria per l'Ambiente ed il Territorio, fondatore, assieme ad altri,
della sezione padovana di ISF (http://groups.yahoo.com/group/isf-pd/).
La Facoltà di Ingegneria ha gentilmente concesso supporto logistico,
oltre a patrocinare l'associazione e ad ospitarla presso l'Ufficio
Studenti di via Loredan 20, a Padova.
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Ciao
leandro
Tessera n° 17 dell'ata-F-lug
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