[Flug] Proposta di lettera aperta

Alessio Frusciante algol@tin.it
Gio 28 Ott 2004 23:04:35 CEST


Ciao a tutti,
ecco qua una bozza di lettera aperta che potremmo mandare alla
cittadinanza e al sindaco. Da quando ne avevamo parlato sono state
presentate una mozione e un'interrogazione relative allo stato di
avanzamento della mozione Papini (quella del 2001 che trattava appunto
di software libero), quindi abbiamo pensato di partire da questi nuovi
atti per riprendere a nostra volta il discorso in un campo che ci
interessa molto, ossia la diffusione del software libero tra i
cittadini.
Potete leggere la nuova mozione e l'interrogazione qui:

http://www.comune.firenze.it/cgi-bin/ufstampa/comu.cgi?tipo=5&id=16932

Commentate commentate commentate!

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Presentazione del FLUG (da fare).

Abbiamo letto in questi giorni di una interrogazione presentata dai
consiglieri comunali Luca Pettini, Nicola Rotondaro, Lorenzo Marzullo,
Daniele Baruzzi, Michele Morrocchi, Gregorio Malavolti, Ornella De
Zordo, Monica Sgherri, Gianni Varrasi relativa allo stato di attuazione
della mozione 308 del 2001, la prima in Italia a richiedere
l'introduzione di software libero nella amministrazione comunale, ed
alla cui stesura aveva contribuito anche il FLUG.

Rispetto a questa interrogazione, di cui condividiamo pienamente lo
spirito, vorremmo porre in risalto un ulteriore aspetto previsto dalla
mozione 308/2001, che nella sua parte finale invita il Comune:

"ad attivarsi per mettere in atto politiche per diffondere maggiormente
il software libero e open source nelle scuole e presso tutti i
cittadini."

Vogliamo sottolineare questo ultimo punto in quanto riconosce il valore
sociale del software libero. Non ci sono infatti soltanto eventuali
vantaggi tecnici relativi ad una maggior trasparenza di funzionamento
per l'accesso ai sorgenti, quanto un modello di produzione e diffusione
di competenze e conoscenza che è basato sul libero scambio delle
informazioni e sulla condivisione ed il riutilizzo di un patrimonio
comune di conoscenze; una cultura cioè mutuata direttamente da quella
della ricerca scientifica, che può progredire davvero solo quando i
risultati vengono pubblicati e possono essere riutilizzati.

Il software libero infatti si configura come un bene pubblico, dato che
chiunque può usarlo e trarne profitto, e che il suo miglioramento resta
comunque a beneficio di tutti. Per questo scegliere di utilizzarlo
significa riappropriarsi del controllo di un bene critico che incide
sempre di più nella vita quotidiana di tutti noi, e che nel caso di
software proprietario è invece sotto l'esclusivo controllo di pochi
soggetti privati. L'indipendenza dal produttore e la proprietà delle
tecnologie sono due valori strategici che solo il software libero può
fornire.

Ma oltre al piano culturale il valore sociale del software libero si
manifesta anche sul piano economico. Infatti il modello economico del
software libero, caratterizzato da una economia dei servizi forniti a
partire da una base comune a cui chiunque ha accesso, garantisce a tutti
gli attori economici pari opportunità di utilizzo. In questo modo l'uso
di software libero consente di conservare e ed estendere il patrimonio
delle conoscenze, senza che queste diventino proprietà esclusiva di
qualcuno.

È da notare infine come le risorse finanziarie impiegate, nel caso di
software proprietario, per l'acquisto di semplici licenze d'uso,
svaniscano dal territorio senza che nessun altro beneficio reale resti
disponibile. L'uso di software libero permetterebbe invece di impiegare
queste stesse risorse consentendo ad esempio investimenti in formazione
del personale o nell'adattamento dei programmi alle proprie esigenze,
ottenendo un beneficio reale. In questo modo, inoltre, le risorse
verrebbero impiegate a favore dell'economia locale portando al contempo
ad una crescita di competenze, tecnologia e ricerca sul territorio.

Purtroppo, nonostante quanto scritto nel passo citato, per quanto ci è
dato sapere, il comune patrocina(verificare) solo corsi di informatica
fatti attraverso l'uso di software proprietario, in evidente
contraddizione rispetto alle intenzioni dichiarate nella mozione n. 308
del 2001.

Il FLUG promuove e diffonde il software libero in città da più di sei
anni, organizzando corsi, seminari, dibattiti, gestendo liste di
discussione aperte, installando GNU/Linux sui computer, ecc. 

Finora il FLUG ha realizzato tutte queste attività basandosi
esclusivamente sul contributo di volontari, appoggiandosi a strutture
individuate di volta in volta a seconda delle esigenze.

Pertanto il FLUG richiede l'uso esclusivo di uno spazio adatto a portare
avanti queste attività, ossia un'aula per lo svolgimento di corsi ed
incontri, dotata di connettività adeguata (IP pubblico e banda larga).
Tale spazio consentirà di dare maggiore visibilità all'attività di
informazione finora svolta in maniera autonoma dal FLUG, offrendo in tal
modo un punto di riferimento sul software libero ai cittadini, nello
spirito della già richiamata mozione 308/2001.

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Potremmo citare l'esperienza di Prato (rapporti tra comune e LUG) come
un precedente.

Ciao
Alessio
-- 
I took a speed reading course and read 'War and Peace' in twentyminutes.
It involves Russia.
  (Woody Allen)



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