[Flug] Proposta di lettera aperta

Alessio Frusciante algol@tin.it
Ven 29 Ott 2004 13:09:37 CEST


Oggi Daniele Masini ha scritto:

> Scusate se dico fesserie... ma uno dei principi del software libero, non
è
> forse la libertà di ridistribuzione di copie del software anche
> modificato?
>
> Sbaglio se credo che la condizione necessaria e sufficiente per poter
> chiamare un software *software libero* sia il rispetto, da parte della
> licenza che lo governa, dei seguenti principi di libertà?
>
> 0. la libertà di utilizzare (eseguire) il software per qualunque scopo;
> 1. la libertà di studiare il funzionamento del software e di poterlo
> modificare per adattarlo alle proprie esigenze;
> 2. la libertà di distribuire copie del software a chiunque;
> 3. la libertà di modificare il software e di distribuirne delle copie
> modificate a chiunque;
Non sbagli, pero` queste liberta` non dicono nulla sul fatto che tu
distribuisca il software modificato sotto licenza libera o meno. Le licenze
con copyleft (come la GPL) ti obbligano, nel caso che tu rilasci le
modifiche, a rilasciare il programma come software libero. Altre licenze,
comunque libere (come BSD), non ti impongono di rilasciarlo libero, e in
effetti, molti programmi proprietari inglobano codice rilasciato con queste
licenze (si e` vociferato a lungo sul fatto che lo stack TCP/IP di microsoft
sia stato preso da quello di FreeBSD).
L'osservazione di Francesco era che dal testo si evinceva che il software
libero e` sempre copyleft. La modifica proposta da Gianni mi pare rimetta
le
cose a posto.

Ciao
Alessio





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