[Flug] Re: Associazione

Franco Vite franco@firenze.linux.it
Gio 13 Gen 2005 11:52:12 CET


Ore 10:02, giovedì 13 gennaio 2005, Vanni Guarnieri ha scritto:

Sono sostanzialmetne d'accordo con Vanni.
E aggiungo:

Ore 22:58, martedì 4 gennaio 2005, Mattia Brunetti ha scritto:
> Il Flug piu' che partecipare... preme. Il Flug sta facendo un lavoro
> di lobby. Il Flug ha interesse che su piu' computer possibili venga
> installato SL su sistema operativo libero.
> Se il comune si preoccupera' di scegliere hardware compatibile non
> dovremo fare altri che dirgli bravi. Se no il Flug dovra' rompere le
> scatoli finche' non sceglieranno di utilizzare hardware che noi
> reputiamo buono.
>
> Per esempio schede video che possano andare decentemente con driver
> liberi. Schede wireless che non utilizzino ndiswrapper per far girare
> driver proprietari.
>
> Dato che con soldi pubblici verranno creati questi PAAS e sembra che
> questa volta il SL faccia da padrone, non vedo perche' il Flug debba
> rimanere indifferente. Soprattutto se saranno semplici cittadini ad
> utilizzarli.

Ore 22:34, mercoledì 5 gennaio 2005, Leandro Noferini ha scritto:
> Niente di tutto ciò: l'associazione servirà (ma la cosa è tutta
> ancora da verificare) solo per avere un'interfaccia istituzionale per
> avere la sede e forse l'ospitalità per il serverone. I corsi invece
> verranno organizzati come sempre solo che questa volta (ma anche qui
> siamo ancora in fase di "avvicinamento" e non c'è niente di fissato)
> il committente sarà il comune.

Ore 14:04, venerdì 7 gennaio 2005, paolo@palmerini.org ha scritto:
> il problema principale mi sembra e' che la struttura sociale del flug
> (gruppo di persone che sono iscritte ad una mailing list e che si
> riconoscono nel contratto sociale. punto.) probabilmente non e'
> adatta ad inteloquire con enti pubblici. questa "composta anarchia" a
> cui tanti sono affezionati (io incluso) ci ha permesso una certa
> elasticita' nel dar vita ad eventi importanti e partecipare ad
> iniziative organizzate da altri. oltre a questo, il valore non
> indifferente di mostrare come sia possibile essere attivi e
> protagonisti anche senza rientrare dentro schemi strutturati. per
> quanto mi riguarda e' questo quello che trovo veramente interessante
> del modo di operare del flug, con tutti i limiti che puo' avere.
> importante notare che questa destrutturazione non ci ha impedito di
> avere piccoli finanziamenti. l'anno scorso bassnet ha co-finanziato
> il linuxday organizzato dal flug, tanto per citare un esempio.

Questi passaggi, che uso in maniera completamente strumentale, mi 
aiutano a dire ciò che penso della faccenda.

Il Flug ha dimostrato "come sia possibile essere attivi e protagonisti 
anche senza rientrare dentro schemi strutturati". E, aggiungo, ciò gli 
ha permesso di tenere insieme persono anche molto diverse senza che 
questo portasse a divisioni, fratture e frequenti versamenti di sangue.

Abbiamo fatto molto per "spingere" [GNU/]Linux, il Software Libero e 
l'Open Source a Firenze e in Toscana in generale, per farli conoscere, 
per diffonderne l'utilizzo.

Ora le cose sono sicuramente cambiate: Linux è sicuramente molto 
conosciuto, anche in ambiti non specialistici, quindi l'attività di un 
Lug deve cambiare (ed è cambiata).
C'è da discutere, allora, del 1) SE cambiare, del 2) COME cambiare e del 
3) PER ANDARE DOVE.

Il Flug è cambiato molto da che l'ho conosciuto io, agli inizi del 1999: 
allora l'attività principale era (oltre a quelle ricreative e amicali 
e, non ultime, alcoliche... ;) far conoscere GNU/Linux e aiutare ad 
usarlo. Non solo a Firenze, ma in tutta la Toscana, visto che era 
l'unico Lug.
Dopo il 2000 le cose sono cambiate molto[1], visto che il "fenomeno" è 
esploso e tanti altri hanno iniziato ad occuparsene.
Ora, a mio avviso, il Flug è un gruppo di persone appasionate ed 
utilizzatrici di GNU/Linux che stanno su alcune mailing list a parlarne 
e che ogni anno organizzano qualche iniziativa per farlo conoscere 
ulteriormente (Linux Day e poco altro, mi pare), che spingono quando 
possono le istituzioni locali per adottare soluzioni "aperte" e che non 
perdono occasione per incotrarsi a mangiare e a bere ;))
Tutto ciò viene fatto nella maniera più informale possibile (siamo 
un'associazione di fatto, niente di più, con un capro espiatorio che 
s'è preso la briga di firmare, il pazzo, un contratto di housing).
Cio ha permesso che il FLug mantenesse l'eterogeneità di cui parlavo 
sopra.

A questo punto:

perchè cambiare questa situazione?

Personalmente considero il Flug descritto sopra una grandissima 
richezza, un eccezionale strumento relazionale in cui pescare 
molteplici competenze, attitudini, saperi.
Andare a "definirlo" porterebbe, a mio avviso, allo staccarsi di alcuni 
di quei pezzi (e qui mi riferisco al discorso su "maggioranze" e 
"minoranze" fatto da Francesco, di cui veramente non capisco il senso) 
e, quindi, a perdere irrimediabilmente la ricchezza di cui sopra.

Se lo scopo, come dicono Leandro e Mattia, è quello di avere una sede 
per cui, STRUMENTALMENTE, si abbisogna di un'associazione, ma solo di 
facciata, allora ok.

altrimenti non capisco a che pro, avendo come obbiettivo il "bene" del 
FLUG.

[1]
Nota a margine:
la crescita di "linux" non è andata di pari passo con la crescita di 
GNU/Linux, e cioè con la crescita del movimento del Software Libero.
Per quanto Assoli abbia fatto tanto, non ha mai avuto nè lo scopo nè la 
possibilittà strutturale di "portare" il Software Libero "alle masse".
Ora, per me, sarebbe necessario iniziare a ragionare di qualcosa del 
genere, e cioè dei Software Libero User Group.

Ma non è questo il thread giusto e, forse, neanche la sede giusta.

-- 
Franco
"Certo bisogna farne di strada / da una ginnastica d'obbedienza /
fino ad un gesto molto più umano / che ti dia il senso della violenza /
però bisogna farne altrettanta / per diventare così coglioni / da non
riuscire più a capire / che non ci sono poteri buoni"       F. De André



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