[Flug] Se tre anni vi sembran pochi, provate voi a lavorar... ;)

Franco Vite franco@firenze.linux.it
Mer 8 Giu 2005 11:05:48 CEST


Ganzo!, il Noferini e l'Ermini che dicono praticamente la stessa 
cosa ;-PP

Ore 10:38, mercoledì 8 giugno 2005, Marco Ermini ha scritto:
> On 6/8/05, Franco Vite <franco@firenze.linux.it> wrote:

[...]

> Il fatto è che per utilizzi professionali sarebbero necessari
> strumenti professionali.
>
> Debian è utilizzato professionalmente in contesti in cui c'è un forte
> know-how specifico e una dedizione particolare per essa; come dire,
> io voglio a tutti i costi Debian perché ne sono un sostenitore, o
> perché i miei sistemisti "ci giocano fin da quando erano piccoli"...
> quindi potrebbe essere Debian come Fedora o NetBSD: la scelta non è
> di tipo strettamente professionale ma è dettata da altre circostanze
> (ideologiche o qual che vuoi tu, più o meno giuste, ma non
> professionali).
>
> Se devi installare una discreta server farm e devi fare una scelta
> "from scratch" senza vincoli che non siano tecnico-commerciali, hai
> altre e ben più "solide" opzioni che non Debian. Se stai investendo
> in un CED il costo della licenza di un software come RHEL o SuSE è
> una parte assolutamente minima e poco rilevante, ed i vantaggi che ti
> dà in termine di "scaricarti" una buona parte del lavoro e della
> responsabilità del funzionamento del software vale assolutamente il
> loro costo. Se ci pensi, loro sono responsabili dei problemi di
> sicurezza, del corretto funzionamento (in certi contesti persino
> dell'hardware), e possono darti delle consulenze. Con un solo sistema
> aggiorni tutta la server farm automaticamente, in pratica. Ormai la
> presunta "superiorità tecnologica" se mai c'è stata di tool come apt
> è ampiamente rientrata; anche se non lo fosse, RH e SuSE sono dei
> "giganti" come aziende ed hanno delle risorse a cui la comunità
> Debian non ha accesso, per cui è solo questione di tempo.

sono d'accordo con questo punto di vista.

Ore 10:25, mercoledì 8 giugno 2005, Leandro Noferini ha scritto:

> Sono tutti problemi degnissimi ma che partono a mio modo di vedere da
> una premessa sbagliata, che sarebbe quella di pensare di poter usare
> professionalmente in modo "trasparente" lavoro compiuto da volontari.
> Se ci si pensa bene questa e' un po' un'assurdita' perche' i due
> ambiti possono avere dei punti di contatto ma hanno delle differenze
> pesanti che non possono venire trascurate.
>
> Per Debian e' fondamentale fare le cose per bene altrimenti finisce
> sommersa dalle contraddizioni; e questo comporta una marea di
> conseguenze: discutere per mesi e anni se la GFDL e' libera, non
> libera, quanto libera; rilasciare versioni solo quando sono pronti
> anche i porting per in controller delle lavastoviglie; controllare a
> puntino la documentazione di sed (man sed per chi non ci credesse).
> Sono volontari, di conseguenza devono fare le cose per bene.
>
> Tutte cose che pero' in ambito professionale (o per meglio dire, dove
> quel che conta e' la ciccia) non solo non sono importanti ma portano
> proprio problemi. Di conseguenza, vuoi usare per lavoro Debian?
> Ottimo! Ottima scelta ma considera questi aspetti e di conseguenza
> metti in conto di dover controllare quel che ti viene dato e di
> doverlo seguire da vicino.

sarei d'accordo con questo punto di vista (notare il condizionale), non 
fosse che seguendo le liste di debian (faticosamente, dato che sono 
tante e pazzescamente trafficate) ciò che emerge è altro, anche 
diamentralmente opposto da quel che dici tu.

una bella contraddizione, direi :))

-- 
Franco
"Fondamentalmente il potere consiste nell'abilità, o nella capacità,
di infliggere agli altri una sofferenza".
	                                           Theodore Sturgeon



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